BOLOGNA – Per la rassegna DIVERSE ABILITÀ IN SCENA
Lunedì 12 giugno 2023
ore 21.00
Compagnia Gli amici di Luca
in
IERI, OGGI, DOMANI:
UN ALTRO ANNO DELLA NOSTRA STORIA
Regia di Deborah Fortini.
Coordinamento pedagogico Martina Pittureri.
Lunedì 12 giugno alle ore 21.00 al Teatro Dehon via Libia 59 va in scena l’ultimo spettacolo della rassegna “Diverse abilità in scena” promossa dall’associazione Gli amici di Luca a cura di Fulvio De Nigris. In scena lo spettacolo della compagnia Gli amici di Luca “Ieri, oggi domani: un altro anno della nostra storia” regia di Deborah Fortini e coordinamento pedagogico Martina Pittureri. Lo spettacolo è nell’ambito del progetto “Bologna è cura: manifesto partecipativo della giornata dei risvegli” promosso con il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna. Ingresso ad offerta libera.
“È l’ultimo spettacolo di una rassegna che dura da 17 anni – dice Fulvio De Nigris direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma, Gli amici di Luca – e che, grazie al Teatro Dehon, permette l’espressività di associazioni e realtà non solo bolognesi che usano il teatro come mezzo di espressività, riabilitazione e integrazione di persone diversamente abili”.
Dalle note di regia.
“Una prova sempre aperta per la Compagnia Gli Amici di Luca che, in occasione della rassegna ‘Diverse Abilità in Scena’, non mancherà alla presentazione del lavoro svolto durante l’ormai consolidato laboratorio teatrale. ‘E il momento è arrivato: eccoli di nuovo in scena’. Cosa racconteranno questi Amici, ovvero Protagonisti e Volontari? Ricordi, momenti condivisi, suggestioni, ritmi e umori.
Per questi Amici dalla labile memoria, Ieri Oggi e Domani si confondono, così come le battute di indigeribili copioni. ‘Fino all’ultimo noi ci si prova a rifarla la scena’ che per l’occasione sarà allestita scenograficamente dalle creazioni di Mauro Paolini pittore e scultore, anch’esso reduce da l’esperienza di coma.
E così tra ricordi sfumati e copioni volanti, il Gruppo riuscirà a ricordare il piacere dello stare insieme, giocando con il teatro.
Inserito all’interno del progetto Bologna È Cura, la scena diventa il luogo su cui riflettere sul tema della fragilità, interrogandosi ancora una volta su quali parole usare per raccontare tale condizione”.