Parma

Il 23 giugno CITTASLOW d’acqua dolce

Lago dell’Accesa, Massa Marittima – foto di Picasa

POLESINE ZIBELLO (PR) – Venerdì 23 giugno 2023 si tiene a Polesine Zibello, in provincia di Parma, il 1° Summit Internazionale delle Cittaslow d’Acqua Dolce. È un’occasione per ribadire la filosofia del movimento, impegnato per la valorizzazione dei territori e delle comunità di fiume. Le criticità – come ad esempio la siccità globale dovuta ai cambiamenti climatici – e le opportunità per lo sviluppo locale sostenibile saranno al centro di un confronto tra attori delle Cittaslow ripariali di molti paesi, da Corea e Cina a Europa e Italia.

Il 1° Summit Internazionale Cittaslowrappresenta un passo significativo per la nostra associazione – spiega il presidente Cittaslow, Mauro MiglioriniÈ un’opportunità per allargare gli orizzonti e allo stesso tempo fare il punto con i Comuni aderenti. Sono tanti i progetti e le collaborazioni in cantiere, senza contare le new entry che danno nuova linfa a tutto il movimento”. Il sindaco della Cittaslow di Polesine Zibello che ospiterà l’iniziativa, Massimo Spigaroli, ribadisce: “la cultura del grande fiume connota indelebilmente la Bassa Parmense, terra che promuove il turismo naturalistico di fiume, la ciclabilità assieme ai tesori della enogastronomia che fanno grande e unica la “food valley” parmense. Il Culatello di Zibello caro a Giuseppe Verdi e a Giovannino Guareschi è il prodotto principe della nostra terra: il Summit è l’occasione per condividere a livello internazionale le opportunità di un rinnovato sviluppo sostenibile slow”.

Al Summit parteciperanno diverse Cittaslow da tutto il mondo, Cina, Polonia, Germania e Turchia.

A Polesine Zibello, lungo il grande fiume

La scelta della sede per il Summit dedicato alle Cittaslow d’acqua dolce non è casuale. Tra i comuni Cittaslow infatti, Polesine Zibello, situato nella bassa parmense, si sviluppa tutto lungo il corso del fiume Po, che divide di fatto il comune nelle due località che lo compongono. Polesine Parmense racchiude nel suo nome la storia del paese che ha subito nel corso degli anni violente alluvioni. Polesini sono infatti le isolette che, trascinate dal fiume durante la piena, si sono nel tempo unite creando un tutt’uno con la riva. Parallelo all’argine del Po sorge Zibello, centro agricolo e industriale rinomato in particolare per la produzione del famoso culatello: chi vuole approfondire può visitare il Museo del Culatello presso l’Antica Corte Pallavicina. Quest’ultima, costruita agli inizi del 1400 dai marchesi Pallavicino di Polesine, si presenta maestosa come un castello dall’argine maestro del Po. La visita inizia dall’orto giardino e attraverso un arco si accede alla suggestiva cucina con soffitto a cassettoni e proseguire nelle eleganti sale affrescate, un tempo residenza dei Marchesi Pallavicino. All’esterno si trova l’area Po Forest, un percorso molto suggestivo di circa 2 km nel bosco di golena.

Sentiero delle scalette e biotopo Paludel

Da un fiume all’altro. Salorno, comune Cittaslow in provincia di Bolzano, è strettamente legata al corso dell’Adige e la famosa Chiusa di Salorno ne è la conferma. Nei pressi del paese, dove la valle dell’Adige si restringe, la chiusa ha costituito una barriera simbolica dividendo quasi in due il territorio. Oltre al fiume, Salorno è caratterizzata dalla cascata del rio Tigia, imponente per la sua altezza di ben 68 metri. 

All’inizio il rio attraversava il rione di Gries a sud del paese, solo successivamente il corso venne deviato a monte dell’abitato in direzione nord. Superato il ponte di legno, si inerpica il “Sentiero delle scalette”, che deve il suo nome a una serie di gradoni scavati nella roccia che facilitano la salita. In pochi minuti si raggiunge senza troppa fatica il piccolo spiazzo panoramico detto “al palon”, dal quale si può ammirare tutta la vallata.

