Il Comune di Ponte dell’Olio in Val Nure (PC) entra nel circuito dei Castelli del Ducato

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Ponte Olio – Val Nure -Castelli Ducato Emilia

PONTE DELL’OLIO – Il Comune di Ponte dell’Olio in Val Nure, provincia di Piacenza, è entrato a fare parte da fine gennaio 2022 del circuito Castelli del Ducato con gli obiettivi di  lavorare in sinergia tra pubblica amministrazione ed il Castello di Riva, di proprietà privata, promuovere e valorizzare gli itinerari escursionistici della collina, i percorsi in mountain bike tracciati con Gps e cartografia scaricabile, le manifestazioni e le tipiche sagre di paese, l’enogastronomia territoriale dove spiccano, tra molte prelibatezze, Pancetta D.O.P., Salame Cotto, le carni con contorno di funghi ed i classici pisarei e fasö, innaffiati da pregiati vini bianchi e rossi frutto di vigneti e cantine che punteggiano la vallata.

Lo annuncia il Sindaco Alessandro Chiesa, motivato all’ingresso del Comune che governa nella famiglia dei Castelli del Ducato, anche dal progetto sul recupero e valorizzazione dell’area della antica Fornace, che punta a diventare un polo attrattivo, polivalente, interessante anche sotto il profilo turistico e culturale, probabile futura sede dell’Ufficio di Informazione Turistica, con possibilità di area picnic e creare spazi, al coperto e all’aperto, per laboratori creativi e didattici per i bambini. Tante le idee in campo.

Da anni guardiamo con stima al lavoro svolto in Emilia dal circuito Castelli del Ducato, una ammirazione crescente – supportata anche dai numeri, spiega il Sindaco Chiesa – perchè questa rete si è dimostrata forte e capace di resistere nonostante questi due anni di pesantissima pandemia. Lo scorso anno l’adesione del Castello di Riva di Ponte dell’Olio ci ha incentivato ancora di più come amministrazione pubblica a credere nel gioco di squadra e a voler fare la nostra parte con impegno per il turismo, la cultura ed il benessere della nostra vallata. E’ una scelta di futuro sostenibile“.

Dal territorio di Ponte dell’Olio, inoltre, comincia quello che è oggi definito “il più grande comprensorio dedicato agli sport outdoor” che vanta 560 km di sentieri (da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike) tracciati nei territori di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere dove spicca già il Castello Malaspina di Gambaro, aperta al pubblico e con possibilità di pernottamento, altra roccaforte della rete www.castellidelducato.it.

Il Presidente dei Castelli del Ducato Orazio Zanardi Landi: “Diamo il benvenuto al Comune di Ponte dell’Olio riconoscendo il merito del sindaco e della sua amministrazione a volersi impegnare insieme a noi per valorizzare, promuovere e fare crescere il territorio della Val Nure che termina a Ferriere dove abbiamo il Castello Malaspina di Gambaro, dove la famiglia Alberoni con grande partecipazione tanto si impegna per il maniero e l’alta valle. Ci fa piacere che il nostro modo di lavorare per il bene comune ci stia permettendo di disseminare buone pratiche e rafforzare una rete turistica in cui crediamo moltissimo. “.

Il Comune di Ponte dell’Olio è meta per escursionisti che amano camminare, scoprendo  paesaggi nuovi in Appennino, tra i boschi e le colline ricche di vigneti. Prezioso sul torrente Nure sta il Castello di Riva di Ponte dell’Olio, di proprietà privata, in corso di restauro, di cui è visitabile ogni sabato pomeriggio (previa prenotazione anticipata: info@castellidelducato.it) dalle 15 alle 17 il loggiato e parte del parco, dunque soltanto un assaggio di bellezza in attesa della riapertura definitiva.

“Olio” e “ponte” sono le due parole “magiche” che caratterizzano il toponimo Ponte dell’Olio in Emilia, paese della Val Nure, che si incontra lungo la Strada Provinciale 654. E subito si capisce che se c’è un ponte, c’è anche un corso d’acqua, come in effetti è, anzi due: il torrente Nure ed il torrente Riglio. Ma perchè il borgo si chiama Ponte dell’Olio? Secoli fa nel territorio in questa area di collina c’erano magazzini per le olive provenienti dalla vicina Liguria, torchi per l’olio e mulini da grano. Il borgo era un importante snodo commerciale tra la pianura padana ed il versante sul mare.

All’ombra della cima del Monte Santo, il picco più alto a 677 metri di altitudine, arrivavano carovane di mercanti da entrambe le provenienze, che vendevano o scambiavano le loro merci:  olive, olio, grano, farina, miele, formaggio, sale ad esempio.

Cosa si può vedere facendo un giro a Ponte dell’Olio? “Prima di tutto la nostra enogastronomia – sottolinea il primo cittadino – vale il viaggio in un tour goloso dove la Pancetta D.O.P., il Salame Cotto, le carni con contorno di funghi,  ed i classici pisarei e fasö, anolini, tortelli con diversi condimenti sono le prelibatezze da degustare accompagnati dai rinomati vini bianchi e rossi delle cantine locali.. Poi gli appassionati di bicicletta e mountain bike in particolare potranno usufruire di tre percorsi, “In mountain bike nel Comune di Ponte dell’Olio”, con cartografia scaricabile e traccia GPS. Nel borgo i turisti possono vedere la chiesa di San Giacomo con l’organo Sangalli del 1860, uno dei più prestigiosi della Val Nure. La Fornace a tre torri, testimonianza della tradizionale produzione di laterizi sviluppata nella prima era industriale: su questa area c’è un progetto ampio in divenire che desideriamo raccontare anche attraverso i Castelli del Ducato”.

Tre sono le tradizionali fiere: la Fiera della Pancetta Piacentina D.O.P. a maggio e la a Fiera di San Rocco a Ferragosto; I Sapori del Borgo la seconda domenica di novembre.

Chiunque visita un Castello, un Borgo, Museo o un Luogo d’Arte ne diventa il Custode per Sempre. www.castellidelducato.it