In particolare l’indagine fotografica ad alta risoluzione permetterà di valutare e archiviare lo stato di conservazione attuale delle opere pittoriche, anche in previsione di futuri restauri. Sarà inoltre possibile valutare lo stato di conservazione delle vernici protettive, l’identificazione di eventuali ritocchi e riverniciature del passato, nonché di eventuali forme di degradazione invisibili ad occhio nudo. Le indagini nel vicino infrarosso permetteranno inoltre di identificare l’eventuale presenza di disegni preparatori, elemento importante sia per ricostruire la genesi dell’opera sia come elemento di studio da valorizzare anche all’interno del percorso espositivo a favore del visitatore. Grazie alle indagini spettroscopiche si potranno invece ricavare elementi utili a supportare le ipotesi storico-artistiche sulla natura dei colori utilizzati dall’artista e su eventuali loro forme di degradazione, informazioni preziose per indirizzare eventuali interventi conservativi.
I responsabili scientifici e organizzativi di questa nuova collaborazione, che si amplierà alla partecipazione dei docenti, degli studenti, dei dottorandi e del personale delle due istituzioni sono i professori Giulio Zavatta e Giulio Pojana per l’Università Ca’ Foscari Venezia e il direttore dei Musei Giovanni Sassu per il Comune di Rimini.
“Questa collaborazione con un’istituzione prestigiosa come l’Università Ca’ Foscari di Venezia vuole rappresentare il primo passo di un percorso che ha l’ambizione di far sì che Musei di Rimini rafforzino la relazione con le principali realtà accademiche e scientifiche del Paese, creando una rete di scambio di conoscenze – commenta il direttore dei Musei di Rimini Giovanni Sassu – In questo caso ci si concentrerà su alcune delle principali opere pittoriche del nostro patrimonio, per approfondirne la conoscenza, per analizzare la loro storia conservativa, per valutare eventuali interventi di restauro. La collaborazione con l’Ateneo veneziano apre alla prospettiva di dare centralità alla nostra rete museale non solo come polo espositivo, ma come centro di produzione culturale e scientifica”.
“Ringrazio l’Università Ca’ Foscari per questa collaborazione che permette di affiancarci ad un’istituzione di grande valore e di prestigio – sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad – Un rapporto che vede Rimini aprirsi alle relazioni internazionali anche nell’ambito della ricerca storico-scientifica, valore essenziale di una città che ambisce a ritagliarsi il ruolo di capitale italiana della cultura”.
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