PARMA – L’originale remise-en-act di CATHARINA VON SIENA di J. M. R. Lenz, ad opera di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, con Sandra Soncini come ‘interprete estrema’ dell’opera, insieme alle performer sensibili Carlotta Spaggiari e Tiziana Cappella, musiche di Andrea Azzali e Adriano Engelbrecht, debutterà il 15 Giugno a Lenz Teatro.
CATHARINA VON SIENA è la prima creazione che compone ‘Lenz di Lenz’, polittico triennale ispirato al drammaturgo tedesco che ispirò nel 1985 la nascita della formazione artistica Lenz. Negli stessi giorni l’esito del percorso di sensibilizzazione teatrale ESALTAZIONI, con un gruppo di donne in carico al Servizio Dipendenze Patologiche di AUSL Parma e il seminario interdisciplinare FEMMINISMI E SANTITA’, per approfondire il tema della santità in rapporto alle tendenze del femminismo contemporaneo.
Jakob Michael Reinhold Lenz, vissuto nella seconda metà del Settecento, autore nomade e inquieto, a tratti vittima di turbe psichiche, illuminazione romantica per Georg Büchner e virtù moderna di Bertolt Brecht, anticipò, con la sensibilità sociale premarxista dei suoi drammi, i grandi temi del Novecento: l’antimilitarismo, l’ingiustizia sociale, la violenza contro le donne, la critica al patriarcato e al potere maschile dominante. È sotto il segno della sua filosofia antiretorica della crisi dell’uomo occidentale, che Maestri e Pititto fondano, nel 1985, Lenz Rifrazioni, progettualità artistica teatrale, visiva e performativa riconosciuta come una delle più originali nel teatro di ricerca italiano ed europeo.
‘Lenz di Lenz’ è un progetto triennale che conferma la fertile attualità delle visioni di JMR Lenz attraverso le originali riedizioni drammaturgiche e imagoturgiche di quattro opere: CATHARINA VON SIENA, SHAKESPEARS GEIST, I SOLDATI e la novella ‘LENZ’ che Georg Büchner scrisse ispirandosi alla vita di Lenz.
CATHARINA VON SIENA, già allestito dall’ensemble in tre differenti versioni nel 1987, nel 2000 e nel 2004, è un dramma incompiuto che rimane significativo nel percorso artistico di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, perché nel furore adolescenziale delle prime apparizioni, nella sofferenza delle visioni giovanili, nelle estasi mistiche della maturità si rispecchiano in autentico ritratto le età poetiche di Lenz Fondazione.
Nella versione 2022 la protagonista rimane sempre Sandra Soncini – ‘interprete estrema’ dell’opera -, accompagnata dalle performer sensibili Carlotta Spaggiari e Tiziana Cappella, mentre il disegno sonoro di Andrea Azzali rielabora le musiche della precedente versione create insieme ad Adriano Engelbrecht.
Nel teatro mistico lenziano il riferimento alla Santa di Siena è puramente immaginario: da iniziale tragedia di una pittrice, CATHARINA VON SIENA diventa la lotta di una Santa che combatte le tentazioni con la penitenza e le ingiustizie del mondo con la preghiera. La nuova versione traduce artisticamente l’intensità della prassi mistica di Santa Caterina, trasformandola in riverbero mistico della liberazione ed affermazione del corpo contemporaneo, indisciplinato e marginale.
Nell’invenzione drammaturgica, Caterina affonda in un paesaggio biografico distorto, dove insieme ad alcune figure assunte dall’agiografia della santa ne compaiono altre inattese, quali quella del Correggio, vissuto secoli dopo, in una mescolanza esaltante di imprecisioni letterarie e fraintendimenti storici tipici del Romanticismo tedesco e della scrittura immaginifica di Lenz. Scrive Francesco Pititto in relazione alla presenza imagoturgica dell’opera del Correggio: ‘In questa remise en act di Catharina di J.M.R.Lenz il volto di Cristo ritorna, come il Cristo giovane nel Tempio e il Volto di Cristo del Correggio, per compenetrarsi nel volto/testa di Santa Caterina reliquia. (…). Un oltre la morte per ricongiungersi all’Amato, finalmente fuori dal corpo fisico e dalle misere tentazioni umane’. Lo spettacolo è una successione di ardue prassi santificanti, che portano Caterina alla beatitudine. Beata perché senza cibo, beata perché dissetata dal suo stesso suo sputo, beata perché sporca e senza dignità, Caterina vuole morire, nel teatro, così come il teatro in lei diviene freddo, muto e rigido. La sua Resurrezione è nella verità del corpo – libero di essere la fragola rossa di Dio.
Nella prospettiva di un ampliamento del campo semantico della santità femminile, Lenz cura il seminario di ricerca ‘FEMMINISMI E SANTITA’ – venerdì 17 giugno dalle ore 16 alle ore 19 – che vedrà la partecipazione delle studiose di teatro Maria Dolores Pesce e Roberta Pierangela Gandolfi, della saggista e socia del coordinamento teologhe italiane Rita Torti, della docente di letteratura inglese medievale all’Università di Swansea Roberta Magnani. L’ensemble di Lenz incontrerà invece il pubblico nella ROOM di dialogo mercoledì 15 giugno dopo lo spettacolo stimolato dalle riflessioni di Roberta Pierangela Gandolfi, docente di Storia del Teatro dell’Università di Parma.
Alla versione di CATHARINA VON SIENA interpretata dall’ensemble di Lenz, sarà affiancato il percorso speciale ESALTAZIONI, riscrittura performativa, sonora e per immagini del dramma, che vedrà impegnate un gruppo di donne in carico al Servizio Dipendenze Patologiche di AUSL Parma, a seguito di un progetto pluriennale di sensibilizzazione teatrale a cura di Maria Federica Maestri con la direzione scientifica di Maina Antonioni.
PROGRAMMA
Dal 15 al 17 Giugno e dal 22 al 24 Giugno h 21 CATHARINA VON SIENA
Mercoledì 15 Giugno h 22 ROOM_dialogo con l’ensemble
Venerdì 17 Giugno h 16-19 FEMMINISMI E SANTITA’_seminario
21 Giugno h 18.30 ESALTAZIONI_esito laboratorio SerDP
CATHARINA VON SIENA Re-edition 2022
Di Jakob Michael Reinhold Lenz
Riscrittura, imagoturgia Francesco Pititto
Composizione, installazione Maria Federica Maestri
Musica Andrea Azzali e Adriano Engelbrecht
Interprete Sandra Soncini
Performer Carlotta Spaggiari, Tiziana Cappella
Produzione Lenz Fondazione