Il 23 luglio primi laureati in Food Safety and Food Risk Management all’Università di Parma

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Progetto Didattico Interateneo con tutte le Università della Regione Emilia-Romagna

PARMA  Si laureano i primi studenti in Food Safety and Food Risk Management, il Corso di Laurea Magistrale Internazionale coordinato dall’Università di Parma e offerto in modalità interateneo con Università Cattolica del Sacro Cuore (Sede di Piacenza), Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Bologna Alma Mater e Università di Ferrara. Venerdì 23 luglio alle 9 sono state fissate le discussioni delle tesi dei primi due studenti del corso di laurea magistrale, che si svolgeranno in presenza nel polo didattico “Aule delle Scienze” del Campus Scienze e Tecnologie, ed entro fine anno si laureerà una trentina dei 37 studenti immatricolati nel 2019 (anno di apertura del corso), mentre 71 sono stati gli immatricolati nel 2020 e ancora in crescita sono le richieste per il prossimo anno accademico 2021-2022.

Il percorso, offerto interamente in lingua inglese e caratterizzato da una forte attrazione verso gli studenti stranieri (nel 2021 rappresentano circa il 25% del totale), prevede un primo anno comune per tutti gli studenti nelle sedi didattiche dell’Università di Parma e tre differenti curricula per il secondo anno: Risk Mitigation, offerto nella sede dell’Università di Piacenza in collaborazione con l’Università di Parma; Agri-Food Safety, offerto nella sede di Reggio Emilia dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Risk Management, offerto nella sede dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’Università di Ferrara.

Obiettivo del corso, fortemente supportato anche dalla Regione Emilia-Romagna, è la formazione di un profilo professionale di esperti a 360 gradi sulla sicurezza alimentare e sulla valutazione e gestione del rischio nell’industria alimentare. Il percorso è stato infatti progettato anche con il supporto e le indicazioni di aziende alimentari, tra le quali Barilla, Ferrero, Granarolo, Nestlé, Parmalat (Lactalis); di associazioni e ordini professionali quali Unione Parmense degli Industriali, Clust-ER Agrifood, Confconsumatori, Ordine dei Tecnologi Alimentari; di enti e fondazioni quali Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, Sanità veterinaria e igiene degli alimenti (RER); di altre realtà europee quali DIL- German Institute of Food Technologies (Germania), ILVO e  Nuscience Group (Belgio). Tutte queste realtà sono entrate a far parte dell’Advisory Board del corso. Utili indicazioni sono arrivate anche dal confronto con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

Nonostante le restrizioni imposte dalle misure di contenimento dei contagi da coronavirus, le attività didattiche e i tirocini curriculari, svolti anche nelle aziende e all’estero, sono senza soluzione di continuità.