Regione

Il 14 febbraio l’Emilia Romagna celebra la Giornata Internazionale dell’Epilessia

I monumenti di Bologna, Parma, Rimini, Modena, Cesena e Reggio Emilia si illuminano di Viola per una Notte

ROMA – L’Emilia Romagna si colora di viola. In occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia in programma il 14 febbraio, i monumenti delle città emiliane e romagnole si illumineranno di viola, il colore dell’Epilessia.

Un’iniziativa promossa dalla LICE – Lega Italiana Contro l’Epilessia, che invita chi convive con questo disturbo a non arrendersi alla propria condizione, ma anzi a raggiungere la consapevolezza che – con il giusto supporto – una migliore qualità della vita oggi è assolutamente possibile.

Lunedì 14 febbraio, a partire dal tardo pomeriggio e fino alla notte, si tingeranno di viola Palazzo Re Enzo in Piazza Maggiore a Bologna, le fontanelle di Piazza Roma a Modena, la facciata dell’Ospedale Maggiore di Parma, la rotonda C. Battisti-Giovanni XXIII di Rimini, e i ponti di Calatrava a Reggio Emilia e l’orologio del municipio in Piazza del Popolo a Cesena.

Tra le iniziative in programma il 14 febbraio anche il concerto per l’Epilessia a cura dell’Associazione Epilessia presso l’Oratorio S. Filippo Neri di Bologna, a partire dalle 20.30, mentre per i pazienti sarà allestito uno spazio di ascolto e di domande in collegamento con gli esperti, accessibile al link https://meet.google.com/hfd-tpyk-jrg o, per chi preferisce, al numero di telefono 054 7394761.

A Ferrara, LICE e Associazione Epilessia organizzano un concerto con cena presso il Centro Anziani di Via Isonzo 42 (https://www.associazioneepilessia.it/epilepsyday2022/img/locandina-ae-ferrara.jpg).

“Anche l’Emilia Romagna farà la sua parte a sostegno di chi convive con questa condizione”, racconta la Dott.ssa Anna Elisabetta Vaudano, Coordinatrice sezione LICE dell’Emilia Romagna. “Alcuni dei monumenti e dei luoghi più significativi delle nostre città si illumineranno per celebrare la Giornata e testimoniare la vicinanza a questa iniziativa e a questa condizione, che in Italia interessa oltre 500 mila persone e solo nella nostra regione Emilia-Romagna più di 20.000”.

Quella dell’Emilia Romagna sarà un’iniziativa seguita in tutta Italia, dove si rinnova la tradizionale illuminazione dei monumenti nelle principali città nell’ambito delle iniziative della LICE, che quest’anno festeggia il 50° anniversario della fondazione, assicurando da mezzo secolo formazione e ricerca, assistenza e informazione.

Un compleanno speciale celebrato con “Io vedo le stelle”, la campagna di sensibilizzazione che mette al centro il viaggio nello spazio, simbolo del superamento dei propri limiti e invito ad andare oltre le barriere che – non solo per chi soffre di Epilessia – condizionano la nostra vita. Un messaggio contro lo stigma sociale che comporta l’esclusione di chi convive con l’Epilessia da una vita normale.

Testimonial della campagna della LICE – realizzata con il contributo non condizionato di Angelini PharmaUmberto Guidoni, l’astronauta italiano che nel 2001 fu il primo europeo a mettere piede sulla Stazione Spaziale Internazionale, ISS, protagonista di un video messaggio rivolto alle persone con Epilessia e presente all’evento celebrativo della LICE ospitato il 14 febbraio all’ASI Agenzia Spaziale Italiana.

EPILESSIA: IN ITALIA 86 NUOVI CASI NEL PRIMO ANNO DI VITA, 180 DOPO I 75 ANNI 

Nei Paesi industrializzati, l’Epilessia interessa circa 1 persona su 100. Questa patologia si può verificare in tutte le età, con due maggiori picchi di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato – nelle età più avanzate. Attualmente si calcola infatti che in Italia ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di incidenza nel primo anno di vita ci sono soprattutto fattori genetici e rischi connessi a varie cause di sofferenza perinatale, mentre per gli over 75 la causa risiede nel concomitante aumento delle patologie epilettogene legate all’età: ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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