Sotto i Portici del Grano, da sabato 17 ottobre, la mostra fotografica di Michele Mendi: un breve viaggio raccontato per immagini che ci mostra alcune meravigliose specie di uccelli presenti nel nostro territorio, dalla città alle vette dell’Appennino
PARMA – Inaugurata alla presenza del Sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra, del Delegato Provinciale LIPU e autore delle fotografie Michele Mendi, il comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Parma Pierluigi Fedele e il giornalista Luca Sommi la mostra fotografica allestista sotto i Portici del Grano di Michele Mendi. Un breve viaggio raccontato per immagini che ci mostra alcune meravigliose specie di uccelli presenti nel nostro territorio, dalla città alle vette dell’Appennino, in una chiave narrativa che è naturalistica ma anche relazionale, sociale, culturale, storica.
La mostra, realizzata dalla LIPU con il sostegno del Comune di Parma, resterà visibile fino al 31 dicembre 2020.
“Il Cambiamento” è un breve ma intenso viaggio raccontato per immagini, con le fotografie di Michele Mendi che ci mostrano alcune meravigliose specie di uccelli presenti nel nostro territorio, dalla città alle vette dell’Appennino, in una chiave narrativa che è naturalistica ma anche relazionale, sociale, culturale, storica.
Si tratta di una mostra fotografica sul tema degli uccelli selvatici inseriti nel contesto concettuale del “cambiamento”: cambiamenti climatici, cambiamenti nel patrimonio naturale, cambiamenti spesso negativi che determinano crisi anche gravi ambientali e richiedono un tipo di cambiamento di segno inverso: quello del nostro modo di trattare la natura, averne rispetto anche per preservarla per le generazioni future.
La forza e la bellezza delle immagini e dunque la bellezza del mondo degli uccelli selvatici, che vivono negli ambienti naturali, nelle nostre campagne e città, dunque anche intorno a noi, e rappresentano degli indicatori speciali dello stato di salute della Terra e della sostenibilità delle nostre pratiche.
I cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, il consumo senza limiti di natura rappresentano un mutamento profondo delle caratteristiche del nostro Pianeta.
Ci sono uccelli che stanno modificando le modalità e i tempi della migrazione, altri che anticipano il periodo della riproduzione, altri ancora – come il Falco pellegrino nidificante sulla cupola del Correggio nella Chiesa di San Giovanni Evangelista di Parma – che hanno cambiato l’approccio verso i centri urbani e gli esseri umani.
Aquile reali costruiscono il nido nei pressi di piccoli paesi montani, come è successo alla coppia presente da anni nei pressi di Riana e Casarola, il paese di Attilio Bertolucci. La coloratissima Ghiandaia marina, che fino ad una ventina d’anni fa nidificava non più a nord della bassa Toscana, oggi è spinta dal riscaldamento globale a nidificare regolarmente in Emilia Romagna e in Lombardia.
Curiosa ed unica nel suo genere è anche la storia del raro Falco cuculo che, da sempre nidificante soltanto nell’est Europa, da circa vent’anni ha scelto di farlo anche nel parmense (unico sito italiano) grazie alle straordinarie condizioni alimentari dovute a una agricoltura priva di pesticidi, per la coltivazione del foraggio per le vacche da latte e, quindi, la produzione del Parmigiano Reggiano.
Cambiamenti. Spesso obbligati dagli eventi innaturali determinati dalla pressione insostenibile di certe azioni umane. Cambiamenti che chiamano altri cambiamenti, quali quelli che dobbiamo mettere in atto per trasformare in senso ecologico le nostre pratiche ed avviare un nuovo percorso dell’umanità che possa finalmente stabilire, con la natura, una relazione armonica e rispettosa. E’ il grande scopo dell’azione della Lipu e di tutto il mondo ambientalista, da tempo impegnato nel lungo e difficile percorso di conversione ecologica delle nostre società.