Identikit Sguardi diversi sulla figura e sull’opera di Luigi Ghirri il 27 novembre a Reggio Emilia

78
Musei Reggio Emilia 4 Ghirri Rimini 1977@ARCHIVIO EREDI LUIGI GHIRRI

REGGIO EMILIA – Un nuovo appuntamento arricchisce “Vedere Oltre”, il ricco programma di iniziative dedicato a Luigi Ghirri (1943-1992) nel Trentennale della sua scomparsa, promosso da Reggio Emilia con la collaborazione di Modena e Parma e realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna.

Domenica 27 novembre alle ore 18, nella cornice dei Chiostri di San Pietro (Laboratorio Aperto) è in programma un incontro, promosso dal Comune di Reggio Emilia (Fototeca della Biblioteca Panizzi, Musei Civici) in collaborazione con l’Archivio Eredi Ghirri, che si propone di tracciare un profilo di Ghirri attraverso i diversi interessi che hanno nutrito la straordinaria densità del suo sguardo sul mondo: le arti nelle sue molteplici declinazioni e il pensiero che, dietro alla retina del suo occhio, ha saputo tenerle insieme per approdare a riflessioni precorritrici dei tempi e ancor oggi illuminanti.

L’artista Franco Guerzoni ricorderà le prime collaborazioni con gli artisti concettuali modenesi, le sperimentazioni scaturite, gli scatti in bianco e nero così poco conosciuti e l’adozione di un modus operandi basato sulla decostruzione del medium e dell’immagine fino ad allora ritenuta artistica.

Massimo Mussini, docente universitario e studioso di arte e fotografia, ripercorrerà il primo personale incontro con Ghirri e si soffermerà su alcune tappe del suo percorso artistico, mentre la  cantante e attrice Angela Baraldi condividerà alcuni ricordi di esperienze di vita vissute con Ghirri, in particolare l’amicizia con Lucio Dalla e la profonda passione per la musica. La prolifica produzione letteraria e il pensiero di Ghirri saranno al centro dell’intervento di Michelina Borsari, ideatrice e direttrice dal 2001 al 2016 del Festivalfilosofia,  e ora componente del Comitato scientifico del Festival.

Le testimonianze dirette di incontri ed esperienze che hanno punteggiato la sua vita saranno introdotte da testi e fotografie che daranno voce ai suoi pensieri e corpo al suo sguardo, un ritratto simbolico attraverso le parole di persone e amici che lo hanno accompagnato in una parte del proprio percorso personale e professionale.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Non si prendono prenotazioni. Informazioni: chiostrisanpietro.it

Alle ore 15, l’incontro sarà preceduto da una visita guidata gratuita, dal titolo “Archivi a confronto”, alla mostra “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in Miniatura e nuove prospettive”, in corso a Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, a cura di Ilaria Campioli (curatrice della mostra) e Monica Leoni (Fototeca della Biblioteca Panizzi) con un particolare focus sul tema dell’archivio.

Visita guidata gratuita, fino ad esaurimento dei posti disponibili. È consigliata la prenotazione. Tutte le informazioni sul sito: musei.re.it

GLI OSPITI

Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena. All’inizio degli anni settanta utilizza la fotografia come strumento di rappresentazione, del 1972 sono i suoi “Affreschi”, del ’73 le sue ”Archeologie” seguite dalle “Antropologie”, ricerca legata agli aspetti della stratificazione culturale e all’idea di “antico” come perdita. Negli anni ottanta è impegnato nella realizzazione di grandi carte parietali che indagano l’idea di una geografia immaginaria, “Carte di viaggio”, “Grotteschi” e “La parete dimenticata”, alla fine degli stessi anni lavora sulla superficie intesa come profondità. Presenta “Decorazioni e rovine” in una sala personale alla Biennale di Venezia del 1990. Da allora continua, attraverso grandi cicli di opere, la sua indagine sul tempo e sulla poetica della rovina, una sorta di archeologia senza restauro. Dal 2006, in seguito al disoccultamento di un corpo di lavori realizzati con l’uso del mezzo fotografico dall’autore negli anni settanta, presenta alla GAM di Torino “Paesaggi in polvere”, da allora alle sue ricerche si affianca una vera e propria attività di ricongiunzione o di trasferimento che va dal dipinto alla parete vera e propria, inseguendo il sogno che congiunge i tentativi precedenti rivolti alla creazione di una sorta di bassorilievo, costante in tutto il suo lavoro, verso una idea di scultura lieve figlia della nuova attenzione al muro. Quindi la “Parete dimenticata” diviene la reale sede privilegiata del suo più attuale lavoro.

Massimo Mussini, già professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Parma, si è dedicato a ricerche sull’arte e sulla fotografia e in quest’ultimo campo ha realizzato le prime esposizioni presso lo CSAC dell’Università parmense (New Photography USA, 1971; Dorothea Lange, 1972; Lo Studio Orlandini, 1976). Ha inoltre curato le mostre di esordio di Luigi Ghirri (Paesaggi di cartone, Milano, 1974; Colazione sull’erba, Modena 1975) e le sue antologiche del 1979 all’Università di Parma e del 2001 a Reggio Emilia.

Fra le sue pubblicazioni sulla fotografia si possono ricordare anche i contributi critici su Stanislao Farri, Parma 1986; Vasco Ascolini, Reggio Emilia 1987 e 2022; Ermanno Foroni, Bibiena 2000; Franco Fontana, Milano 2003; Mario Cresci, Torino 2004; Vernon Richards, Reggio Emilia 2004; Carla Cerati, Milano, 2007, Carlo Delli, Foggia 2009; Ivano Bolondi, Reggio Emilia 2013 e 2014.

Angela Baraldi, cantante e attrice, nasce il 12 giugno 1964 a Bologna. Dal 1990 ad oggi ha pubblicato otto album ed è punto di riferimento della scena musicale italiana. È all’inizio degli anni Ottanta che prendono forma le sue prime esperienze musicali con gruppi underground dell’area bolognese, come gli Hi-Fi Brothers e The Stupid Set. Nel corso della sua carriera ha collaborato con grandi artisti, tra cui Stadio, Luca Carboni, Ron, Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Nel 1993, con la canzone “A piedi nudi”, vince il Premio della Critica al Festival di Sanremo e apre la tourneè di Francesco De Gregori. Il 1994 segna il suo esordio cinematografico con il film “Come due coccodrilli”, diretto da Giacomo Campiotti, con cui aveva già collaborato nei suoi primi videoclip. Nel 2005 è stata l’attrice protagonista di  “Quo Vadis, Baby?”, film di Gabriele Salvatores, per cui ha vinto tre importanti riconoscimenti cinematografici: il Premio Flaiano come miglior attrice esordiente, il Premio Efebo d’Oro e l’Iris d’argento al Montreal Film Festival. Negli anni successivi torna a collaborare con Lucio Dalla e inizia a lavorare anche con i Giardini di Mirò, i Marlowe, ed il rapper romano DJ Gruff. Il tour con Massimo Zamboni per riproporre i brani storici dei CCC e il ruolo da protagonista al “The Wedding Singers”, in scena al Teatro della Tosse di Genova, sono alcuni dei suoi lavori più recenti.