PIACENZA – Il nuovo sportello telematico è un ulteriore tassello nell’ambito del progetto Smart City, in un percorso che il Comune di Piacenza ha già avviato da alcuni anni sia sotto il profilo dei servizi online, sia nella gestione delle procedure.
“In questi mesi – sottolinea il vice sindaco Elena Baio – l’emergenza sanitaria ha evidenziato la necessità di accelerare quel processo di innovazione che, in linea con il Codice dell’Amministrazione Digitale, Piacenza ha già impostato con la realizzazione di piattaforme web per cittadini e imprese, ad esempio per le certificazioni anagrafiche, le occupazioni di suolo pubblico e lo sportello del contribuente. Oggi possiamo dire con orgoglio che la nostra Amministrazione sta anticipando le scadenze poste dal Decreto Semplificazioni emanato nel luglio scorso, che si focalizza su tre obiettivi in particolare: diffusione dei servizi on line, rendendoli accessibili anche da tablet e smartphone; semplificazione, anche grazie alla gestione informatizzata delle pratiche; potenziamento di SPID, come chiave fondamentale per la fruizione dei servizi digitali della PA, cui si aggiungono la Carta nazionale dei Servizi e la nuova Carta d’identità elettronica (Cie). Più cittadini si doteranno di questi strumenti, più facile sarà l’utilizzo e lo sviluppo dei servizi online”.
Lo sportello telematico polifunzionale del Comune di Piacenza sarà operativo dal 1° febbraio 2021, pur essendo già pronto per l’attivazione: “Pensiamo sia importante – spiega l’assessore Baio – dare modo ai cittadini di attivare la propria identità digitale SPID, su cui porteremo avanti una specifica campagna informativa. Ci impegneremo anche per rientrare tra gli enti sperimentatori della app IO, messa a disposizione da PagoPA, che consente di accedere ai servizi digitali di tutte le Amministrazioni pubbliche nazionali e locali aderenti”.
Ad oggi, i cittadini possono già presentare online le istanze per i seguenti servizi:
Con la nuova piattaforma di sportello telematico polifunzionale, il Comune di Piacenza ha pressoché completato il processo di digitalizzazione della modulistica per i procedimenti amministrativi. Dal 1° febbraio 2021 saranno pochissimi i casi in cui si potrà utilizzare ancora il modulo cartaceo, ad eccezione delle istanze presentate dagli utenti in condizioni di fragilità, che potranno comunque optare anche per l’inoltro online.
Lo sportello telematico digitale garantirà, ai cittadini, una serie di vantaggi:
“Per quanto concerne l’attività amministrativa – rimarca il responsabile dello staff del Direttore Generale, Giuseppe Morsia – la nuova piattaforma comporterà per il Comune la gestione totalmente dematerializzata delle procedure, garantendo la completezza e la pertinenza dei dati per ciascun procedimento e consentendo, anche per le pratiche ad oggi prive di data-base gestionali, l’inserimento dei dati all’interno di fogli elettronici, da cui elaborare report e statistiche. L’integrazione con alcuni software incrementerà ulteriormente l’efficienza e lo snellimento delle procedure, anche grazie grazie all’uniformità dei modelli e all’univocità dei canali di ricezione delle istanze, alla protocollazione automatica e alle comunicazioni informatizzate con i cittadini”.
La migrazione online ha determinato una riduzione del 30% dei moduli rispetto alla versione cartacea (portandoli da 230 a 153), con revisione di quelli esistenti nell’ottica di una crescente semplificazione, grazie al lavoro di un team interno trasversale a diversi uffici, costituitosi nel maggio scorso.
Sul sito, per ogni modulo sarà presente una scheda descrittiva del procedimento, che riporti tutte le informazioni necessarie: i riferimenti normativi, cosa occorre, eventuali costi e i recapiti dell’ufficio di competenza, oltre ai contatti utili per il cittadino.
Il nuovo sportello telematico, che diventa il punto unico di accesso per tutte le istanze trasmesse al Comune, indirizzerà direttamente alle piattaforme tematiche già digitalizzate. Si stima che potranno essere presentate, in un anno, circa 14 mila pratiche online.
Per le istanze che prevedono il pagamento contestuale alla presentazione, il sistema consente di procedere direttamente tramite la piattaforma di PagoPA.
