RIMINI – Due ponti fra arte e cultura e un weekend inaugurale da tutto esaurito per la quarta edizione della Biennale Disegno Rimini alla scoperta, in un flusso incessante di visitatori, dei tesori e degli oltre mille disegni custoditi negli spazi museali.
La proposta culturale, espositiva e museale di Rimini si conferma parte integrante e sempre più apprezzata e attrattiva dell’offerta della destinazione, capace di intercettare un numero crescente di visitatori. Sono stati oltre 7mila gli ingressi complessivi registrati dai musei di Rimini fra i due ponti del 25 aprile e 1 maggio e il weekend inaugurale della Biennale del Disegno che, terminata la presentazione della quarta edizione in un cinema Fulgor gremito di persone, ha registrato, dalle ore 18,30 fino alle 21, un afflusso costante di persone con circa duemila ingressi (1.908) solo nella giornata del 4 maggio fra Museo della Città, Fellini Museum, Biblioteca Gambalunga, Galleria dell’immagine e Domus del Chirurgo.
Molto apprezzate le introduzioni alla visita da parte dei curatori delle 12 esposizioni sotto la direzione artistica di Massimo Pulini, che compongono questa quarta edizione, dal titolo “Ritorno al Viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza” che, fino al 28 luglio, propone in contemporanea nelle varie sedi espositive diffuse in città dai taccuini di Felice Giani a quelli di Lorenzo Mattotti, dagli acquerelli settecenteschi al Novecento dello stilista Thayaht, dalle incisioni di Piranesi ai disegni di Morandi, Fontana, Fautrier, dai disegni della film d’animazione “La Rosa di Bagdad” ai Carteles cubani, per giungere agli artisti contemporanei di “Cantiere Disegno” e alla personale di Simone Massi con la mostra “Tengo la posizione” al piano terra del Museo.
Una partecipazione che dimostra come ci sia sempre più voglia di cultura e di arte e come la cultura sia sempre più catalizzatore di immaginari, strumento di aggregazione e veicolo di scoperta dell’importante patrimonio monumentale, artistico ed espositivo della città, ancor più apprezzato all’indomani della recente riapertura del nuovo percorso dall’Alto Medioevo al Quattrocento che ruota attorno al Trecento riminese e che restituisce ai visitatori un segmento fondamentale della storia dell’arte riminese con quattordici nuove sezioni tematiche e più di 170 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche per raccontare le chiese paleocristiane del territorio, la Rimini della Pentapoli e quella Comunale, la grande stagione del Trecento fino al Quattrocento malatestiano.
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