Grande successo per l’esito del laboratorio teatrale realizzato con otto detenuti condotto da Franca Tragni e da Carlo Ferrari

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PARMAPARMA – Tito Andronico. La tragedia delle tragedie al penitenziario. Anche quest’anno presso l’Istituto Penitenziario di Parma, è stato presentato l’esito del laboratorio teatrale, condotto da Carlo Ferrari e Franca Tragni, di Progetti&Teatro, con un gruppo di detenuti del reparto Alta Sicurezza 3 che hanno avuto l’opportunità di seguire il progetto teatrale sostenuto ormai da quattordici anni dal Comune di Parma Assessorato al Welfare. “Questa esperienza rientra nelle azioni che abbiamo messo in atto per portare ad un miglioramento della qualità della vita dei detenuti. Il teatro è uno strumento per restituire un senso di normalità anche a una situazione estrema quale può essere la vita carceraria” – ha commentato l’assessore Laura Rossi.

Lo spettacolo, replicato due volte per gli esterni, ha avuto un’anteprima per i soli detenuti che hanno potuto con entusiasmo e calorosa partecipazione apprezzare il lavoro svolto dai loro compagni. Lo spettacolo, Tito Andronico di William Shakespeare, portato in scena dagli otto detenuti coinvolti nel laboratorio teatrale, è frutto di un intenso lavoro laboratoriale sottolineato da un costante ricerca sulla verità, sulle emozioni, sulle intenzioni e sulle molteplici possibilità esplorative del grottesco e dei tempi comici. Il testo shakespeariano scelto, crudo, cinico e violento, dopo un’attenta analisi cinematografica, è stato oggetto di discussioni e di riflessioni insieme ai detenuti-attori. Il laboratorio è iniziato con un lavoro individuale sui personaggi, sulle relazioni, per poi andare a coinvolgere l’intero gruppo nell’utilizzo dello spazio scenico e nella gestione della sensibilità dello stare sul palco.

Un lavoro coinvolgente, ricercato e curato nei minimi dettagli, grazie ormai all’impegno e alla professionalità dei partecipanti, alcuni dei quali da anni seguono in maniera costante l’attività teatrale.