FORLÌ -«Il concetto di identità è da sempre un campo minato. Il confine tra mondo fisico e mondo digitale è ogni giorno più labile. Tutti noi abbiamo un’identità digitale per accedere ai servizi più disparati del nostro quotidiano. Prima di parlare di Metaverso sarebbe giusto chiedersi: come tutto ciò ha cambiato le nostre vite, in campo artistico e non solo? Dove ci porterà questa epocale transizione?»: Francesca Leoni e Davide Mastrangelo introducono le domande alla base della settima edizione di Ibrida – Festival Internazionale delle Arti Intermediali, che avrà per titolo-tema Digital Identity e che si svolgerà a Forlì dal 16 al 18 settembre negli spazi di EXATR – hub votato al contemporaneo situato nel centro storico della città (anteprima online giovedì 15 settembre).
«Ibrida Festival nasce nel 2015 allo scopo di indagare e divulgare le produzioni e le ricerche recenti nell’ambito della videoarte, accogliendo al suo interno anche la performance art e la musica elettronica abbinata alla sperimentazione sulle immagini» continuano gli ideatori e Direttori Artistici della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Vertov Project «Le Arti Intermediali, nomen omen, prevedono l’utilizzo di diversi media contemporaneamente (il video, l’installazione, la musica, la performance live), in un’ottica di ibridazione».
Alcune anticipazioni dal programma della settima edizione.
Live: venerdì 16 settembre Silvia Cignoli (chitarra ed elettronica), Salvatore Insana (video) e Caterina Palazzi (contrabbasso) presenteranno il concerto audiovisivo Your Favourite Hell, in prima nazionale, creato ad hoc su commissione di Ibrida Festival 2022. Le due musiciste, in questo primo inedito concerto audiovisivo insieme, accompagneranno le immagini alternando momenti di improvvisazione (anche radicale) a melodie oniriche e minimaliste, con sterzate di una violenza rock. Entrambe fanno della ricerca timbrica sullo strumento un caposaldo della loro estetica, e insieme fonderanno le loro sonorità per dare vita ad una sonorizzazione estemporanea basata sul libero dialogo musicale. Il giorno seguente, sabato 17 settembre, il compositore elettronico Økapi (aka Filippo E. Paolini) proporrà OTIS – Vertical Tales, tratto dall’omonimo album musicale illustrato uscito per Folderol Records. È un omaggio all’inventore dell’ascensore, Otis Elisha Graves, e a quel dispositivo che da metà del XIX secolo ha rivoluzionato gli orizzonti urbanistici e ambientato infinite narrazioni. Per questo live Økapi destruttura suoni e, per la prima volta, immagini provenienti dalle più disparate fonti e li ricompone in una suite in più tempi. Sound-collagist ed esponente della plunderphonic music, Økapi concepisce le tracce a partire dalle immagini e viceversa. Il live esalta la dimensione sinestetica e polisensoriale della composizione. La tecnica del cut-up e della risemantizzazione sonora e visiva fa da protagonista. Domenica 18 settembre è in programma Soul Punx, con Konstantin Dellos (Lunakid) e le animazioni e interazioni video live di Igor Imhoff. Konstantin Dellos, polistrumentista residente a Berlino, è produttore musicale, compositore di musica per film con un approccio volto a creare suoni intensi, sensoriali e immersivi. Konstantin gestisce la sua etichetta e il collettivo di produzione Soulpunx. Igor Imhoff, sviluppatore di videogiochi, poi artista digitale e docente di arti digitali presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, si occupa prevalentemente di immagine in movimento e sperimentazione visuale.
Dopo i live, sono in programma ogni sera speciali visual dj set, creati ad hoc e curati da Sonic Belligeranza, etichetta indipendente di musica elettronica nata nel 2000 e specializzata in breakcore e rumorismo di matrice concettuale. L’etichetta è diretta dal musicista e produttore musicale Riccardo Balli aka DJ Balli.