Per alcuni procedimenti in cui vengono richiesti i dati catastali (ad esempio il certificato di destinazione urbanistica), questi ultimi possono essere validati con l’apposita funzione presente sullo stesso modulo, attraverso una verifica diretta con l’Agenzia delle Entrate. Il sistema consentirà anche di visualizzare la mappa catastale riferita ai dati inseriti.
Le aree tematiche coinvolte sono 17, tra cui Servizi Demografici, Ambiente, Tributi, Edilizia, Servizi scolastici, Sport e Cultura, ecc.
Questi i procedimenti più rilevanti:
L’accesso alla piattaforma potrà avvenire unicamente con credenziali SPID – CIE – CNS. Nel mese di novembre, gli sportelli comunali hanno emesso oltre 100 nuove credenziali a settimana per la rete Lepida, portando a più di 2600 il totale per il 2020. Oltre al Quic di viale Beverora, dal mese di gennaio anche il Laboratorio Aperto del Carmine diventerà un punto di rilascio, avviando iniziative di promozione di SPID anche tra le scuole e gli atenei universitari.
Alla link https://www.comune.piacenza.it/spid è possibile ottenere tutte le informazioni a riguardo.
L’accesso tramite CIE (solo nella nuova versione) può avvenire con l’autenticazione direttamente sullo smartphone (con una APP statale), oppure accedendo da smartphone per autenticarsi se si utilizza un pc (fisso o portatile).
Lo sportello telematico polifunzionale è parte di un progetto più ampio di consolidamento dello Smart Working, finanziato per il 70% dalla Regione Emilia Romagna: “Il Comune Smart che ci Piace”. Come spiega Barbara Rampini, dirigente del Servizio Organi Istituzionali e Risorse Umane, “non si tratta solo di una modalità operativa legata all’esigenza di garantire continuità ed efficienza dei servizi pubblici durante l’emergenza, ma di un radicale passaggio culturale rispetto al paradigma consolidato della presenza fisica di operatori e cittadini. La ditta Maggioli ci sta accompagnando in un processo di cambiamento che riguarda non solo il benessere organizzativo, ma anche l’innovazione in termini di maggiore efficienza e sostenibilità ambientale, grazie all’utilizzo ridotto dei documenti cartacei”.
“Di pari passo – aggiunge Barbara Rampini – deve andare l’impegno per contrastare il Digital Divide: proprio con questo obiettivo abbiamo previsto un nuovo ruolo per il Quic, che grazie alla formazione specifica ricevuta dagli operatori potrà offrire all’utenza un fondamentale supporto nella compilazione delle istanze digitali. I cittadini avranno accesso all’assistenza tramite e-mail, telefono e chat, direttamente dalla nuova piattaforma. Inoltre, per coloro che pur avendo le competenze non disponessero della dotazione tecnologica, al Quic è stata allestita un’area self con quattro postazioni dotate di computer e scanner, che potranno essere utilizzate su prenotazione e, in caso di necessità, con supporto degli operatori”.
Presso la sede comunale di via Martiri della Resistenza 8 è presente, da qualche tempo, una postazione informatica self, accessibile su appuntamento, che permette di ricevere assistenza in caso di necessità.
Nei prossimi mesi, inoltre, saranno operativi nuovi punti assistiti di rilascio delle credenziali SPID presso gli sportelli Informasociale e il Centro per le Famiglie, dove i cittadini – su appuntamento – potranno concludere rapidamente la procedura di registrazione e riconoscimento con il supporto di operatori qualificati.
I Servizi Sociali stanno approntando una campagna comunicativa ad hoc, multilingue, per promuovere SPID tra i propri utenti e stanno già attuando iniziative per affiancare i cittadini che riscontrano difficoltà nell’ottenimento delle credenziali SPID e nell’accesso ai servizi online, a partire da quelli destinati alle famiglie.
Per i cittadini che non abbiano la possibilità o i requisiti per ottenere le credenziali SPID o la Carta d’identità elettronica, sarà comunque garantito l’accesso ai servizi con i moduli cartacei, così come per gli utenti in situazioni di difficoltà o per pratiche particolarmente complesse – quali quelle per l’accesso agli alloggi Erp – che per il momento manterranno la modulistica tradizionale, lasciando facoltativa la modalità digitale.
La digitalizzazione delle procedure ha riguardato tutti i Servizi comunali e i rispettivi uffici, coinvolgendo nella formazione 79 dipendenti che, a loro volta, trasferiranno ai colleghi le competenze per le nuove modalità di gestione delle pratiche.
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