BOLOGNA – La saga della famiglia siciliana raccontata da Tindaro Granata in “Antropolaroid” è ormai un vero e proprio cult: un monologo che compie dieci anni e continua a emozionare, divertire e affascinare: tra storie di mafia, d’amore ed emigrazione, dagli inizi del 900, su e giù per l’albero genealogico dell’attore stesso, pluripremiato per le sue interpretazioni. L’appuntamento per assistere a questo spettacolo, in cui Tindaro Granata interpreta vari personaggi, di ogni età e sesso, in una sorta di “cunto” reinventato, è mercoledì 14 luglio, alle ore 21, a Teatri di Vita per il festival “Cuore d’Aria”.
Alle ore 22.30 tocca al film “Landlocked” di Timothy Hall (Usa, 2021), in collaborazione con il Lovers Film festival, dove ha vinto il Premio Giò Stajano, e in anteprima assoluta per l’Emilia Romagna. E’ la storia di un uomo che, dopo la morte della madre, decide di ricontattare il padre che aveva lasciato la famiglia quando lui era bambino. Il padre nel frattempo è diventato donna, e il lungo viaggio che i due devono affrontare insieme diventa un incontro-scontro, dove i due dovranno imparare a riconoscersi e dove l’esito non è affatto scontato. Protagonista è la nota attrice e attivista transessuale americana Delia Kropp.
Rimangono, inoltre, in esibizione permanente la mostra fotografica “Una Città fuori dal Comune” di Davide Conte e l’installazione interattiva “Gentilezza/Leggerezza” di Andrea Ferrato / Metabox Sensibilità Aumentata.
L’appuntamento è mercoledì 14 luglio (apertura generale ore 18) negli spazi interni ed esterni di Teatri di Vita (Parco dei Pini, via Emilia Ponente 485, Bologna). Il festival “Cuore d’Aria” è in programma nell’ambito di “Bologna Estate 2021”, con il supporto di Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna, e con il contributo della Fondazione del Monte. Informazione e prevendita sulla app di Teatri di Vita, accessibile dal sito teatridivita.it; info: 333.4666333 – urp@teatridivita.it.
ORE 21: ANTROPOLAROID di e con Tindaro Granata; disegno luci Roberta Faiolo/Omar Scala; elaborazioni musicali Daniele D’Angelo; organizzazione/Distribuzione Paola A. Binetti; produzione Proxima Res.
Le generazioni passano, nel racconto di Tindaro Granata, con i nomi e le storie della sua famiglia, a partire dai primi del 900 in terra di Sicilia, che incrociano storie di mafia e fuitina, di emigrazione e speranze. Il flusso oceanico di una saga personale e autobiografica, che l’attore restituisce al pubblico con il fascino della tradizione reinventata del “cunto” siciliano. Un emozionante lavoro sulla memoria, la musica, l’immaginazione, che si concentrano nell’evocazione richiamata dal titolo: una polaroid che non si limita a cogliere le forme e i colori, ma entra nel profondo degli esseri umani e di un ambiente antropologico unico. Tindaro passa così attraverso i decenni in molteplici ruoli, ad ogni età, maschio o femmina, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi ogni volta a comporre dialoghi, legami, situazioni, lui solo e tanti. Uno spettacolo che, nel corso dei suoi 10 anni di repliche, ha vinto numerosi premi, tra cui quello dei critici teatrali e il premio Fersen. Dopo l’esordio con Massimo Ranieri in “Pulcinella”, Granata è stato diretto da diversi registi, da Rifici a Sinigaglia, e ha creato diversi spettacoli (“Antropolaroid”, “Invidiatemi come io ho invidiato voi” e “Geppetto e Geppetto”), aggiudicandosi numerosi premi a partire dal premio Mariangela Melato come attore emergente nel 2013.
ORE 22.30: LANDLOCKED (Usa, 2021, 82’) di Timothy Hall, con Dustin Gooch, Delia Kropp, Ashlee Heath, Davis Hall. Presentato in collaborazione con il Lovers Film Festival.
Nick, è uno chef in procinto di aprire il suo primo ristorante e su cui pesa la recente perdita della madre. Su richiesta della moglie, pur riluttante, invita il padre, ora donna transgender, a St. Simons Island, Georgia, per la dispersione delle ceneri. Mentre viaggiano attraverso il Sud-Est americano, devono venire a patti con un passato doloroso, facendo riemergere la loro tumultuosa storia familiare. Ma davanti a loro c’è una nuova strada da percorrere. Un film intimo e potente, con due interpretazioni che lasciano senza parole, e che ha fatto guadagnare al film il Premio Giò Stajano al Lovers Film Festival con questa motivazione: “Per aver raccontato con rara sensibilità, forza e grande umanità una tematica profonda e sinora poco affrontata cinematograficamente, come il lento e difficile percorso di riavvicinamento tra un figlio e il proprio genitore transgender. Nuove ed intime realtà vissute tra turbamenti, sofferenze e gioie nel vicendevole imparare che la vita di ogni persona deve essere solo di reciproco amore, rispetto e comprensione”. Ogni mercoledì di luglio il cinema al festival “Cuore d’Aria” riserva una primizia: un film che arriva direttamente dall’ultima edizione Lovers Film Festival, la manifestazione cinematografica a tematica LGBTQ+ di Torino, in programma dal 17 al 20 giugno. Il meglio del festival in quattro serate, a cura della direttrice artistica Vladimir Luxuria.
MOSTRA PERMANENTE: UNA CITTÀ FUORI DAL COMUNE – fotografie di Davide Conte.
Davide Conte ha inaugurato un modo nuovo di essere al tempo stesso fotografo e amministratore, raccontando su Instagram la città di Bologna e l’impegno di amministratore pubblico (come assessore al bilancio del Comune di Bologna) fondendo immagini di grande suggestione e riflessioni sul senso più genuino della “res publica”, come fossero pagine visionarie di un diario intimo/pubblico, tra politica, spiritualità e giornalismo. Al festival sono in esposizione 20 fotografie.
INSTALLAZIONE PERMANENTE: GENTILEZZA/LEGGEREZZA – installazione di Andrea Ferrato – METABOX Sensibilità Aumentata.
Due parole che sembrano uscite da un’altra epoca e che sono più che mai necessarie nei nostri tempi: nell’installazione di Andrea Ferrato “Gentilezza” e “Leggerezza” sono due scatole di metallo, con le quali i visitatori sono invitati a interagire tramite un qr-code attraverso il quale possono inviare la loro idea di “gentilezza” e “leggerezza” che sarà poi pubblicata sul sito dell’artista. Il progetto è una produzione del collettivo multidisciplinare “METABOX sensibilità aumentata”.
La saga di una famiglia siciliana
nel monologo di Tindaro Granata “Antropolaroid”
E il film “Landlocked” in anteprima regionale
sul rapporto tra un uomo e il padre diventato transessuale
A Bologna, 14 luglio 2021