FORLÌ-CESENA – RIMINI – Si è svolta online la conferenza stampa di presentazione della situazione degli ammortizzatori sociali in provincia di Rimini, organizzata dalla Camera di commercio della Romagna, con la partecipazione qualificata della direttrice della sede provinciale INPS, per un’analisi dell’impatto socio-economico dell’emergenza Covid-19, nella provincia di Rimini e degli interventi per la ripartenza, lo sviluppo e la coesione sociale.
Ha aperto l’incontro Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio, che ha illustrato lo scenario economico.
A seguire, Danila Casanova, Direttrice della sede provinciale dell’INPS, ha presentato il quadro degli ammortizzatori sociali a sostegno dei lavoratori
Secondo lo scenario elaborato da Prometeia a gennaio, nel 2020 per la provincia Rimini il calo del valore aggiunto (a valori reali) dovrebbe attestarsi attorno al 9,8%, (-9,2% Emilia-Romagna, -9,1%, Italia). Tutti i principali macrosettori hanno subito forti cali: Industria (-10,9%), Costruzioni (-5,4%), Servizi (-10,4%).
Se la realizzazione del Piano vaccinale proseguirà positivamente, così come il contrasto alle varianti e la progettazione per la ripresa legata ai fondi del Next generation EU, nel 2021 si prevede un rimbalzo positivo del valore aggiunto del 5,1% a fronte di un +5,0% per la Romagna Forlì-Cesena e Rimini, +5,4% a livello regionale e +4,9% a livello nazionale.
Tutte le stime confermano che per ritornare ai livelli pre pandemia, ci vorrà tempo. La crisi causata dal Covid-19 lascerà segni profondi, in modo particolare su donne, giovani e lavoratori meno qualificati e, in particolare, nei settori che lavorano con l’interazione personale, come il turismo. In questo scenario, il sostegno e la valorizzazione del capitale umano sono assolutamente strategici ed è particolarmente importante supportare il nostro Sistema territoriale e le Persone in un percorso di innovazione e sviluppo di specializzazioni e competenze distintive. Si tratta di un tema rispetto al quale la Camera di commercio della Romagna attua in un’ottica di lungo periodo una Linea prioritaria di azioni volta a sviluppare, promuovere e sostenere l’orientamento al lavoro, il placement e la certificazione delle competenze.
“Da oltre un anno, stiamo attraversando una fase particolarmente dura; la pandemia ci sta facendo affrontare una crisi complessa e difficile, come non si era mai vista. Mi sento anche di dire, però, che abbiamo davanti a noi uno scenario caratterizzato da alcuni elementi positivi, come il “Piano vaccinazioni” e le risorse eccezionali del “Next Generation EU” o “Recovery Fund”. Aggiungo che a livello locale si sta già attuando una rigenerazione del profilo competitivo e attrattivo del territorio attraverso investimenti strategici in Cultura e Università – ha dichiarato Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. L’incontro di oggi, con la preziosa collaborazione della Sede Provinciale dell’INPS, ci consente di inviare un messaggio articolato ai lavoratori del nostro territorio, per fargli sentire che non sono soli. Stiamo lavorando insieme ai principali attori istituzionali per migliorare il sostegno al quale hanno diritto e per lo sviluppo di quelle competenze che daranno loro nuove opportunità. Immediatamente, da inizio pandemia, la Camera ha messo in campo risorse ed energie per lenire i disagi e per sostenere lo sviluppo e ha attivato contemporaneamente azioni e risorse straordinarie, rapportandosi con le Istituzioni di livello locale, regionale e nazionale, in modo da sostenere al massimo il nostro Territorio. Fra i temi particolarmente critici, oggetto di nostre iniziative specifiche, segnalo il nostro impegno sul tema del credito e della liquidità per le imprese, su quello dei ristori per le imprese e sul tema degli ammortizzatori sociali a sostegno dei lavoratori. Nei prossimi mesi ci aspettano ulteriori questioni importanti, che vanno dalle iniziative per la fase dell’emergenza, a quelle di medio e lungo termine per facilitare l’avvio della ripresa e i reinserimenti lavorativi. Nel brevissimo periodo non possiamo fare a meno delle ‘politiche passive’, che saranno mirate soprattutto ad attenuare l’onda anomala causata dallo sblocco dei licenziamenti. Nel medio periodo, però, queste iniziative andranno raccordate con ulteriori azioni di ‘tipo attivo’, con corsi di formazione mirati alla riqualificazione ed alla ricollocazione. Aggiungo che occorre moltiplicare le iniziative di orientamento scolastico e professionale e che occorre aggiornare la programmazione dell’offerta di istruzione, formazione e università, tarandola meglio sui trend delle richieste del sistema imprenditoriale. Tutto ciò per promuovere al meglio il capitale umano, e per dare risposte concrete e rapide, sia alle forze di lavoro attuali, sia, soprattutto, ai ‘giovani’ per i quali dobbiamo predisporre buone opportunità, ‘doveri’, ma anche ‘diritti’, sui quali possano contare per costruire un futuro migliore per loro e per l’intero Paese. Per questo, anche la consueta presentazione del Rapporto sull’economia, che quest’anno si svolgerà con un evento online il prossimo 22 marzo, i giovani saranno al centro della riflessione per la ripresa e lo sviluppo del Sistema Romagna”.
