Attualità Emilia Romagna

HEAVY METAL: indagate 30 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti pericolosi

I risultati dell’attività d’indagine sono stati presentati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa

RIMINI – A conclusione delle indagini sono stati presentati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa i risultati di una attività d’indagine denominata HEAVY METAL, condotta dalla Polizia municipale di Rimini congiuntamente al Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza di Rimini sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Rimini, che ha visto indagate 30 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti pericolosi.

Un’operazione nata nel 2011, quando gli agenti del Reparto Mobile della Polizia Municipale, impegnati su punti di controllo in varie zone di Rimini, fermavano e controllavano svariati autocarri che trasportavano rifiuti ferrosi di vario genere. Da un iniziale interesse al rispetto della normativa sulla circolazione e il trasporto, si passava a valutare le ragioni del trasporto stesso e in particolare se i rifiuti trasportati fossero smaltiti in maniera corretta. Veniva così dato avvio a una indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Davide Ercolani e condotta congiuntamente al Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza di Rimini, che di lì a qualche tempo portava alla scoperta di numerosi (sette) siti abusivi di stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi nel territorio del Comune di Rimini.

L’attività di osservazione, vigilanza aerea, pedinamento, posizionamento GPS e controlli di polizia stradale, consentiva di documentare la movimentazione di ingenti quantitativi di rifiuti in patente violazione della normativa di settore, che impone precisi obblighi di tracciabilità e correttezza della gestione documentale, e nel dispregio delle elementari esigenze di tutela ambientale. Parte dei rifiuti provenivano anche dalla Repubblica di San Marino.

Successivamente emergeva una articolata rete di rapporti che collegava diversi soggetti, a diverso titolo partecipanti alla organizzazione che gestiva anche stoccaggio e smaltimento nella provincia di Forlì – Cesena, utilizzando stabilmente due imprese, di cui una costituita allo scopo.

Si è ora quindi giunti all’atto di conclusione delle indagini che vedono indagate 30 persone (metà italiani e metà di origine rumena). I reati vanno dalla violazione della normativa ambientale al falso. Per dieci di loro pende anche l’accusa di associazione per delinquere. L’indagine ha anche evidenziato che numerosi cittadini di origine rumena erano oggetto di sistematico sfruttamento da parte degli appartenenti alla organizzazione.

“Siamo all’atto di conclusione – ha detto il Comandante della Polizia municipale di Rimini Fabio Mazzotti, presente quest’oggi in conferenza stampa assieme al Commissario Carla Tavella, che ha coordinato le indagini e, per la Guardia di Finanza, al Capitano Carlo Salpano e al maresciallo Giuseppe Pulizzi – di un’indagine molto ampia su reati estremamente delicati e importanti come quelli che possono minare la salute dei cittadini. Un’indagine complessa di cui vorrei evidenziare la capacità dei nostri agenti che operano sul territorio di aver gli occhi ben aperti anche in occasione di attività che potrebbero essere considerate di routine, di sapersi porre delle domande e di avere la capacità di trovare delle risposte, anche quando richiedono un lungo e professionale lavoro d’indagine. A loro un grazie, così come al Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza di Rimini che ha saputo, come del resto le altre Forze di Polizia con cui quotidianamente operiamo, mettersi in sintonia e in rete nelle indagini che hanno portato a questi risultati.”

Di rilievo la collaborazione assicurata da Arpa (Agenzia Regionale per l’ambiente) che ha consentito la “caratterizzazione” dei rifiuti e l’apprezzare del grave rischio per l’incolumità pubblica che la loro movimentazione e stoccaggio comportava.

All’esito della operazione è conseguito la bonifica di tutte le aree interessate e il sequestro di 14 automezzi utilizzati dalla organizzazione.

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Redazione

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