LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Se si pensa al mondo greco la prima immagine che balza agli occhi è quella di un bianco totale, puro, assoluto. La classicità greca è sempre stata per noi europei il simbolo di un’ideale perfezione pienamente rappresentata da quel bianco appena appena ombreggiato dai riflessi della luce. Da diversi anni però, grazie agli studi degli archeologi Vinzenz Brinkmann e Ulrike Koch-Brinkmann che si sono serviti delle tecnologie più avanzate per rilevare tracce di colore in statue e bassorilievi, è diventato chiaro che, al contrario di questa immagine candida e consueta, l’immaginario greco era un tripudio di colore. Questo vuol dire che anche pepli e chitoni erano ben lontani dalla monocromia con cui li abbiamo sempre immaginati, ma erano colorati e ornati con disegni, dorature e sovrapposizioni che rendevano gli abiti stessi molto più complessi di quanto abbiamo sempre pensato. Seguendo i documenti emersi dalla ricerca dei Brinkmann, si può osservare da vicino come questo lavoro sia stato preciso e accurato, tanto che non si può più ignorare come questo cambio di prospettiva getti una luce completamente diversa sul mondo antico, costringendoci a riconsiderare la sua stessa essenza concettuale. Ripensare la grecità con occhio più realistico non vuol dire sminuirne il fascino, ma aprirsi piuttosto ad una visione ancora più ricca e più profonda di questo mondo lontano nel tempo e sempre tanto affascinante quanto misterioso.
Emilia Sonni, laureata in Storia Greca presso l’università di Firenze, ha lavorato in Germania come insegnante di lingua e cultura italiana per stranieri presso la Volkshochschule, l’Istituto Italiano di Cultura e la Ludwig Maximilian Universität di Monaco di Baviera. Ha studiato con la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli presso l’Alma Mater ed insegna Storia della Moda e del Costume presso l’Università Primo Levi di Bologna.
► In questa fase, per l’accesso del pubblico alla Sala Agnelli (con capienza ridotta a 36 posti) è richiesto il rispetto di alcune prescrizioni previste dai protocolli anti Covid. In particolare, sarà necessario: esibire il Green Pass, indossare la mascherina, sanificare le mani all’ingresso e sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea tramite termo scanner.
Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it
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