Il bando annuale della Fondazione anche per interventi post alluvione

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FORLÌ – Al fine di offrire la risposta più tempestiva ed incisiva possibile alle diverse realtà del territorio con fini sociali, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha deciso di modificare il proprio bando annuale con scadenza fissata al 30 giugno denominato “Ri-generare il bene comune”.

Sentiti anche gli attori sociali più coinvolti nella fase emergenziale, la Fondazione ha deciso di ricomprendere tra gli obiettivi definiti dal Regolamento del bando anche tutte le esigenze, ambiti ed interventi collegati all’emergenza in corso.

Potranno pertanto avanzare richiesta di contributo sul bando annuale della Fondazione:

– tutti gli enti privati senza scopo di lucro (enti del Terzo Settore, cooperative e imprese sociali, enti ecclesiastici…);

– con riferimento a tutti i Settori di intervento della Fondazione, inclusi anche l’Assistenza agli anziani e l’Attività sportiva, che originariamente non erano previsti dal Regolamento del Bando.

Le proposte progettuali potranno riguardare interventi destinati, ad esempio, a:

– “riattivare” l’operatività dell’ente, mediante la riparazione, manutenzione straordinaria o l’acquisto di arredi, attrezzature e impianti presso le sedi o gli spazi destinati alle attività, colpiti dall’alluvione;

– offrire ai beneficiari delle attività dell’ente appositi servizi di sollievo e prossimità, con particolare riferimento alle situazioni di fragilità (ad esempio servizi di trasporto sociale, piccole commissioni, disbrigo di pratiche legate ai danni subìti etc. per persone con gravi patologie, scarsa o nulla mobilità, nuclei familiari con figli minorenni, anziani soli);

– con riferimento specifico all’ ambito sportivo, gli interventi potranno riguardare la manutenzione straordinaria, la riattivazione e l’adeguamento degli impianti sportivi e delle attrezzature danneggiati, nonché l’eventuale acquisto di nuove attrezzature sportive in sostituzione di quelle rese definitivamente inservibili a causa dell’alluvione; potranno inoltre riguardare attivazione di nuove iniziative/azioni progettuali – anche di durata transitoria – per ovviare alla indisponibilità di impianti e attrezzature e per garantire una fondamentale continuità operativa a favore di bambini, ragazzi e giovani della comunità di riferimento.

Proprio per poter garantire la maggior tempestività possibile a favore degli enti richiedenti, si è ritenuto di non modificare la data ultima di presentazione dei progetti (30 giugno 2023) così da poterli esaminare e dare riscontro quanto prima. La Fondazione ha inoltre deciso di accordare agli Enti beneficiari la possibilità di richiedere l’erogazione anticipata di una prima tranche del contributo assegnato fino ad un massimo del 50% e per un importo massimo di € 10.000, previa presentazione di adeguata documentazione in allegato alla richiesta, comprovante le difficoltà in termini di liquidità.