I Musei Civici su Wikipedia con il progetto “Glam – wiki”

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Il patrimonio culturale, artistico e archeologico verrà digitalizzato e pubblicato sulle piattaforme multimediali dell’enciclopedia libera in vista delle celebrazioni per il 150°

MODENA – Maggiori opportunità di visibilità e condivisione del patrimonio culturale grazie a internet: è l’obiettivo dello “sbarco” dei Musei Civici di Modena su Wikipedia, l’enciclopedia libera online. Infatti, anche su questa piattaforma si potrà fruire e disporre di parte del patrimonio dei Musei, attraverso lo sviluppo di un nuovo progetto in collaborazione con Wikimedia Italia, parte delle attività denominate “Glam – wiki”, dove l’acronimo Glam sta per Galleries, Libraries, Archives and Museum (gallerie, biblioteche, archivi e musei). Lo stabilisce la delibera di giunta, approvata nei giorni scorsi, presentata dall’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, con un’iniziativa che si inserisce nel contesto del 150° anniversario dalla fondazione dei Musei civici in programma nel 2021.

Per prepararsi alla ricorrenza, i Musei di Modena puntano prima di tutto su una nuova modalità di comunicare e comunicarsi. Hanno quindi avviato, già prima dell’emergenza Coronavirus, un percorso partecipato interno volto a rafforzarne l’identità, potenziando la dimensione digitale e la presenza web. Tra le attività avviate c’è, appunto, la collaborazione con Wikimedia Italia, che risponde all’obiettivo di comunicare contenuti ad accesso aperto a nuovi target.

“Accessibilità e partecipazione – ricorda l’assessore Bortolamasi – sono le parole chiave sulla quali i nostri Musei hanno costruito il progetto, condividendo con Wikimedia Italia la riflessione che ‘la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande’, come ha scritto il filosofo tedesco Hans-Georg Gadamer”.

I Musei ospiteranno dunque un operatore “Wikipediano in residenza”, che già a partire da questo mese di maggio formerà il personale dei Musei e lo aiuterà a valorizzare online il patrimonio, attraverso incontri di formazione pratica e teorica (che almeno nella prima parte si svolgeranno online e saranno accessibili anche ai rappresentanti di altre istituzioni ed enti culturali del territorio), ma anche con eventi aperti, come “wikigite fotografiche” o maratone di scrittura su Wikipedia. Il percorso si concluderà l’anno prossimo con una presentazione pubblica dei risultati, nel quadro delle iniziative per il 150° dei Musei civici.

“Siamo entusiasti – afferma Maurizio Codogno, portavoce di Wikimedia Italia – per l’avvio della collaborazione con i Musei civici di Modena, che nasce in un momento difficile per le istituzioni culturali come per tutto il Paese. In questo tempo in cui l’accesso fisico ai musei non è ancora possibile, la condivisione virtuale permette di mantenere un legame tra le istituzioni e i fruitori, e allo stesso tempo ampliare la platea potenziale. Speriamo che la lungimiranza dell’istituzione modenese faccia da avanguardia a una condivisione della cultura che porta valore a tutti”.