“Credo che la sfida delle città in questi anni – è il commento dell’assessore alla mobilità del Comune di Rimini – sia quella di garantire il diritto a tutti ad accedere ad un sistema di trasporti sostenibili ed efficienti, dato da un mix di soluzioni che partono dalla centralità del trasporto pubblico locale e si completano poi con infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile (sistemi di bike sharing, noleggi, velostazioni/depositi). Un quadro in cui si inserisce anche l’implementazione dei servizi di micromobilità elettrica come i monopattini, che si sono affacciati recentemente nelle nostre realtà urbane con risultati sorprendenti soprattutto nelle realtà turistiche come la nostra.
Per Rimini – ha proseguito l’assessore Frisoni – tutto questo vuol dire promuovere l’integrazione tra i servizi ferroviari, i servizi di trasporto pubblico locale, a partire dal Metromare, e i sistemi di sharing di monopattini e biciclette. Stiamo già lavorando ad una progettualità che faccia tesoro delle sperimentazioni attuate e di quelle in corso sui servizi in sharing e possa attrezzare la città stabilmente per i prossimi anni con servizi integrati di mobilità di ultimo miglio (bici, bici elettriche, monopattini) per accompagnare anche le trasformazioni in corso nella città e sui lungomari. Al tempo stesso occorre potenziare la possibilità di trasporto delle proprie biciclette o dei propri monopattini sui mezzi pubblici.
Ricordo che i nuovi mezzi in arrivo per il Metromare saranno i primi ad essere attrezzati per il trasporto bici al seguito, mentre stiamo lavorando con Start Romagna per rivedere alcuni aspetti del regolamento di esercizio per accompagnare meglio l’intermodalità tpl-bici / tpl-monopattini; sul fronte ferroviario i nuovi treni del servizio ferroviario regionale hanno già prestato attenzione a queste nuove esigenze e stiamo lavorando con la nuova società di gestione del servizio ferroviario regionale (Trenitalia TPER – TT) per introdurre nuove forme di integrazione tra il treno e la micromobilità elettrica. Siamo all’inizio di un percorso che inevitabilmente dovrà potenziarsi ulteriormente per rendere sempre più integrate le varie forme di mobilità sostenibile.”
Come si ricorderà il Comune di Rimini diede il via alla sperimentazione della micromobilità elettrica subito dopo l’entrata in vigore del decreto ministeriale, approvando il 31 luglio scorso le disposizioni necessarie a far sì che questa nuova modalità di mobilità sostenibile potesse partire – tra le prime in Italia – sul territorio comunale grazie alla definizione delle modalità di utilizzo e di una serie di regole certe come la definizione di percorsi e delle regole comportamentali da tenere. Ora, con questa apertura che equipara i monopattini elettrici ai velocipedi nelle norme comportamentali sulla strada, alcune di queste disposizioni come la definizione dei tratti su cui era esclusivamente consentito circolare vengono cambiate e ampliate, mentre altre mantengono inalterata la loro validità così come i limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture del luglio scorso che ne definisce le caratteristiche costruttive quali la potenza del motore elettrico, la dotazione di segnalatore acustico, i dispositivi di segnalazione visiva notturna, la relativa marcatura CE prevista, ecc.. In particolare la velocità laddove “i dispositivi – dice la norma – in grado di sviluppare velocità superiori a 20 km/h, devono essere dotati di regolatore di velocità configurabile altresì in funzione di una velocità non superiore a 6 km/h per poter essere utilizzati su aree pedonali.”
A Rimini sono due le società che, aggiudicatrici del bando pubblico promosso dall’Amministrazione comunale, svolgono dall’agosto scorso, nel rispetto dell’ordinanza comunale specifica, il servizio di free-floating, con l’attivazione di una serie di regole di utilizzo fra le quali specie quelle relative alla sicurezza stradale, alla velocità, alle modalità consentite di sosta, ma soprattutto all’obbligo di coperture assicurative per l’espletamento del servizio stesso. Cosa che purtroppo al momento non è prevista per i mezzi privati. Regole che hanno funzionato e su cui comunque, essendo una novità questa ulteriore liberalizzazione, l’Amministrazione comunale manterrà alta la vigilanza per il rispetto, in primis, della velocità dei mezzi. Su questo l’amministrazione contiunerà a lavorare insieme ad Anci, in un confronto e dialogo anche con i Ministeri Competenti, per monitorare l’andamento delle nuove opportunità offerte.
La prima a partire è stata Bird l’8 agosto, mentre Lime ha debuttato una dozzina di giorni dopo ed è stato subito un successo. I primi numeri sono stati impressionanti. Ad oggi più di 114.000 sono stati i chilometri percorsi dai monopattini della società Lime, per una distanza media di viaggio di circa due chilometri ed una durata di circa 11.
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