RICCIONE (RN) – La prima edizione della Festa della libertà di Riccione è stata soprattutto partecipazione. Partecipazione agli eventi, che hanno avuto un grande successo in termini di pubblico. Partecipazione alle formazione delle idee, all’approfondimento dei pensieri.
“Riccione in questi giorni è stata splendida: una città viva, appassionata e divertente. Una comunità autentica e allargata, di cui sentono di far parte pienamente anche gli ospiti: è la loro casa e insieme a noi vogliono prendersene cura”, osserva la sindaca di Riccione Daniela Angelini. “Dagli operatori mi stanno arrivando tantissimi riscontri molto positivi. La Festa della libertà viene riconosciuta come un evento portatore di valori e contenuti e non come intrattenimento fine a se stesso. Tutela dell’ambiente, cultura e libertà sono le fondamenta di una città che guarda al futuro con un profondo senso di appartenenza”. La sindaca sostiene poi che “il ponte del 25 aprile lo mandiamo in archivio con un ottimo risultato in termini turistici: Riccione in questi giorni è stata piena anche grazie ai tantissimi eventi sportivi e congressi offerti dalla città. Ora ci diamo appuntamento al Picnic del primo maggio, altro importantissimo ponte, sperando che il meteo continui a essere migliore a quello delle previsioni”.
Sono state quattro giornate di parole e musica, pensieri e divertimento, memoria e visioni di futuro. Quattro giorni di piazze, parchi e teatri pieni con protagonisti di livello assoluto come Vinicio Capossela, Alessandro Bergonzoni e Carlo Greppi ma anche i ragazzi delle scuole, gli artisti e gli intellettuali del territorio. Diverse migliaia i partecipanti.
“Come il vento di primavera non si ingabbia nella rete”. La vicesindaca e assessora alla Cultura Sandra Villa cita Staffette in bicicletta di Vinicio Capossela: “Questa è la libertà, azione e responsabilità: la consapevolezza è la nostra urgenza. La Festa della libertà ha un filo conduttore chiaro: la necessità del pensiero critico. Dall’ambiente, al libro, alla Liberazione: l’autodeterminazione nasce dalla consapevolezza, la nostra libertà è nata dall’azione”.
L’ironia amara e le promesse di Alessandro Bergonzoni, la magia di una grande sfera a rappresentare la Terra sul cielo di Riccione, la forza delle parole dei libri travasate nelle canzoni di Vinicio Capossela, l’energia viva della Liberazione nelle riflessioni di Carlo Greppi, le immagini dell’Italia libera con la poster art sui muri della città, le canzoni contro la guerra del Musicantiere e il silenzioso urlo dell’umanità in Memorìa del Tassello Mancante. La Festa della libertà di Riccione lascia un album di immagini che testimoniano la partecipazione agli eventi sì, ma che sono soprattutto spunti, finestre sul futuro. “Sono stati giorni importanti, pieni di idee, riflessioni, potenza da tradurre in azioni concrete senza demandare ad altri una responsabilità che è in capo ad ognuno di noi”, sottolinea l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli.