Giorno della Memoria: Vivere ancora. Voci dal filo spinato del Teatro dell’Orsa a Sala Baganza (PR)

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«La Shoah raccontata dal cuore pensante di uomini e donne»: l’intenso spettacolo sarà in scena alla Rocca Sanvitale. Ingresso libero e gratuito

SALA BAGANZA (PR) -«Cosa facevate voi bambini ad Auschwitz, giocavate?» «Giocare? Avevamo sete. E paura di morire. Ecco tutto, tutto quel che è stato»: Monica Morini e Bernardino Bonzani del Teatro dell’Orsa citano un frammento di Vivere ancora. Voci dal filo spinato, spettacolo che in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2025 sarà in scena domenica 26 gennaio alle ore 18 nei suggestivi spazi della Rocca Sanvitale di Sala Baganza, in provincia di Parma.

«Gli scritti di Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento, ci hanno ispirato nel lavoro di ricerca. Con la Segre condividiamo l’urgenza della memoria in un tempo che cancella tracce del passato e rimuove la pari dignità di ogni essere umano. Le sue parole ci spingono verso la memoria viva del nostro tempo. La Segre ha affermato: “Porterò avanti finché avrò forza e voce il mio ruolo in un mondo in cui, purtroppo, si riaffacciano quegli orrori di cui io son stata testimone. Perché non diventino solo cenere nel vento di Auschwitz tutte le persone che non hanno avuto la tomba: in un tempo crudele come questo, quando il mare si chiude su decine di migliaia di esseri umani che rimangono senza nome”. Il teatro è un rito antico che ci guarda negli occhi, ci interroga, ci chiama a vivere responsabilmente il presente, sapendo da dove veniamo: ricordare non basta, fra cinquant’anni faremo sulle sponde del Mediterraneo i nuovi Viaggi della Memoria».

Lo spettacolo, intessuto delle testimonianze di Etty Hillesum, Ruth Kluger, Primo Levi, Elisa Springer, Peter Weiss e Elie Wiesel è scritto, diretto e interpretato da Bernardino Bonzani e Monica Morini, accompagnati al pianoforte da Gaetano Nenna: «Vivere ancora. Voci dal filo spinato è un racconto a due voci che si rafforza con intensi momenti musicali dal vivo» spiegano gli autori «Le foto d’epoca amplificano visivamente la narrazione, traducono le parole in immagini, in un’eco che è anche fisica. Un percorso nella memoria, dai quaderni, dai diari, dalle tracce degli scritti, di donne e uomini sopravvissuti o meno all’inferno dei campi di concentramento. Sono parole e tormenti, sono domande».

Vivere ancora. Voci dal filo spinato si avvale della collaborazione artistica e vocale di Antonella Talamonti e della collaborazione alla drammaturgia di Annamaria Gozzi.

La Rocca San Vitale si trova in Piazza Antonio Gramsci a Sala Baganza (PR).

Contatti: 0521 331346, biblioteca@comune.sala-baganza.pr.it.

In occasione del Giorno della Memoria, lo spettacolo sarà anche presentato martedì 28 gennaio alle ore 10 alla Montagnola di Campogalliano (MO) con e per le scuole del territorio.

Info sulla Compagnia: http://www.teatrodellorsa.com/.