L’assessore Gian Luca Brasini: “Debito dimezzato, sociale, sostegno alle imprese, investimenti: lasciamo ai successori un’eredità solida”
RIMINI – Ultimo atto per il consiglio Comunale prima della pausa natalizia, che martedì sera ha approvato con 19 voti favorevoli e 10 contrari il bilancio di previsione 2021/2023, il documento principale sul quale si costruisce il futuro della città. Un bilancio pensato per sostenere la ripartenza, dopo un 2020 sconvolto dalla pandemia, strutturato in modo da continuare a garantire sostegno a imprese e famiglie e allo stesso tempo non arretrare sul fronte degli investimenti, altro fattore decisivo per stimolare la crescita e non fermare il percorso di cambiamento che Rimini ha intrapreso in questi anni.
Il bilancio 2021/2023 prosegue innanzitutto nella progressiva e costante riduzione del debito, passato da 141,3 milioni circa del 1° luglio 2011 ai 69 milioni e 250 mila euro alla fine del 2021. In dieci anni quindi si saranno estinti oltre 72 milioni, dimezzando di fatto il debito di partenza.
Welfare e protezione sociale hanno rappresentano i capisaldi dei bilanci che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni e che ha visto il Comune di Rimini investire oltre 460 milioni tra sociale e pubblica istruzione. Un architrave che ha consentito nel 2020 di reggere l’urto del Covid e di supportare attraverso svariate tipologie di interventi nei diversi ambiti oltre diecimila famiglie, con azioni mirate anche al sostegno delle imprese e del commercio attraverso l’utilizzo delle leve tributarie.
Il sostegno a famiglie e imprese trova conferma nelle scelte di politica tributaria per il 2021: non ci sarà alcun aumento alle imposte, tasse e tariffe per il 2021 e sono confermate tutte le agevolazioni per IMU, TARI, imposta di soggiorno, Icp, nonché la disapplicazione dell’ISCOP. Quasi 56.000 riminesi (oltre metà dei contribuenti) non pagheranno l’Addizionale IRPEF grazie all’esenzione per redditi fino a 15.000 euro. Dopo le riduzioni fino al 40% della Tari introdotte per le attività costrette a chiudere a seguito delle normative anti-Covid, sono previsti per il prossimo anno nuovi a favore di questa tipologia di utenti. Nel 2021 si proseguirà anche nella direzione del contrasto all’evasione fiscale, azione che negli ultimi anni ha consentito il recupero di oltre 29 milioni di TARI non corrisposta e oltre 47 milioni di IMU.
Corposo il capitolo degli investimenti per l’anno che verrà, a partire dal completamento Parco del Mare e del nuovo polo museale, la riqualificazione dell’area stazione, gli interventi sulla città diffusa e nei quartieri. Dal 2011 ad oggi sono stati investiti circa 465 milioni in opere pubbliche: oltre al Piano della Salvaguardia della Balneazione, il più importante intervento di risanamento ambientale in Italia, gli investimenti sulle nuove scuole (XX settembre, Villaggio I maggio, Montessori), i motori culturali (Teatro Galli, Museo Fellini, PART), le infrastrutture viarie (rotatoria Valentini, Padulli e via Montescudo, il nuovo ponte di via Coletti, l’alleggerimento traffico statale Rimini nord) e ancora gli impianti sportivi (nuovi campi da calcio, la casa del volley, l’impianto di baseball e rugby a Rivabella. Nel piano del prossimo triennio si continua con gli investimenti, con la conclusione del Parco del Mare e de polo museale, la riqualificazione dell’area stazione, gli interventi sulla città diffusa e nei quartieri.
“Ieri sera abbiamo votato e approvato l’ultimo bilancio previsionale di questi dieci anni di mandato – commenta l’assessore Gian Luca Brasini – l’occasione forse anche per fare una sorta di ‘bilancio dei bilanci’, di tracciare le fila dei risultati raggiunti in questi due mandati. E credo di non peccare di presunzione se dico che questa Giunta è riuscita ad ottenere l’obiettivo più importante e cioè quello di lasciare in eredità ai nostri successori un bilancio migliore di quello che abbiamo trovato. La sintesi è in una parola: solidità. Abbiamo dimezzato il debito pregresso, che quindi non graverà più su chi verrà dopo di noi. Stessa cosa abbiamo fatto per la nostra Holding, dove addirittura il debito è stato azzerato. Abbiamo risolto contenziosi legali lunghi ed estenuanti, oltre che potenzialmente deflagranti per il bilancio dell’Ente: primo tra tutti il problema ultratrentennale della Spina Verde, ma cito anche l’arbitrato Coopsette, la Football Village e via dicendo. In questi anni abbiamo raggiunto livelli di eccellenza nel panorama nazionale per il recupero dell’evasione fiscale (con tutto ciò che questo comporta in termini di risorse e soprattutto di equità) e, aspetto troppo spesso sottovalutato, per l’attività di fundraising che ci ha permesso di finanziare investimenti che hanno consentito di avviare il percorso di trasformazione della città e che una volta completati ci consegneranno una Rimini non solo più bella, ma anche sostenibile. Il Piano di salvaguardia della Balneazione e il Parco del Mare sono forse le opere simbolo, ma mi piace anche ricordare che abbiamo realizzato ex novo, o completamente ristrutturato, una scuola per ogni anno di mandato, oltre che essere intervenuti allo stesso modo su almeno quaranta impianti sportivi del territorio. Scuola, servizi, protezione sociale, alto livello di investimenti, che rappresentano il principale motore per muovere l’economia: questi sono i pilastri che sorreggono la nostra politica di bilancio. Se siamo riusciti a traguardarci in questo difficile 2020 forti di questi risultati è grazie a dieci anni di confronti, di idee e anche di divergenze di opinione, ma con la condivisione di una prospettiva, con la voglia di fare il meglio per questa città. Oltre alla Giunta al Consiglio Comunale, da cui sono arrivati preziosi stimoli, non posso non ringraziare tutti i collaboratori, le donne e gli uomini dei diversi uffici per un lavoro che senza eccesso di enfasi posso definire straordinario. Oggi – conclude l’assessore Brasini – ci prepariamo ad un domani sicuramente pieno di incognite, ma chi raccoglierà il nostro testimone avrà una base solida da cui partire”.