Ferrara

“Il calore della Musica”: come il cervello reagisce alle emozioni dell’armonia sonora

Da sinistra Luciano Fadiga, Marcello Corvino e Alessandro Balboni Il calore della musica

Il Teatro Comunale aderisce con la sua produzione “Le nozze di Figaro” e coinvolge gli studenti dell’Università di Ferrara

FERRARA – Al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara è stato presentato il 13 giugno il progetto “Il calore della Musica. Come il cervello reagisce alle emozioni”, che analizza le reazioni emotive del pubblico a teatro durante l’ascolto della musica. La rilevazione, che vede uniti l’Università degli Studi di Ferrara e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, sarà eseguita durante la messa in scena de Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, il 30 giugno e 2 luglio prossimi al Teatro Comunale “Claudio Abbado”, come anche durante le prove generali dello spettacolo inserito nel cartellone della Stagione d’Opera e Balletto 2022/23 del teatro ferrarese.

La capacità che hanno certi brani di emozionare è nota a tutti. Il progetto si propone di misurare a distanza, in modo non invasivo e nel completo rispetto della privacy, la temperatura del volto degli spettatori presenti, mediante una sensibilissima termocamera. È noto infatti che attivazioni emozionali del sistema neurovegetativo inducono modificazioni del circolo cutaneo e, di conseguenza, della temperatura. La ricerca – coordinata dal Prof. Luciano Fadiga, ordinario di Fisiologia all’Università di Ferrara e Direttore del Centro di Neurofisiologia traslazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) – rileverà tali modificazioni, oggetto di futuro studio. Collaborano al progetto il Dottor Rosario Canto e il Dottor David Papo di Unife e il Dottor Radim Nadbal di IIT.

Dopo aver effettuato già alcuni rilievi in altri sedi, tra cui il teatro dell’Opera di Bilbao, grazie alla collaborazione con il Teatro Claudio Abbado di Ferrara sarà possibile portare questo studio nella nostra città, registrando le reazioni vegetative con tecniche termografiche durante l’ascolto di musica operistica.

A questo progetto sono invitati a partecipare gli studenti universitari dell’Ateneo ferrarese. Verrà inviata loro una mail da parte dell’Università, con le indicazioni per poter aderire gratuitamente al progetto e al contempo assistere alla realizzazione dell’opera mozartiana. I primi rilievi saranno realizzati il 27 giugno, in occasione della prova antegenerale. Unife stilerà una lista di 90 studenti che potranno partecipare alla prova, così come verrà realizzata un’altra lista per il 28 giugno (per la prova generale) con le prime novanta adesioni.

«I 30mila studenti iscritti all’Ateneo (di cui l’85% proviene da fuori Ferrara) sono parte pulsante del territorio e contribuiscono a rendere la città maggiormente viva ed attrattiva –spiega Alessandro Balboni, assessore ai Rapporti dell’Università di Ferrara –. Per questo il Comune e gli enti ad esso collegati devono fare la loro parte, per rendere Ferrara una città universitaria a tutti gli effetti, accogliente verso i propri studenti. Iniziative come quella presentata oggi si inseriscono tra gli obiettivi della terza missione, che coniugano la ricerca scientifica a un’importante proposta culturale. Offrono inoltre momenti di socialità, per gli universitari ancora più indispensabili dopo il periodo delle restrizioni dettate dalla pandemia covid».

«In questi anni – dice il direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara Marcello Corvino – abbiamo progettato molto e pensato un teatro più in connessione con tutto il territorio, arrivando a inizio giugno 2023 con un fatturato per biglietti venduti superiore di tutto il 2019, con una risposta gratificante da parte del pubblico. Grazie all’impegno straordinario del Comune, nei confronti della popolazione universitaria possiamo proporre tariffe agevolate: fino ai vent’anni si può assistere a uno spettacolo d’opera lirica con un biglietto di 9 euro, mentre per gli under 30 possono acquistare biglietti con uno sconto importante, quasi del 50%».

«Lo studio del cervello nella percezione dell’espressione artistica è un campo di ricerca delle neuroscienze assai innovativo, siamo tra i primi ad avvicinarci – sottolinea Luciano Fadiga, professore ordinario di Fisiologia all’Università di Ferrara e direttore del Centro di Neurofisiologia traslazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia –. Ascoltando un brano ritenuto in media emozionante, è stato constatato che la temperatura del viso si abbassa, ma ancora non si sa perché. Il progetto di ricerca intende dare risposte all’affascinante e irrisolto quesito: “Come reagisce l’essere umano a una forma d’arte come la musica?”. Si tratta del correlato neurologico dell’armonia, che è tuttora un mistero: lo studio permetterà di capire qual è la reazione emotiva durante l’ascolto musicale. Useremo la termografia, una tecnica particolare che misura la temperatura senza disturbare l’ascoltatore, rispettando la privacy perché tale macchinario non permette di identificare i presenti. Inquadreremo un settore della platea durante l’ascolto delle Nozze di Figaro e cercheremo di capire che emozioni evoca la musica in chi la ascolta».

Altre prove sono già state condotte a Roma, a Milano, a Bilbao, ora l’equipe dell’Ateneo ferrarese torna nel teatro della città. Dopo il periodo di raccolta e di analisi, ancora lungo per necessità di ulteriori rilevamenti, i risultati verranno resi pubblici.

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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