“Le misure restrittive introdotte nel 2020, per ostacolare la diffusione del COVID-19, hanno avuto un forte impatto sulle attività economiche. Per fronteggiare la situazione di crisi sono state messe in atto misure a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie, con un impegno straordinario dell’INPS nazionale e di tutte le direzioni territoriali. Anche la direzione della provincia di Rimini, a partire dal mese di marzo 2020, è stata coinvolta in prima linea nella gestione di degli ammortizzatori sociali previsti dalle disposizioni governative, mettendo in campo tutte le azioni richieste a supporto della collettività, in sinergia con i diversi interlocutori istituzionali territoriali – dichiara Danila Casanova, Direttrice provinciale della INPS di Rimini –. Gli interventi sono stati mirati a consentire alle imprese un ampio ricorso alla Cig per gestire le sospensioni dell’attività produttiva a risarcire, con trasferimenti diretti le categorie interessate da riduzioni di reddito, attraverso l’introduzione dei bonus per i lavoratori autonomi, i lavoratori stagionali dei vari settori, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori dello spettacolo e lavoratori agricoli. Sono stati potenziati gli interventi per le famiglie in condizione di povertà, affiancando al Reddito di cittadinanza e alla Pensione di cittadinanza il Reddito di emergenza ed è stata allungata la durata della disoccupazione indennizzata, data l’accresciuta difficoltà al ricollocamento, tramite la proroga della Naspi. Per citare alcuni dati, nel 2020, le domande di cassa integrazione (ordinaria, in deroga e FIS) gestite sono state 23.990 ,con un incremento del 824% rispetto al dato del 2019 (2.596 domande). Le ore autorizzate sono passate da 1.404.699 del 2019 a 19.946.852 nel 2020, con un incremento del 1.320%. La Sede ha inoltre gestito 87.531 pagamenti diretti di Cassa integrazione, Fis e Deroga, con un incremento del 5.606% sul dato registrato nel 2019. Rilevante è anche il numero dei bonus COVID erogati alle diverse tipologie di lavoratori non protetti dalla normativa sulle integrazioni salariali (intervento che non esisteva nel 2019) che per la Sede di Rimini si attesta a 61.136. È rimasto invece quasi costante il dato relativo alle domande di Naspi, con una lieve flessione nel 2020,a livello provinciale, del 7% (27.073 domande nel 2020 contro le 29.107 nel 2019). Il dato è stato sicuramente influenzato dal blocco dei licenziamenti previsto dai diversi decreti che si sono susseguiti durante il periodo emergenziale. Nel contempo si è rilevato un aumento della durata delle prestazioni Naspi per effetto delle proroghe concesse per un massimo di quattro mesi. La pandemia ha invece determinato un aumento delle domande di congedo parentale che hanno registrato un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. In forte aumento sono state infine le domande di Reddito di cittadinanza gestite dalla Sede: 3.885 nuclei (+ 36% rispetto al 2019), per un totale di persone coinvolte pari a 8.482 (+31% rispetto al 2019), con un importo medio del sussidio di 460 euro contro i 436 euro del 2019. A tale sussidio si è aggiunto nel 2020 il Reddito di emergenza che, sul territorio della provincia di Rimini, ha consentito di fornire un supporto a 2.230 nuclei, per un totale di persone interessate pari a 4.746, con un importo medio superiore a 500 euro”.
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