In base alla convenzione, espressamente approvata dal direttore amministrativo del Tribunale l’1 febbraio 2021, il Comune di Ferrara si presta quindi ad accogliere un numero maggiore di persone rispetto al passato, passando da 5 a 9 posti disponibili. Gli impieghi di pubblica utilità potranno essere svolti anche contemporaneamente nelle strutture comunali, per attività attinenti ai settori Servizi alla persona, Affari generali, Programmazione finanziaria, Istruzione, Opere pubbliche e Patrimonio, Cultura e Turismo, Governo del territorio, Sviluppo economico, Sviluppo organizzazione risorse umane e tecniche.
“La decisione di e incentivare, passando da 5 a 9 posti, la collaborazione con il Tribunale in questo ambito – spiega l’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti – è stata presa dalla Giunta nella convinzione che tale istituto, voluto dal legislatore, va valorizzato e diffuso poiché porta un’immediata utilità alla collettività, dimostra come il responsabile del reato venga sottoposto a una penalità in modo utile e vantaggioso per la società, ed è conveniente anche per lo stesso condannato, che a fronte della trasgressione commessa può sviluppare un’attività risocializzante e produttiva”.
La possibilità di accedere ai lavori di pubblica utilità del Comune di Ferrara avviene a seguito di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Il difensore è tenuto a richiedere la preventiva disponibilità scritta al Comune di Ferrara (è possibile farlo utilizzando il modello presente sul sito del Comune). Il documento va inviate a mezzo PEC all’indirizzo: serviziopolitichesociosanitarie@cert.comune.fe.it.
È importante che i difensori dei soggetti richiedenti inoltrino l’istanza con congruo anticipo rispetto alle scadenze giudiziali al fine di garantire agli uffici comunali competenti il tempo necessario a completare l’istruttoria e trasmettere nei termini il testo della comunicazione di disponibilità.
“L’obiettivo dell’Amministrazione comunale legato al processo di digitalizzazione e semplificazione in atto – ricorda l’ass. Coletti – è quello di dematerializzare e digitalizzare l’intero procedimento relativo ai Lavori di pubblica utilità (dalla richiesta alla conclusione) a partire da quest’anno 2021, mediante l’uso della Posta elettronica certificata (PEC)”. Per questo motivo le richieste e la corrispondenza dovranno essere gestite tramite PEC, determinando consistenti risparmi in termini economici e di tempo.
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