BOLOGNA – Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto, lo spettacolo di Kepler-452, con cui la compagnia ha vinto il Premio speciale Ubu 2023, torna in scena a Bologna, dove ha debuttato nella scorsa stagione all’interno di VIE Festival, dal 23 gennaio al 4 febbraio 2024.
Una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, che vede sul palco insieme a Nicola Borghesi anche alcuni membri del Collettivo di fabbrica lavoratori GKN, e che fa parte del Focus che ERT dedica al tema del lavoro con un programma di spettacoli all’interno del cartellone 23/24 insieme a incontri, proiezioni, laboratori.
Con questo spettacolo, Kepler-452 prosegue le sue indagini sulla realtà, un percorso di ricerca sostenuto da ERT con la produzione degli spettacoli Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso (Premio Rete Critica 2018) in cui il testo di Čechov incontra la storia di uno sgombero realmente accaduto in Italia nel 2015; F. Perdere le cose (2019) che affronta la vicenda di un migrante senza documenti e il reportage teatrale sugli haters Gli Altri (2021).
Il testo de Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto, è stato pubblicato nella collana Linea di ERT e Luca Sossella editore, in un volume a cura del docente, giornalista e critico teatrale Lorenzo Donati, che comprende saggi e materiali di lavoro attorno allo spettacolo e alla ricerca di Kepler-452 sul campo. La collana Linea è curata da Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono.
Il libro sarà presentato il 2 febbraio, al termine dello spettacolo Il Capitale; intervengono Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, modera Lorenzo Donati.
Inoltre in occasione del Focus Lavoro la compagnia Kepler-452 sarà presente il 24 gennaio alle ore 19.30 al Cinema Lumière di Bologna, per la proiezione del documentario Great Yarmouth: Provisional Figures, in una conversazione con il regista portoghese Marco Martins (in scena in Arena del Sole con Pendulum il 26 e 27 gennaio) e con la giornalista di Internazionale e scrittrice Annalisa Camilli. Sempre insieme a Martins, Enrico Baraldi e Nicola Borghesi di Kepler-452 condurranno un laboratorio teatrale gratuito per lavoratori dal titolo NON-FICTION/SELF-FICTION, dal 27 al 29 gennaio in Arena del Sole.
Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto
È il 9 luglio 2021 quando la fabbrica GKN di Campi Bisenzio (Firenze) annuncia la chiusura e licenzia immediatamente 422 operai/e: da quel momento i lavoratori e le lavoratrici decidono di occupare lo stabilimento. Nello stesso periodo Enrico Baraldi e Nicola Borghesi decidono di mettere in scena Il Capitale di Marx perché «dopo la fine del lockdown – raccontano – abbiamo sentito forte la necessità di metterci in ascolto di chi, nella fase immediatamente successiva, avrebbe perso il posto di lavoro. Così abbiamo deciso di girare l’Italia alla ricerca di quei luoghi in cui le pagine di Marx diventano persone e accadimenti».
Dopo aver parlato con braccianti agricoli sikh, lavoratori della logistica, sindacalisti, Nicola Borghesi e Enrico Baraldi arrivano a Campi Bisenzio e iniziano a frequentare assiduamente i picchetti, le manifestazioni, le assemblee all’interno dello stabilimento occupato della GKN. Mangiano e dormono insieme agli operai/e, guadagnano anche un soprannome (in fabbrica tutti ne hanno uno), legato alla loro costante presenza e al numero di domande che rivolgono agli operai in presidio: quelli della DIGOS.
Nel tempo che trascorrono alla GKN, i due artisti intervistano centinaia di operai, partecipano alle manifestazioni, ascoltano e osservano, cercando di volta in volta di tornare alle pagine di Marx per tentare di instaurare un dialogo politico e creativo tra Il Capitale e quello che succede concretamente al presidio.
