CATTOLICA (RN) – Ogni anno, a partire dal 2000, in tutto il mondo governi, associazioni e organizzazioni non governative pianificano manifestazioni per ricordare le donne che hanno subito e subiscono violenza. Anche l’Amministrazione Comunale di Cattolica sensibile a questo argomento, ha fortemente voluto e organizzato iniziative per dire NO alla violenza di genere.
Il percorso di sensibilizzazione inizierà il 9 novembre, avrà come elemento portante la mostra di sculture “Diceva che mi amava. Ma l’amore è un’altra cosa”, dell’artista Milvia Terenzi.
Milvia nel profondo suo essere di scultrice non vedente, ci porterà per mano attraverso forti valori e una potente intensità espressiva, realizzati con la collaborazione dello scultore Anselmo Giardini nel laboratorio di scultura che l’autrice stessa frequenta.
La sensibilità espressiva e la cura dei dettagli spesso surreali, sottolineano il valore e l’unicità delle 20 opere di terracotta patinata esposte.
Opere che portano a riflettere sull’ universo femminile e lo rappresentano in tutte le sfaccettature, alcune crude altre amabili e delicate. Nella sala espositiva a corredo, voci di donne attraverso un audio, raccontano le loro esperienze drammatiche subite ad opera dei parenti, dei compagni e della cultura in cui vivono.
La mostra si aprirà il 9 novembre alla presenza delle istituzioni locali e delle referenti dell’ Associazione Mondodonna ONLUS che gestice il Centro Antiviolenza distrettuale. Il vernissage sarà arricchito dai dolci offerti da Pasticceria Staccoli e dai vini della Fattoria del Piccione. La mostra si chiuderà il 24 con una performance sui temi legati al femminicidio. A partire dalle ore 17, in collaborazione con l’attrice Francesca Airaudo, con la partecipazione dell’attore Marcello Franca, che insieme a Cristiana Bacchini, Nadia Blancato, Fabiana Bugli, Giuliana Contini, Manuela De Tommaso, Claudia Montanari e Colomba Nini, interpreteranno storie ed esperienze vissute da donne che hanno subito violenze sia fisiche che psicologiche, su testi di Milvia Terenzi.
Le iniziative continueranno Lunedi 25 Novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con due importanti appuntamenti: alle ore ore 17 presso la Biblioteca Comunale in Piazza Della Repubblica l’incontro con Laura Gambi e Laura Orlandini autrici di “Delitto D’onore a Ravenna. Il caso Cagnoni”. Il libro ricostruisce il caso di Matteo Cagnoni, il dermatologo condannato all’ergastolo per il brutale omicidio della moglie Giulia Ballestri avvenuto a Ravenna in una villa abbandonata della famiglia. Alle ore 21 presso il Salone Snaporaz in Piazza Mercato 15, verrà proiettato il film Le invisibili, Louis-Julien Petit – Francia, 2018.
Il percorso si chiuderà martedì 26 novembre nel Quartiere Macanno di fronte Casa Cerri con l’inaugurazione della panchina rossa in ricordo delle vittime di violenza, iniziativa in collaborazione con il comitato quartiere Macanno e l‘Associazione Mondodonna ONLUS. Il programma prevede alle ore 15.30 letture libere sul tema alla presenza delle autorità, alle 16 laboratorio di narrazione del sé sul tema della violenza a cura di Anna Cecchini e alle 17 un aperitivo offerto da “La Pizzetta”.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e in collaborazione con il Centro antiviolenza chiama chiAma distretto di Riccione – sede di Cattolica 335 7661501 h.24
Centro Antiviolenza Nazionale gratuito 1522
La mostra resterà aperta dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 14, il venerdì e sabato dalle 8.30 alle 19, la domenica e i festivi dalle 9.30-12.30 – 16-19.
Milvia Terenzi nasce a Gabicce mare, dalla più giovane età ama creare con la creta soprattutto figure umane, che per quanto immaginarie la riportano alla sua espressività eclettica di viaggiatrice. Nonostante gli studi accademici di indirizzo scientifico, ha frequentato laboratori artistici in India, a S. Francisco e in Indonesia, terre che hanno influenzato lo stile di molte delle sue opere. Studiosa, ricercatrice e stilista di accessori di moda, da sempre impegnata sui temi sociali. Da tre anni frequenta il laboratorio di scultura di Anselmo Giardini a Riccione, ed è socia fondatrice dell’Associazione Artistica Culturale SCultura di Riccione. Ha al suo attivo diverse esposizioni e mostre anche nel nostro territorio. Da circa 8 anni, per una grave forma di glaucoma, è non vedente e la sua arte è ancora più apprezzata, come se le sue figure emanassero una più forte espressività. L’uso competente delle mani guidate da straordinarie capacità tattili, danno alla sua creatività una sensibilità intensa; la cura dei dettagli spesso surreali, sottolineano il valore e l’unicità delle sue opere. L’amore e la passione per l’arte scultorea e la sua materia, accendono l’ispirazione con cui realizza piccoli capolavori.
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