Reggio Emilia

Il 43° Rally Appennino Reggiano incorona Tosi e Del Barba (Skoda)

Nella foto: Tosi-Del Barba in azione (foto di Thomas Simonelli)

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) – Ritmo serrato, mai un secondo per tirare il fiato, ecco l’essenza del 43° Rally Appennino Reggiano. La sfida proposta da Maremma Corse 2.0, organizzatore dell’evento su mandato dell’Automobile Club Reggio Emilia, ultimo atto della Coppa Rally di zona 6, si è consumato il 15 settembre ed ha eletto vincitori i reggiani Gianluca Tosi e Alessandro Del Barba, alla loro terza gara con la nuova Skoda Fabia RS.

Per il driver di Carpineti si tratta della prima firma apposta sul prestigioso albo d’oro della gara ed anche del tris di allori stagionale, dopo quelli del Trofeo Maremma in primavera (ottenuto però con al fianco l’amico Stefano Costi) e a Salsomaggiore a fine luglio (con del Barba).

La gara si era avviata con un problema generato dalla presenza di chiodi intenzionalmente disseminati sulle prime due prove speciali, per la cui causa numerosi equipaggi hanno riportato danni agli pneumatici vedendo compromessa anzitutto la sicurezza oltre che di poter continuare la competizione in condizioni regolari, impossibilitati a proseguirla per mancanza di pneumatici di scorta. Un gesto sconsiderato attuato da persone la cui identità è al vaglio delle Forze dell’Ordine, atto doloso che con lo sport non ha certo nulla a che vedere.

Al che, il collegio dei commissari sportivi ha deciso di annullare tutto il primo giro delle tre prove speciali, azzerando tutti i tempi e facendo ripartire la gara dal quarto tratto cronometrato al fine di conferire equità al confronto sportivo.

Le restanti sei prove speciali si sono svolte senza altri problemi, offrendo spunti di grande sport, con la lotta per la vittoria che si è ristretta a tre piloti.  Tosi, una volta preso il comando della classifica, ha saputo tenere alla frusta avversari di rango, come Antonio Rusce e Marcello Razzini (entrambi con la Skoda Fabia RS pure loro ed entrambi già vincitori della gara una volta entrambi), letteralmente scatenati e in continua bagarre fino all’ultimo metro di gara, sul filo dei decimi di secondo.

Distacchi estremamente risicati che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso fino all’epilogo. Tosi ha poi prevalso con 3”6 su Rusce e Razzini ha perso un poco nel finale, comunque ad entrambi onore per aver reso spettacolare un dualismo “vecchia maniera”, fatto di colpi di gas.

Quarta posizione per Davide Medici, con la Citroen C3 Rally2, il quale non è riuscito a bissare il successo del 2023. Affiancato dal valtellinese De Luis il driver di Vezzano sul Crostolo si è comunque reso protagonista di una prestazione di alto livello, come tale è stata quella dei cugini aretini Roberto Cresci e Fabio Ciabatti, anche loro su una Fabia RS, in gara per provarla in vista dell’ultima gara della serie IRC in programma tra due settimane in Friuli.

Ha completato la top five un altro reggiano, Gabriele Capelli, insieme ad Alessandro Magnavacchi, con la versione precedente della Fabia, bravi a reggere la pressione data da un altro locale “di nome”, il sempre convincente Luciano D’Arcio, con Mariella Bonaiti, anche loro su Skoda, costantemente nelle posizioni sotto i riflettori.

Tra le due ruote motrici ha svettato Alex Ferrari, in coppia con Virgilli, su una Peugeot 208 Rally4, anche 12esimi assoluti, grazie ad una prestazione d’effetto, iniezione di fiducia dopo tre quarti di stagioni condizionati dalla sfortuna.

Tra le vetture storiche, dopo un’iniziale leadership presa da Piergiorgio Bedini e la sua Ford Sierra Cosworth, affiancato da Scorcioni, poi fermatosi dopo la sesta prova per un guasto, anche in questo caso il successo è stato reggiano, con Andrea Tonelli in trionfo insieme al suo copilota Debbi sulla Ford Escort RS. Seconda piazza per Zanelli-Zanni, con una A112 Abarth, in gara test per la gara di trofeo prossima all’Isola d’Elba tra due settimane,  delusione per “Ragastas”, alla seconda gara dopo venti anni di inattività. In coppia con il suo storico copilota Sighicelli, ha avuto a disposizione una Lancia Delta Integrale, finendo la gara anzitempo per rottura degli ammortizzatori.

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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