La loro attenzione a un certo punto si concentra su quattro persone: due operai addetti al montaggio, una addetta alle pulizie e un manutentore, invitati a far parte dello spettacolo che «racconta cosa significa trascorrere vent’anni in fabbrica a fare dei pezzi, delle differenze tra chi lo ha fatto e chi non lo ha fatto mai, dell’estrazione di plusvalore, della chiusura di una fabbrica tra tante, di cosa succede quando un gruppo di operai decide di tentare di fare la storia, di come per qualche tempo le logiche del Capitale vengano estromesse da un perimetro di spazio, quello di uno stabilimento industriale occupato. Di come il Capitale, prima o poi torni a presentare il conto. Il Capitale è anche la storia dell’incontro tra una compagnia di teatro e un gruppo di operai metalmeccanici nell’autunno del Capitale. Il Capitale è soprattutto uno spettacolo sul tempo, sul suo scorrere, su chi lo possiede, su chi lo vende, lo acquista, lo libera».
Kepler-452 nasce nel 2015 a Bologna dall’incontro tra Nicola Borghesi, Enrico Baraldi, Paola Aiello e, per la parte organizzativa, prima Michela Buscema e poi, dal 2021, Roberta Gabriele. Fin dall’inizio la compagnia esce dalle porte dei teatri per osservare attraverso la lente della scena ciò che accade fuori. I suoi formati teatrali spaziano dal coinvolgimento in scena di non-professionisti (o attori-mondo), a reportage teatrali che trasformano indagini sul reale in momenti performativi, fino alla creazione di percorsi audioguidati e altri dispositivi di interazione con lo spazio urbano come le diverse versioni di Lapsus Urbano. Ha inoltre realizzato Festival 20 30, che dal 2014 ha portato in scena numerosi artisti emergenti. Dal 2017 realizza diverse edizioni di Comizi d’amore, un format di teatro partecipato che racconta in scena alcune comunità a partire dalle domande poste da Pasolini nel suo documentario omonimo. Nel 2021 Comizi d’amore è lo spettacolo di apertura del FIBA, Festival Internacional de Buenos Aires, in una speciale edizione diretta da remoto, durante il periodo di lockdown. Per il Museo della Memoria di Ustica, nel 2019, realizza È assurdo pensare che gli aerei volino, che tenta la ricostruzione delle biografie di alcune delle vittime dell’incidente che ha coinvolto il DC-9 nel 1980. Nel periodo pandemico la compagnia propone diversi format “interstiziali”, per non rinunciare al teatro: Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile e Consegne – Spedizioni notturne per città deserte e Coprifuoco, due esperimenti teatrali in cui un attore travestito da rider tenta una consegna ad uno spettatore travestito da destinatario. Nel 2020 Kepler-452 riceve, per il proprio percorso, il premio Gli asini; nel 2022 vince il bando Daily bread di Stronger Peripheries, accedendo a una serie di residenze tra Italia e Ungheria.
Dal 2018 comincia un percorso di produzione con ERT / Teatro Nazionale: Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso (Premio Rete Critica 2018); F. – Perdere le cose, che debutta a Vie Festival nel 2019; Gli Altri. Indagine sui nuovissimi mostri (2021); Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto (2022). A dicembre 2023 riceve il Premio Speciale Ubu per l’attività di ricerca sul campo alla ex-GKN per lo spettacolo Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto.
