Bologna

Il Comune aderisce alla campagna #datipercontare

BOLOGNA – La Giunta guidata dal Sindaco Virginio Merola ha approvato l’adesione del Comune di Bologna alla campagna #datipercontare, promossa da Period Think Tank per consentire l’accesso aperto e pubblico ai dati che consentano di misurare l’impatto di genere delle politiche pubbliche.

Period è un think tank femminista, con sede a Bologna e a Roma, che produce ricerca, report e policy a partire dagli open data e lo scorso 3 marzo ha lanciato la campagna #datipercontare per promuovere l’equità di genere. In vista dell’arrivo delle risorse del Recovery Fund, la campagna chiede alle istituzioni locali un impegno concreto di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, rendendo aperti e pubblici i dati necessari a misurare il gap di genere. L’accesso ai dati, infatti, è fondamentale per valutare l’impatto che le politiche e gli investimenti economici hanno nell’aumentare o nel ridurre il divario di genere.

Con l’approvazione della delibera, il Comune si impegna ad inserire la Valutazione di impatto di genere (VIG) preventiva come metodologia per l’adozione di interventi strategici e dei propri strumenti di programmazione, partendo dall’utilizzo dei fondi Next Generation UE.

Combattere il divario di genere attraverso i dati e porre l’eliminazione del gender gap come cardine di politiche pubbliche volte al benessere della comunità, sono gli obiettivi ambiziosi ormai posti da tutti gli standard internazionali, primo fra tutti l’obiettivo 5 dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, alla quale il Comune ha aderito nel 2018. L’impostazione delle statistiche demografiche e socio-economiche del Comune di Bologna ha già un approccio di genere dai primi anni 2000, come si può desumere dal sito I numeri di Bologna metropolitana, ma dal marzo 2021 è online su Opendata una nuova sezione di dati declinati per genere. Dal 2008, Bologna ha un Bilancio di genere per valutare e orientare l’impatto sul gender gap delle politiche dell’Amministrazione. Il passaggio alla Valutazione di impatto di genere (VIG) ex ante prevede di individuare alcuni indicatori che consentano di valutare il diverso impatto e i diversi effetti sulle donne e sugli uomini e sulle persone che si riconoscono in altri generi, prima dell’adozione e dell’inserimento delle proposte e degli obiettivi all’interno dei Documenti di Programmazione. Saranno la Direzione Generale e l’Area Programmazione Controlli e Statistica del Comune a progettare le prime e necessarie azioni per avviare il processo e consentire di adottare la VIG, partendo a titolo sperimentale da un ambito ristretto di politiche e obiettivi, fin dal prossimo ciclo di programmazione del Bilancio, nel Documento Unico di Programmazione.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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