“Il bacio della vedova” di Horovitz-Ludovico dal 29 al 31 ottobre a Teatri di Vita

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Il bacio della vedova

BOLOGNA – Due uomini e una vecchia compagna di scuola che ritorna al paese: un incontro che sembra rievocare una memoria nostalgica e che ben presto svela ben altro. Un testo incalzante, che prima conquista lo spettatore con la leggerezza e poi lo spiazza con un dialogo serrato e implacabile. “Il bacio della vedova” di Israel Horovitz, nella traduzione di Mariella Minozzi, è un ipnotico e appassionante viaggio dentro i rimbalzi psicologici della violenza sulle donne, orchestrato da una regista sensibile come Teresa Ludovico e portato in scena da un terzetto di interpreti potenti come Diletta Acquaviva, Alessandro Lussiana, Michele Schiano Di Cola. L’appuntamento è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it), dal 29 al 31 ottobre (venerdì ore 21, sabato ore 20, domenica ore 17). Domenica 31 dalle ore 11.30 il teatro sarà aperto per il classico brunch della domenica.

“Il bacio della vedova”, prodotto da Teatri di Bari / Teatro Kismet, con spazio scenico e luci di Vincent Longuemare e cura del movimento di Vito Cassano, apre la stagione “Fuori, casa” di Teatri di Vita, realizzata in convenzione con il Comune di Bologna e con il contributo della Regione Emilia Romagna.

Era una giornata di assoluta normalità e noia, quando nulla lasciava presagire cosa sarebbe potuto accadere. Nello spogliatoio di un magazzino, Archie e George scherzano sulle rispettive conquiste amorose. Archie rivela all’amico che Margy, una loro vecchia compagna di scuola, è tornata dalla città per assistere il fratello gravemente ammalato e gli ha chiesto di andare a cena con lei. L’atteggiamento goliardico con cui viene accolta la notizia sfuma rapidamente in una tensione carica d’aspettative quando Margy, donna istruita e di mondo, ormai lontana dalla vita della provincia, fa il suo ingresso in scena, rompendo l’apparente complicità che lega i due amici. E l’improvviso ripiombare di ricordi rimossi trasforma completamente la situazione che stiamo osservando.

Un testo spiazzante per lo spettatore che, dopo un inizio leggero, si ritrova tra le mani una storia attuale, cruda, di violenza sulle donne, come tante di quelle che riempiono le cronache dei giornali. Scrive la regista: “I dialoghi pungenti di Israel Horovitz, le grottesche e vibranti partiture fisiche degli attori, e le livide scansioni luminose e sonore dello spazio scenico accompagneranno lo spettatore in quel cono d’ombra che ci abita”.

Israel Arthur Horovitz, nato nel 1939 in Massachusetts, ha scritto oltre settanta testi teatrali, di cui molti tradotti e messi in scena in più di trenta lingue diverse. La rivelazione nel 1968 con il thriller psicologico “Gli Indiani vogliono il Bronx”. I temi della violenza urbana e di ciò che di torbido si nasconde sotto la rispettabilità della classe media caratterizzano anche le sue opere successive, quasi sempre di carattere realistico, con occasionali puntate verso l’assurdo. La sua opera “Line” è in scena ininterrottamente dal 1975 nei teatri di New York, contando tra i suoi interpreti John Cazale e Richard Dreyfuss, ed è stata rappresentata in tutto il mondo. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali due OBIE Awards, un premio alla carriera Prix de Plaisir du Théâtre, un Prix Italia premio internazionale per programmi radiofonici, un Sony Radio Academy Award, un Premio come migliore sceneggiatore dal Writers Guild del Canada.

Teresa Ludovico, attrice e regista, direttrice artistica del Teatro Kismet e oggi dei Teatri di Bari. Ha collaborato con molti artisti, da Marco Martinelli a Giovanni Tamborrino. Ha diretto e interpretato, tra gli altri, i testi di Antonio Tarantino, Piccola Antigone e Cara Medea e Namur, tutti presentati a Teatri di Vita (oltre, più recentemente, a Anfitrione), e ha diretto opere liriche (al Petruzzelli di Bari) e numerosi spettacoli anche in Inghilterra e Giappone, ricevendo numerosi premi. Con i Radiodervish ha realizzato In search of Simurgh (Premio dello Spettatore a Teatri di Vita). E’ stata tra i protagonisti di A porte chiuse diretto da Andrea Adriatico e prodotto da Teatri di Vita.

“Il bacio della vedova” inaugura la stagione “Fuori, casa”:

due uomini, una donna e la memoria della violenza,

in un testo di Israel Horovitz

diretto da Teresa Ludovico per Teatri di Bari / Kismet.

A Bologna, Teatri di Vita, 29-31 ottobre 2021