Giotto coraggio di Paolo Casadio il 24 luglio la presentazione a Ferrara

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FERRARA – Ambientato negli anni della Repubblica di Salò, sulle sponde del lago di Garda, Giotto coraggio (Manni editore) di Paolo Casadio è un romanzo che affianca alla ricostruzione storica, la dinamica del tentativo di emancipazione femminile. Mercoledì 24 luglio alle 20.30 nel giardino del consorzio Factory Grisù, l’autore ravennate, intervistato da Riccarda Dalbuoni, presenterà la sua ultima opera, i cui protagonisti pur subendo l’occupazione nazista, riescono a crearsi uno spazio di libertà e resistenza.

La lingua vivida del romanzo mette insieme dialetti regionali, influenze straniere, idiomi locali ed espressioni gergali, simulando quello che potrebbe essere stato l’incontro di culture in quella parte di Italia negli anni Quaranta.

Protagonista della storia è Giotto, un bambino orfano che viene accolto da una giovane donna medico, Andrea Zanardelli, che dovrà spesso scontrarsi con i pregiudizi di chi pensa che il medico sia una professione maschile e che una donna debba per forza avere un marito.

“Giotto Coraggio – anticipa l’autore – ovvero come, raccontando dell’affetto che lega un orfano romagnolo a una giovane dottoressa gardesana, racconto quel che successe sul Garda dal settembre ’43 all’aprile ’45. Tanta ricerca storica per ricostruire il periodo senza inventare quasi nulla: quel che narro è reale o comunque accaduto. Un romanzo dove lingue e dialetti si intrecciano, e dove la Resistenza si arricchisce di resistenze minori a volte insospettabili, ma non per questo meno importanti”.

Il Grisù 451 Summer reading termina il 31 luglio, sempre alle 20.30, con la presentazione del romanzo Quella cosa pericolosa chiamata amore di Corrado Antani ed Ettore Mascetti (Golem edizioni), intervistati da Paolo Panzacchi.

Sinossi di Giotto coraggio di Paolo Casadio

Giotto, orfano di 10 anni originario della Romagna, e Andrea, giovane dottoressa, si sono scelti e, nel caos anche legislativo della guerra, Andrea riesce a portare il bambino con sé e di fatto ad adottarlo.
Rientrati sul Lago di Garda, dove vivono i genitori della donna, Andrea e Giotto trovano la casa di famiglia requisita, e devono vincere le diffidenze del paese e dei parenti verso una genitorialità non canonica. Attorno nasce la Repubblica di Salò, e l’occupazione nazifascista si insinua in ogni aspetto della quotidianità.

Dichiarata zona ospedaliera, la riviera è in apparenza tranquilla, ma la Resistenza è attiva, e Andrea utilizza la propria posizione professionale per aiutare i partigiani, raccogliendo informazioni riservate mentre lavora presso un ospedale militare tedesco e come medico aziendale per un’officina aeronautica.

Un romanzo appassionante in cui alla tragicità della guerra fa da contraltare la simpatia esuberante di Giotto e l’amore tra una madre e un figlio, una storia avvincente sulla Seconda Guerra Mondiale e la lotta partigiana di una giovane donna.