L’Associazione “Noi per Loro” è nata a Parma nel 1984 per volontà di un gruppo di genitori i cui figli, colpiti da malattie tumorali ed ematologiche, erano curati nella Pediatria dell’Ospedale di Parma. Lo scopo dell’Associazione non è cambiato nel tempo: sempre a fianco dei bambini e delle loro famiglie, degli operatori sanitari, della struttura pubblica, con piccoli e grandi supporti, con piccole e grandi opere, per rendere migliore possibile la qualità della vita dei bambini ricoverati.
Per iniziativa dei genitori del piccolo Andrea Spadola, lo scorso anno ha preso vita il progetto per raccogliere fondi per poter istituire un assegno di ricerca biennale da assegnare a un laureato in discipline Medico-Scientifiche impegnato a tempo pieno nella ricerca nel campo dell’Oncologia Sperimentale. Un progetto importante che “Noi per Loro” e i genitori di Andrea vogliono far crescere e accompagnare nel futuro, sempre con l’obiettivo che per ogni bambino “Ogni sogno sia una speranza, ogni speranza una realtà, ogni realtà una gioia”.
La vincitrice dell’assegno di ricerca “Andrea Spadola”, la dott.ssa Graziana Digiacomo, è entrata a far parte, a giugno di quest’anno, del gruppo di ricerca, coordinato dal prof. Pier Giorgio Petronini, ordinario di Patologia Generale e Coordinatore dell’Unità di Oncologia Sperimentale del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Parma.
Da anni la ricerca dell’Unità di Oncologia Sperimentale è indirizzata allo studio preclinico in modelli in vitro e in vivo dell’efficacia di nuovi farmaci molecolari per una terapia sempre più mirata e personalizzata. La ricerca può essere considerata traslazionale in quanto i risultati ottenuti in laboratorio potranno essere trasferiti alla pratica clinica. In questo contesto è importante sottolineare la costante collaborazione con il gruppo di ricerca dell’Unità di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma coordinato dal dottor Marcello Tiseo.
Recenti risultati in tema di terapie biologiche orientate su bersagli molecolari innovativi indicano che le conoscenze biologiche possono avere applicazioni terapeutiche importanti. La disponibilità di nuovi farmaci a bersaglio molecolare ha portato infatti a crescenti progressi per il trattamento di tumori solidi quali il carcinoma polmonare e il carcinoma mammario e di leucemie e linfomi.
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