L’adesione all’iniziativa con i manifesti realizzati dagli artisti
GAMBETTOLA (FC) – Il Comune di Gambettola ha recentemente aderito all’iniziativa “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, promossa dall’Associazione “Diffondiamo Idee di Valore” in collaborazione con la sezione italiana di “Amnesty International” e con “PosterforTomorrow”, movimento internazionale per la promozione del diritto alla libertà di espressione, l’abolizione della pena di morte, il diritto all’istruzione, l’uguaglianza di genere.
L’iniziativa ha lo scopo di supportare, sostenere e diffondere la richiesta di liberazione di Patrick Zaki, lo studente egiziano presso l’Università di Bologna, incarcerato ingiustamente in Egitto da oltre un anno con l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo e consiste in un concorso internazionale di comunicazione sociale per la creazione di manifesti che interpretino graficamente la richiesta di liberazione per Patrick Zaki, da affiggere in tutte le città d’Italia, d’Europa e del mondo che avranno aderito.
“L’adesione del Comune di Gambettola si è concretizzata con l’acquisizione di svariate copie dei manifesti vincitori del concorso, davvero molto belli ed evocativi, – spiega il sindaco Letizia Bisacchi – e tra pochi giorni tutti i cittadini potranno ammirarli sulle plance distribuite nel territorio comunale”.
“Ancora una volta affidiamo all’arte e agli artisti il compito di veicolare un messaggio importante alla nostra comunità. – sottolinea l’assessore alla Cultura Serena Zavalloni – Con questa azione ci siamo voluti unire a tutti coloro che, nel mondo, chiedono l’immediata liberazione di Patrick Zaki, ritenuto “prigioniero di coscienza”, detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le sue opinioni politiche”.
L’iniziativa ha ottenuto il contributo ed il patrocinio di numerosi enti ed associazioni come il “Festival dei Diritti Umani” di Milano, l’Associazione “Articolo 21” e l’Università di Bologna, nonché di numerose città italiane, università, organizzazioni sindacali e personalità del mondo della cultura.