BOLOGNA – Tra i principali indicatori 2020:
Attraverso i numeri è possibile analizzare meglio i propri processi e impatti, attivare azioni di miglioramento e rendicontare in maniera trasparente i risultati raggiunti. Sono questi gli obiettivi del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Hera, in questi giorni pubblicato online (http://bs.gruppohera.it) e focalizzato sul 2020 appena trascorso.
Un documento rappresentativo dell’orizzonte valoriale all’interno del quale l’azienda opera e che mira a coniugare crescita industriale e sviluppo sostenibile, creando un equilibrio fra tre dimensioni rappresentate da altrettante parole chiave: pianeta, persone e prosperità.
Creare valore assieme alle comunità servite: 370 milioni di euro distribuiti sul territorio della provincia di Bologna
La crescita sostenibile del Gruppo coinvolge anche il tessuto economico e sociale dei territori serviti, alcuni numeri: il valore economico distribuito a lavoratori, azionisti, fornitori, pubblica amministrazione e comunità locale, che nel 2020 è stato di 2.118 milioni, di cui 740 a fornitori locali (il 65% del valore complessivo delle forniture). Di questi, 370 milioni sono stati distribuiti nella sola area della Città Metropolitana di Bologna, di cui 156 milioni ai fornitori locali, creando un indotto occupazionale di oltre 1.200 posti di lavoro; nell’ambito della stabilità del lavoro, nel 2020 i dipendenti a tempo indeterminato sono stati il 96,6%: nella provincia di Bologna i dipendenti sono oltre 2.650 e i nuovi assunti lo scorso anno sono stati 152.
Il margine operativo lordo (Mol) derivante dalle attività del Gruppo che rispondono alle priorità dell’Agenda globale, in particolare agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nel 2020 è salito a 420 milioni di euro, il 37% del complessivo (sarà il 50% nel 2024), suddiviso in tre ambiti: energia, ambiente, territorio (e impresa).
Energia: perseguire la neutralità di carbonio
Lavorare sull’energia per Hera significa anzitutto perseguire la neutralità di carbonio, con azioni che coinvolgono tanto il Gruppo quanto tutti gli attori che compongono la società, nell’interesse di un pianeta sempre più esposto ai cambiamenti climatici e le cui risorse naturali sono compromesse. Un esempio è l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra che Hera si è data, tra i più ambiziosi per un’azienda in Italia: il 37% in meno entro il 2030 rispetto al 2019, validato secondo i più rigorosi criteri scientifici dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi). Nel complesso, le azioni intraprese dal Gruppo vanno dalla promozione dell’efficienza energetica alla transizione energetica e rinnovabili. Per fare alcuni esempi, sono stati 7,8 milioni i metri cubi di biometano prodotti dalla trasformazione dei rifiuti organici della raccolta differenziata nell’impianto a S. Agata Bolognese (Bo), il 20% in più rispetto al 2019. Per quanto riguarda il coinvolgimento dei clienti, anche nel 2020 la multiutility ha acquistato energia elettrica da fonte rinnovabile in quantità tale da coprire integralmente i consumi di tutte le famiglie a mercato libero. Nel bolognese sono già il 27% le adesioni a offerte che includono servizi di efficienza energetica, pari a 161 mila clienti, mentre il 21% dei clienti a mercato libero ha aderito ad offerte che prevedono l’utilizzo di energia elettrica rinnovabile e gas con compensazione delle emissioni di CO2, che non impattano quindi sul cambiamento climatico. Sono inoltre 44 mila le tonnellate di CO2 evitate grazie a 113 interventi di efficienza energetica portati avanti da Hera dal 2007 a oggi nell’area della Città metropolitana, sia al proprio interno che al servizio di altri clienti. Tra questi ultimi, si segnalano gli interventi effettuati per Ducati, Coprob (Cooperativa produttori bieticoli) e Bedeschi salumi, che complessivamente permettono di evitare ogni anno l’emissione di circa 4.600 tonnellate di anidride carbonica e il consumo di 1.800 tonnellate equivalenti di petrolio.
