Ricollocata al suo posto l’opera di Alessandro Rasponi, restaurata dallo stesso artista dopo il vandalismo subito la scorsa estate
MODENA – Il busto commemorativo di Vittorio Stanguellini, realizzato da Alessandro Rasponi, è stato ricollocato al suo posto, al parco Ferrari, sabato 7 novembre, dopo il restauro eseguito dallo stesso artista. Alla breve cerimonia per la scopertura dell’opera restaurata erano presenti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, Alessandro Rasponi e Francesca Stanguellini, nipote di Vittorio.
Il busto commemorativo di Stanguellini, realizzato in resina metallica e collocato al parco nel 2018 come parte dalla serie dedicata a dieci piloti famosi, era stato danneggiato da un atto vandalico lo scorso giugno ed è stato rimesso a nuovo dall’autore, che ha eseguito il lavoro gratuitamente.
“È un’opera a cui i cittadini sono affezionati – ha commentato Rasponi – e anche per questo abbiamo lavorato con grande pazienza e passione per ridarle vita ripristinando anche le più piccole parti che si erano danneggiate quando è stata divelta dal supporto ed è caduta”.
Nel corso della cerimonia, sul busto è stata nuovamente apposta la targhetta identificativa originaria, che era stata staccata durante l’atto vandalico e recuperata a terra.
“Stanguellini era uno degli interpreti più illustri dell’eccellenza di Modena e della capacità di saper costruire sogni su quattro ruote”, ha detto il sindaco che ha ricordato anche la recente scomparsa del figlio Francesco, che ha continuato la passione del padre e al quale è stata dedicata l’edizione 2020 di Modena Motor Gallery.
Muzzarelli ha quindi ringraziato l’artista “per la disponibilità e la generosità nei confronti della città” e per essere stato “l’anima del progetto artistico al Parco Ferrari, volto a ricordare la passione motoristica di Modena, così come di tante altre iniziative che coinvolgono tanti appassionati e diverse associazioni. Come Amministrazione – ha aggiunto – ci poniamo l’obiettivo di ripristinare progressivamente tutte le sculture del parco”.
Dopo il danneggiamento, l’opera era stata spostata e ricoverata in un magazzino comunale prima di essere consegnata a Rasponi per l’intervento di restauro, spostamento che inizialmente aveva fatto pensare che il busto fosse stato trafugato.
foto©Campanini-Baracchi