Il 28 gennaio “Refocusing Neuroscience”, webinar di Luiz Pessoa

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Iniziativa del Lab Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma. Il Direttore del Maryland Neuroimaging Center affronta il tema del rapporto tra comportamento, attività cerebrale e concetti e categorie normalmente impiegati per descrivere i processi mentali umani

PARMA – S’intitola Refocusing neuroscience: Moving away from mental categories and towards complex behaviors il webinar organizzato dal Lab Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma per venerdì 28 gennaio alle 17, protagonista il Direttore del Maryland Neuroimaging Center Luiz Pessoa. Il prof. Pessoa, docente al Dipartimento di Psicologia dell’Università del Maryland, affronterà il tema del rapporto tra il comportamento, l’attività cerebrale e i concetti e le categorie normalmente impiegati per descrivere i processi mentali umani.

Il seminario si svolgerà sulla piattaforma Teams a questo link: https://bit.ly/3fWUGuz

Luiz Pessoa ha conseguito una laurea in Informatica all’Università federale di Rio de Janeiro nel 1989 e un master in Ingegneria informatica nel 1990 nella stessa università. Ha conseguito un dottorato in Neuroscienze computazionali alla Boston University (1995). Dal 1999 al 2003 è stato Visiting Fellow al National Institute of Mental Health nel Laboratory of Brain and Cognition diretto da Leslie G. Ungerleider. Ha poi raggiunto il Dipartimento di Psicologia della Brown University come professore assistente (dal 2003 al 2006), il Dipartimento di Scienze Psicologiche e Cerebrali dell’Indiana University, Bloomington, come professore associato (dal 2006 al 2010), ed è ora Professore al Dipartimento di Psicologia dell’Università del Maryland, College Park, USA, dove è anche Direttore del Maryland Neuroimaging Center.

Il prof Pessoa usa metodi comportamentali e di risonanza magnetica funzionale per studiare la cognizione e le emozioni, con un’enfasi sulle interazioni tra i sistemi cerebrali cognitivi ed emotivi. Studia anche le interazioni tra cognizione e motivazione. Un altro punto focale della sua ricerca è lo sviluppo di strumenti statistici e computazionali per l’analisi dei dati fMRI (risonanza magnetica funzionale), in particolare i metodi per collegare le variazioni del comportamento alle risposte cerebrali a prove singole.