Prossime date:
7 e 8 febbraio 2024 – Teatro Alessandro Bonci, Cesena
dal 16 al 18 febbraio 2024 – TPE-Teatro Piemonte Europa, Torino
24 febbraio 2024 – CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, Udine
1 marzo 2024 – Teatro Astra, Vicenza
6 marzo 2024 – LAC – Lugano Arte e Cultura, Lugano
9 marzo 2024 – Teatro degli Animosi, Carrara
Il Capitale
Un libro che ancora non abbiamo letto
un progetto di Kepler-452
drammaturgia e regia Enrico Baraldi, Nicola Borghesi
con Nicola Borghesi
e Tiziana De Biasio, Francesco Iorio, Dario Salvetti, Massimo Cortini / Mario Berardo Iacobelli / Alessandro Tapinassi – Collettivo di fabbrica lavoratori GKN
luci e spazio scenico Vincent Longuemare
sound design Alberto Bebo Guidetti
video e documentazione Chiara Caliò
consulenza tecnico-scientifica su “Il Capitale” di Karl Marx Giovanni Zanotti
assistente alla regia Roberta Gabriele
macchinista Andrea Bovaia / Andrea Bulgarelli
tecnico luci e video Giuseppe Tomasi
fonico Francesco Vacca
elementi scenici realizzati nel Laboratorio di Scenotecnica di Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale
responsabile del laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Rebecca Zavattoni
ricerca iconografica Letizia Calori
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
ATTIVITÀ CULTURALI NELL’AMBITO DEL FOCUS LAVORO
24 gennaio ore 19.30 – Cinema Lumière, Bologna
L’Arena del Sole in Cineteca
conversazione con il regista portoghese Marco Martins e la compagnia Kepler-452, modera Annalisa Camilli, giornalista della rivista Internazionale, autrice di reportage, inchieste e scrittrice
a seguire la proiezione del documentario
Great Yarmouth: Provisional Figures
di Marco Martins (GB-Francia-Portogallo/2022)
durata 112 minuti
lingua inglese e portoghese con sottotitoli
Tre mesi prima della Brexit, a Great Yarmouth, nel Norfolk, centinaia di lavoratori portoghesi immigrati si riversano in città, in cerca di lavoro negli allevamenti di tacchini della zona. Tânia, un’ex lavoratrice di queste aziende di pollame ora sposata con un inglese, sarebbe la mediatrice perfetta, ma sogna di diventare cittadina britannica e di lasciarsi alle spalle il passato. Con questo documentario Marco Martins mescola in modo sorprendente il crudo realismo sociale e impreviste svolte espressioniste.
Dal 27 al 29 gennaio
Laboratorio teatrale NON-FICTION/SELF-FICTION
condotto da Kepler-452 e Marco Martins
Un workshop gratuito per non professionisti rivolto a lavoratrici e lavoratori della città di Bologna, per comporre un racconto in prima persona del mondo del lavoro oggi, della precarietà, delle strade collettive e individuali che è possibile trovare per lottare.
Si indagherà, insieme alla compagnia Kepler-452 e al regista portoghese Marco Martins, come i lavoratori possano raccontare in scena la propria identità, il proprio rapporto con le ore trascorse nei luoghi di lavoro, la relazione tra questi e il loro mondo interiore, le lotte per renderli più dignitosi.
Il percorso sarà aperto anche a uditori interessati a osservare la messa in pratica delle tecniche di racconto della realtà attraverso le voci e i corpi di attori-mondo che nella propria vita non si occupano di teatro.
Una panoramica condensata del processo creativo di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi di Kepler-452 e di Marco Martins.
Esito finale aperto al pubblico – prenotazioni presso la biglietteria Arena del Sole
Lunedì 29 gennaio ore 20.30, Teatro Arena del Sole – Sala Salmon
Informazione su https://bologna.emiliaromagnateatro.com/non-fiction-self-fiction/
Iscrizioni al laboratorio (entro il 22 gennaio): indicando nome, cognome, età, residenza e professione con una mail a c.pellacani@emiliaromagnateatro.com
2 febbraio, al termine dello spettacolo Il Capitale
Presentazione del libro Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto
edito nella collana Linea, pubblicata da Luca Sossella Editore e Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
intervengono Enrico Baraldi e Nicola Borghesi
modera Lorenzo Donati
Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti dello spettacolo Il Capitale: da 7 € a 15 € esclusa prevendita
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com
Teatro Arena del Sole – Bologna
Via dell’Indipendenza 44
dal 23 gennaio al 4 febbraio
sala Thierry Salmon
martedì ore 19.00 | mercoledì ore 21.30 | giovedì e venerdì ore 19.00 ǀ sabato ore 21.30
domenica ore 18.00
Il Capitale
Un libro che ancora non abbiamo letto
un progetto di Kepler-452
drammaturgia e regia Enrico Baraldi, Nicola Borghesi
con Nicola Borghesi
e Tiziana De Biasio, Francesco Iorio, Dario Salvetti, Massimo Cortini / Mario Berardo Iacobelli / Alessandro Tapinassi – Collettivo di fabbrica lavoratori GKN
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
durata 1 ora e 40 minuti
nell’ambito del Focus Lavoro
e 40 minuti
nell’ambito del Focus Lavoro
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