Grande novità di questa edizione, un’intera sezione dedicata alle installazioni: per tutta la durata del Festival saranno liberamente fruibili opere create da Rino Stefano Tagliafierro (che presenterà Peep Show Box, viaggio privato nel mondo dell’erotismo nella Storia dell’Arte), Francesca Fini (con l’opera multimediale in realtà aumentata The reading, till the end of the world), Francesca Lolli (che allestirà l’installazione immersiva Tutte le volte che), Francesco Selvi e Matteo Pini (con Bertrando & Bernardo, installazione video ispirata ai mondi creati da Beckett e Ionesco) e Igor Imhoff (che tornerà a Ibrida con Eyes #41, software che scansionerà in tempo reale i visitatori tramite un apposito sensore ad infrarossi, creando una suggestiva esperienza di virtual reality).
Proiezioni: saranno proposte decine opere di videoarte provenienti da tutto il mondo, in parte selezionate tramite una open call che ha visto l’arrivo di più di duecentocinquanta creazioni da ogni parte del globo. In programma, inoltre, sezioni tematiche (Video Performance, Segnali, Percezioni), una selezione proposta in collaborazione con The Next Generation Short Film Festival, un focus sul videoartista Marcantonio Lunardi curato da Silvia Grandi (con incontro live a introdurre le proiezioni) e Videoart Yearbook: l’annuario della videoarte italiana a cura del DAMS dell’Università di Bologna con cui da quest’anno Ibrida Festival ha stretto una prestigiosa partnership sarà presente con una selezione video dall’ultima edizione della rassegna.
Incontri pubblici: Silvia Grandi presenterà il progetto e la selezione video Videoart Yearbook, Domenico Quaranta, uno dei maggiori esperti italiani in arti digitali, introdurrà il suo libro Surfing with Satoshi. Arte, blockchain e NFT; Bruno di Marino dialogherà con l’artista Francesca Fini sulla video arte e arte al femminile; Elena Giulia Rossi presenterà il suo recente saggio Mind the Gap. La vita tra bioarte, arte ecologica e post internet; per il terzo anno sarà proposto Art Magazine Talk, confronto tra Matteo Bergamini (Direttore Responsabile Exibart), Roberto Sala (Direttore editoriale Rivista Segno), Emanuela Zanon (Direttore editoriale web Juliet Art) ed Elena Giulia Rossi (Direttore editoriale Arshake) sulle trasformazioni del tempo che stiamo attraversando.
«Il pubblico sarà libero di muoversi negli spazi di EXATR tra proiezioni, istallazioni, incontri e spettacoli live» spiegano i Direttori Artistici «Quest’anno allestiremo un vero e proprio villaggio intermediale con diverse installazioni interattive e non, un bar e un angolo food per i momenti di svago e confronto tra un live e l’altro. Ibrida Festival, da sempre, è anche un luogo di scambio, un salotto dove nascono idee e progetti, in cui il pubblico incontra gli artisti e dialoga con loro».
Ibrida Live: «Ibrida Festival ha subito e assimilato la violenza pandemica degli ultimi anni» concludono Francesca Leoni e Davide Mastrangelo «a partire dal 2020 abbiamo realizzato una piattaforma web permanente, raggiungibile dalla pagina https://ibridafestival.it/ibrida-live/: si tratta di un contenitore/vetrina in divenire, in ascolto del mondo che cambia, che ospiterà in via esclusiva una parte dei contenuti del Festival. Nello specifico, per l’edizione 2022, saranno proposte sezioni monografiche dedicate al lavoro di Virgilio Villoresi, Gianluca Abbate e Silvia De Gennaro».
Il Festival è possibile anche grazie al sostegno del Comune di Forlì, della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e di Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A. Partner strategico: PubliOne.
Le nuove frontiere della video arte si danno appuntamento a Forlì.
EXATR si trova in via Ugo Bassi 16 a Forlì.
Info e programma dettagliato: http://ibridafestival.it/, ibridafestival@gmail.com.
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