SANT’AGATA BOLOGNESE (BO) – Un’Italia che riparte dai suoi Comuni, dalle strade, dalla mobilità lenta, dal ciclo dei rifiuti, dagli asili nido, dalla qualità dell’aria e dalla partecipazione civile. È questo il Paese che, ripartendo dai territori e dalle piccole realtà, è stato messo in luce nel corso del terzo Festival Nazionale dell’Economia Civile, tenutosi a Firenze all’interno del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
Nel corso del Festival si è tenuto il “Premio Nazionale Comuni di Economia Civile”, che ha voluto mettere in luce i comuni virtuosi e attenti alle buone pratiche. Tra i presenti anche Comune di Sant’Agata Bolognese, oltre a quelli di Campobasso, Rocca Priora, Rapallo, Montegiordano e Roseto Valfortore
“Sant’Agata Bolognese è un piccolo Comune di tradizione agraria, sede di una delle poche partecipanze agrarie ancora attive in Italia, istituzione con oltre mille anni di storia, ma anche sede di importanti centri industriali, come quello della Lamborghini. Questi due mondi, nel nostro Comune, hanno saputo collaborare portando avanti un processo di sviluppo sostenibile con numerosi progetti di salvaguardia ambientale”, ha dichiarato il Sindaco del Comune di Sant’Agata Bolognese, Giuseppe Vicinelli.
Tradizione e innovazione sono alla base del progetto che vede la valorizzazione dei beni comuni tramite la Partecipanza Agraria. La Partecipanza agraria è una forma antica di proprietà collettiva, il progetto ha creato una area “boschiva di pianura” con la piantumazione di diverse piante ed essenze autoctone, con lo scopo, fra gli altri, di recuperare alla fruizione pubblica un ambiente salubre in una zona fortemente urbanizzata, nonché conservare i valori storico-culturali tipici del Comune di Sant’Agata, unico Comune in cui tutto il territorio è rimasto disegnato dalla “centuriazione romana”.
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