Con lui anche Tommaso Ghidini dell’European Space Agency e Claudio Sollazzo dell’Agenzia Spaziale Italiana
La mattinata è stata aperta dalla Pro Rettrice alla Didattica e servizi agli studenti Sara Rainieri e da Annamaria Cucinotta, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura; il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei ha invece introdotto l’intervento di Paolo Nespoli.
Un paio d’ore nello spazio, dunque, con chi sullo spazio lavora e con chi ci è andato davvero, e più di una volta: Paolo Nespoli è infatti praticamente appena tornato (a metà dicembre) dalla sua terza missione, VITA (Vitality, Innovation, Technology, Ability), sulla Stazione Spaziale Internazionale. E proprio di VITA, che l’ha portato per 139 giorni nello spazio, “AstroPaolo” ha parlato al pubblico, spiegando tra l’altro come si vive in ambiente di microgravità e quali esperimenti biomedici e tecnologici vengono condotti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Su VITA si è soffermato anche Claudio Sollazzo, che ne è stato Mission Manager, mentre Tommaso Ghidini, che dall’Università di Parma (dove si è laureato brillantemente in Ingegneria Meccanica nel 2000) è arrivato a guidare la Divisione Strutture, Meccanismi e Materiali della European Space Agency – ESA, ha illustrato il lavoro svolto dall’ESA e dalla “sua” divisione, responsabile della qualifica al volo spaziale di tutti i materiali e delle tecnologie di produzione impiegati sull’intera gamma dei programmi spaziali ESA.
Paolo Nespoli ha all’attivo più di seimila ore trascorse nello spazio e ben tre missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, uno straordinario “laboratorio” di ricerca scientifica in orbita bassa attorno alla Terra, a 400 km di quota: la prima, Esperia, dal 23 ottobre al 7 novembre 2007; la seconda, MagISStra, dal 15 dicembre 2010 al 24 maggio 2011; la terza, VITA, dal 28 luglio al 14 dicembre 2017. Nel corso delle tre missioni Nespoli ha avuto ruoli chiave nell’installazione di importanti elementi strutturali per la Stazione Spaziale Internazionale, ha portato a termine una serie di significativi esperimenti europei nel campo della biologia e della fisiologia umana e ha effettuato attività educative.
Paolo Nespoli è intervenuto in Ateneo grazie alla collaborazione del fumettista di Parma Leo Ortolani con ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e ESA (European Space Agency), dalla quale è nato il volume a fumetti C’è Spazio per Tutti (Panini comics 2017) dedicato alla vita sulla Stazione Spaziale Internazionale e alla storia dell’uomo nello spazio. C’è Spazio per Tutti, che ha per protagonista Rat-Man, il topo-supereroe creato da Leo Ortolani, è stato portato nello spazio proprio da Paolo Nespoli, che l’ha mostrato in un video dalla Stazione spaziale Internazionale. È stato il primo fumetto a raggiungere lo spazio.
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