Ambiente: rigenerare le risorse e chiudere il cerchio
Non meno sfidante la questione dell’ambiente, un fronte sul quale Hera opera per rigenerare le risorse naturali e chiudere il cerchio per promuovere un loro più efficace utilizzo.
In Italia, tra i capoluoghi di provincia con più di 300 mila abitanti, Bologna risulta la seconda migliore città per raccolta differenziata pro capite (fonte Legambiente, Ecosistema urbano 2020, dati 2019) con 314 kg.
Nella provincia di Bologna, in cui Hera serve oltre 918.000 cittadini, nel 2020 con le principali raccolte differenziate i servizi ambientali della multiutility hanno raccolto pro capite circa 70 kg di carta e cartone, 66 di rifiuto organico, 42 di scarti verdi, 40 kg di vetro, 30 di contenitori in plastica, 26 di rifiuti in legno e, grazie ai progetti Farmaco Amico e Cambia il Finale, sono stati immessi nel ciclo del riuso 256 mila euro di farmaci non scaduti e 111 tonnellate di ingombranti in buono stato.
Per quanto riguarda l’acqua, per allungare la vita di ogni goccia e contrastare le situazioni di scarsità idrica, Hera da tempo promuove il riutilizzo delle acque in uscita dai depuratori. In proposito si ricorda l’accordo con Regione Emilia-Romagna, Arpae, Atersir e Consorzio Bonifica Renana, per il recupero delle acque in uscita dall’impianto di depurazione di Bologna, che conta un bacino complessivo di quasi un milione di persone, a beneficio dei canali cittadini Navile e Savena Abbandonato, garantendone la portata anche nei periodi siccitosi. In generale, il solo depuratore bolognese è in grado di recuperare 7,5 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno, circa i consumi di una cittadina di 180 mila abitanti.
Considerando che non c’è risorsa più preziosa dell’acqua, grazie alla dotazione impiantistica all’avanguardia di cui il Gruppo Hera dispone sul territorio, l’Emilia-Romagna è tra le poche regioni italiane in regola con le normative sulla depurazione dell’acqua e sul territorio servito da Hera nel bolognese il servizio di depurazione già copre il 100% dei nuclei urbani con popolazione superiore ai 2.000 abitanti.
Territorio (e imprese): abilitare la resilienza e innovare
Hera opera sul territorio per abilitare la resilienza e innovare, in una logica di adattamento volta a garantire, tra le altre cose, la continuità dei servizi e la disponibilità delle risorse, attraverso l’infrastrutturazione delle aree servite con impianti intelligenti e reti sensibili e puntando sulla digitalizzazione per ridurre l’impronta ambientale di tante attività. In questo senso, nel 2020 è proseguito il percorso per rendere sempre più digitali anche i clienti e quasi il 34% in provincia di Bologna riceve la bolletta elettronica. Per la prevenzione del rischio siccità, si è conclusa l’analisi sulle rotture delle condotte idriche, che ha permesso di approfondire lo sviluppo di algoritmi predittivi per orientare con sempre maggiore efficacia la ricerca delle perdite e i rinnovi della rete, mentre per quanto riguarda il servizio gas, nel bolognese i nuovi contatori elettronici installati sono già il 69% del totale.
Sul tema inclusione sociale, è sempre alta l’attenzione di Hera nei confronti di chi ha più bisogno: nel 2020 sono state 18 mila le famiglie del bolognese aiutate con la rateizzazione delle bollette, per un valore complessivo di 20 milioni di euro. Il Gruppo è da sempre attento anche alla promozione dell’educazione ambientale e nel 2020 ha coinvolto 93 mila studenti, di cui circa 21.500 nel bolognese, in attività gratuite riconvertite anche in forma digitale per poter essere fruite in modalità dad.
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