Sempre Salorno ospita anche il biotopo Paludèl, una piccola area protetta che riveste però un elevato interesse ecologico. La zona umida ospita boschi, canneti e laghetti che offrono riparo a numerose specie animali tra cui il martin pescatore, il tarabusino e l’upupa. Sono presenti tra gli altri la biscia dal collare, la rana verde e il rospo comune.

Laghetto dell’Accesa a Massa Marittima 

Immersa nella Maremma toscana, la Cittaslow Massa Marittima è caratterizzata da boschi di macchia mediterranea, vigneti e oliveti ed è la porta di accesso al Geoparco Unesco delle Colline Metallifere. Ma la sua particolarità, parlando di acque dolci, è il suggestivo laghetto dell’Accesa, ambiente particolarmente interessante, protetto dalla legge regionale toscana.

È un piccolo bellissimo lago di appena 14 ettari con una profondità che arriva a 50 metri, che ha dato origine a numerose leggende popolari.

Il fondale di sabbia chiara e le sorgenti sotterranee rendono l’acqua cristallina perfetta per un bagno in estate, grazie anche alla piccola spiaggia. Inoltre è il posto ideale per un picnic nelle aree attrezzate a disposizione, circondate da un fitto bosco di querce e lecci. Ma il lago dell’Accesa, a 9 km da Massa Marittima, non è importante solo dal punto di vista naturalistico. Sulle sue sponde è stato rinvenuto infatti un insediamento etrusco originario del VII – VI secolo a.C. esteso decine di ettari e composto da 5 quartieri abitativi e altrettante necropoli.

La Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame 

Tra i comuni Cittaslow in cui l’acqua dolce riveste un ruolo importante c’è sicuramente Casalbeltrame, in Piemonte. L’abitato conta poco meno di 1.000 persone, ma il territorio ospita un habitat unico nel suo genere grazie alla Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame. L’area protetta è l’ambiente ideale per numerose specie di uccelli acquatici stanziali e nidificanti ed è fondamentale per lo studio delle migrazioni. Dalla gallinella d’acqua all’airone bianco maggiore, dall’airone cenerino alla garzetta, fino all’ibis sacro, è la meta perfetta per gli appassionati di birdwatching. La palude inoltre è interamente circondata da risaie da cui si ricava il prodotto per eccellenza del luogo: il riso nero Venere.

La forza dell’acqua nella Valle dei Mulini di Stio

L’acqua qui era protagonista un tempo, quando con la sua forza alimentava i mulini. Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, più precisamente a Stio, Cittaslow con poco meno di 900 abitanti. Meta ideale per chi ama il turismo culturale e l’ecoturismo, grazie alla ricchezza di risorse ambientali, storiche e artistiche.

Tra le attrazioni più apprezzate, c’è proprio la Valle dei Mulini, uno tra i siti di archeologia rurale più importanti della provincia di Salerno. Un sentiero di due chilometri parte dal centro e, costeggiando il fiume, permette di raggiugere e ammirare i resti di antichi mulini un tempo alimentati ad acqua. Un percorso tra storia e natura con poco più di 400 metri di dislivello per ammirare anche flora e fauna del posto, oltre alle opere realizzate dall’uomo.

Il paesaggio circostante è ricco di boschi, con prevalenza di cerro, ontano e castagno. Dalle pendici del monte Le Corne, a poco meno di 1.000 metri di altitudine, sgorga il fiume Alento, uno dei corsi d’acqua più importanti dell’intera area cilentana. Anche la fauna è molto varia, tra cinghiali, cervi e caprioli, numerosi rapaci diurni e notturni. È stata segnalata tra l’altro anche la presenza del lupo, mentre la lontra ha qui una popolazione tra le più vitali d’Italia.

Da assaggiare l’ottimo miele locale di qualità e gli altri prodotti delle api.

Cittaslow, Città del Buon Vivere

Lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale. Sono alcuni dei principi guida di Cittaslow, associazione che raggruppa piccoli comuni e città, fondata nel 1999 a Orvieto.

L’obiettivo delle Città del Buon Vivere, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di preservare lo spirito della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità.

Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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