Tre giorni di cultura, storia e spettacoli per un programma che mette al centro lo spettacolo dal vivo e i linguaggi del contemporaneo. Prosa, nuova drammaturgia, danza contemporanea, performing art e circo, per un palinsesto eclettico rivolto ad un pubblico vario per età ed estrazione: in programma, cinque laboratori gratuiti rivolti a diverse fasce d’età (“Quel XX luglio” a cura di Saverio Bari e Marco Marzaioli, laboratorio di grafica a cura di Elia Mazzotti Gentili e laboratorio di filmmaking a cura di Davide Sabattini hanno preso avvio nei mesi precedenti il festival mentre “Non solo scatole” a cura di Maria Croce” e “I colori del cavolo” a cura di Elisa De Benedetti, per bambini e famiglie, avranno luogo il 9 giugno), una creazione partecipata e quattro spettacoli.
«Focus centrale del festival è il coinvolgimento della comunità come parte attiva di creazioni partecipate, laboratori gratuiti, sviluppo di eventi tematici e azioni urbane – spiega la direttrice artistica Lara Guidetti – La particolarità sta nella partecipazione diretta e inclusiva del pubblico che viene provocato a spostarsi dal ruolo di spettatore per diventare parte integrata dell’azione artistica. Forte il legame con il territorio, al centro di una riflessione artistica tesa a valorizzarne la ricchezza, attraverso performance site-specific che aprono la visione di un “abitare culturale” che coniuga contenuti di grande attualità con il rispetto ambientale e il basso consumo energetico. Il paesaggio non è più solo contenitore di eventi ma contenuto drammaturgico e soggetto artistico».
Coinvolte la compagnia di teatro Qui e Ora Residenza Teatrale con lo spettacolo “Ladies body show”, performance che pone l’attenzione su come scegliamo, selezioniamo, eliminiamo, giudichiamo attraverso lo sguardo con l’obiettivo artistico di mettere in discussione i sistemi di valore selettivi umani e sociali; la compagnia di danza Sanpapié con uno spettacolo che si ispira alla figura di Dennis Nilsen, omicida seriale inglese, una storia di amore e morte, dove sfilano archetipi antichi, stereotipi reiterati, una danza di specchi incrociati e immagini triplicate, dove frammenti di corpi e ricordi trovano il loro posto in quello spazio vasto e senza tempo che è l’animo umano; la compagnia di danza C&C Company con lo spettacolo “A peso morto”, fotogrammi di una periferia senza tempo e identità, sottratta a morsi nell’inutile e misteriosa nuova definizione di “Città Metropolitana”, che significa tutto e il suo contrario e che sprofonda nell’oblio; compagnia di circo Compagnia Rasoterra con lo spettacolo “Happiness” che riflette sulla felicità.
Grande attesa per la creazione partecipata, restituzione finale aperta al pubblico del laboratorio “Quel XX luglio”: «Il 20 luglio 1944, all’alba, le truppe naziste mettono in atto un rastrellamento nel piccolo centro di Castellarano – ricorda Guidetti – Il giorno successivo molti degli ostaggi vengono internati nei campi di lavoro in Germania. Quel XX luglio è un percorso laboratoriale di Teatro Civico Totale intergenerazionale di scrittura partecipata e messa in scena volto alla realizzazione di uno spettacolo itinerante nei luoghi di Castellarano. Il laboratorio è stato condotto da Saverio Bari e Marco Marzaioli in collaborazione con Temple Theatre di Sassuolo e il Centro L.I.F.E. che ne ha ospitato gli incontri. Si tratta di un lavoro sulla memoria, coltivata per la sua possibilità di essere seme».
Plastic free, questo festival è da sempre attento anche ai temi della sostenibilità ambientale e dalla prima edizione, si impegna a minimizzare il consumo di carta utilizzando QR code stampati sulle magliette di personale e volontari come divulgazione del programma e degli eventi. «La grafica di quest’anno è stata realizzata all’interno di un laboratorio con i giovani del Centro L.I.F.E. progetto FROG attraverso il metodo delle fanzine che utilizzano materiali di riciclo – illustra Guidetti – I nostri laboratori dedicati ai bambini sono interamente centrati su materiali di riciclo per poter dare loro un nuovo utilizzo in senso creativo; più di metà degli spettacoli, saranno realizzati con la luce solare per non impattare sul consumo energetico e non invadere il paesaggio con allestimenti invasivi o scenografie che richiedono trasporti pesanti».
In collaborazione con: Comune di Castellarano, Centro L.I.F.E. progetto FROG, Centro Studi Storici, Temple Theatre Sassuolo
Sponsor: Montecchi Viaggi, Mineraria di Boca s.r.l., Aperitour Agenzia Viaggi
Per informazioni e dettagli sul programma: www.terredarte.eu – Facebook e Instagram “Terre d’Arte Festival”
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