“Il cibo dell’anima”, progetto con le detenute di Sant’Anna

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Martedì 23 marzo, alle 18, presentazione on line del videodocumentario che racconta il percorso di formazione professionale promosso dal Comune di Modena

MODENA – Si intitola “Il cibo dell’anima” il videodocumentario che racconta il progetto di formazione per acquisire nuove competenze professionali realizzato con le detenute della Casa circondariale di Sant’Anna che sarà presentato martedì 23 marzo, alle 18, con una diretta sulle pagine facebook del Comune di Modena (www.facebook.com/pariopportunitamodena) e del Centro documentazione donna (www.facebook.com/cddonnamo).

L’appuntamento fa parte del programma collegato alla Giornata internazionale della donna “8 marzo tutto l’anno” promosso dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione, in collaborazione con enti e associazioni del territorio.

Al centro dell’incontro, il racconto del progetto, promosso dal Comune di Modena in collaborazione con l’associazione Casa delle donne contro la violenza, il Centro documentazione donna, l’associazione Carcere città e il Consorzio Modena a tavola, che nel 2019 ha coinvolto a rotazione le donne detenute a Sant’Anna in un percorso che ha unito la formazione sulle tecniche di cucina a un approfondimento sui temi della salute, del rispetto del proprio corpo, delle relazioni interculturali tenuto dalle operatrici delle associazioni femminili. Il progetto, realizzato grazie a un finanziamento di 73 mila euro nell’ambito del bando del dipartimento nazionale alle Pari opportunità rivolto alla prevenzione e al contrasto alla violenza alle donne, ha portato anche alla realizzazione di un libro di ricette da tutto il mondo.

All’incontro intervengono Grazia Baracchi, assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena; Paola Cigarini, Gruppo Carcere-Città; Caterina Liotti, Centro documentazione donna; Stefano Corghi, presidente consorzio Modena a Tavola; Marianna Toscani, Casa delle donne contro la violenza; Valentina Arena, regista del video.