BOLOGNA – Il 4 agosto 1820, a Forlimpopoli, nasceva Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana. Per festeggiare l’autore del celebre manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” nell’Anno del Cibo Italiano, sabato 4 e domenica 5 agosto FICO Eataly World dedicherà un intero fine settimana ad Artusi, con ricette, piatti artusiani, una mostra e l’“aperitivo in giallo”, in collaborazione con Casa Artusi e Bottega Finzioni, la scuola di narrazione fondata a Bologna da Carlo Lucarelli ed altri autori.
La giornata clou sarà sabato: in occasione della “Notte bianca del cibo italiano”, istituita in tutta Italia dal Ministero dei beni e delle attività culturali e dal Ministero delle Politiche Agricole, verrà inaugurata a FICO la mostra “100-120-150 – Pellegrino Artusi e l’unità italiana in cucina” e proiettato il video omonimo sul ruolo del grande forlimpopolese nella storia del nostro Paese. Alle 18, nell’Arena del Parco del cibo, il presidente di Casa Artusi Giordano Conti, lo scrittore Giampiero Rigosi, Maestro d’area di Letteratura di Bottega Finzioni, e l’amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori, daranno il via ai festeggiamenti con la dimostrazione di pasta fatta a mano dell’Associazione delle Mariette della Scuola di Cucina di Casa Artusi. Da Toronto, si collegherà in video anche Andrea Segré, presidente della Fondazione FICO, impegnato in un tour in Canada i prossimi giorni in veste di ambasciatore della gastronomia e della tradizione alimentare italiana nel mondo.
L’APERITIVO IN GIALLO
LE RICETTE ARTUSIANE A FICO
Per tutto il fine settimana, nei punti ristoro di FICO sarà inoltre possibile assaggiare 21 squisiti piatti realizzati seguendo il ricettario “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Artusi: i Cappelletti all’uso di Romagna e i Tortellini alla bolognese nella Fabbrica dei Sughi di Amerigo; i tortelli nell’Osteria Dei Borghi Più Belli d’Italia (Ecce Italia); le tagliatelle all’uso di Romagna da Pasta Fresca SfogliAmo; gli Spaghetti colle acciughe al pastificio Di Martino; gli Spaghetti alla rustica al Ristorante Bell’Italia; i Crostini di fegatini di pollo con la salvia da Il Pollo Il Campese by Amadori; il Baccalà Montebianco alla Bottega del Vino di Fontanafredda; le Uova Affogate alla Locanda dell’Uovo; i Crescioni da La Piadina; le Pallottole di patate ripiene o il Tortino di patate al Bistrot della Patata Pizzoli; la Salsiccia colle uova alla Birreria Baladin; le Polpette da La Carne di Zivieri-La Granda; il Tortino di Petanciani nello spazio del Parmigiano Reggiano; il Tonno Fresco in gratella al Mare di Guido; le Acciughe fritte all’Osteria del Fritto; le Seppie coi piselli alla Pescheria-Nave Errante; la Focaccia coi Siccioli o Focaccia alla Portoghese al Bistrot della panetteria del Forno Calzolari; la Zuppa Inglese da Antica Ardenga.
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