La Biblioteca Malatestiana espone sette codici ebraici e le carte della famiglia Saralvo, deportata ad Auschwitz
CESENA – Proiezioni, incontri, cerimonie commemorative, esposizioni: sono numerose le iniziative programmate a Cesena in occasione del Giorno della Memoria, che ricorre sabato 27 gennaio, anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz.
26 gennaio
Il primo appuntamento per venerdì 26 gennaio alle 10.00 all’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana con la presentazione, a cura dell’associazione Polonia, del libro “Il volontario di Auschwitz. Una storia vera” di Witold Pilecki.
Pilecki era un militare dell’Armata polacca e un membro attivo della resistenza al nazismo. Nel settembre 1940, con il permesso dei suoi superiori, si fa arrestare dalla Gestapo e per tre anni rimane prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz. La sua missione era quella di raccogliere informazioni e organizzare una rete clandestina pronta a ribellarsi e a prendere il controllo al momento giusto. Ma sin dall’arrivo, Pilecki si rese conto che qualsiasi idea i cittadini liberi si fossero fatti di quel luogo, era drammaticamente ingenua: oltre il cancello con la scritta “Arbeit macht frei” . ogni regola del vivere civile è calpestata e sovvertita e l’arbitrarietà assoluta è l’unica legge applicata, in diversi gradi di crudeltà. Nonostante ciò, Pilecki riuscì a tessere la sua rete clandestina, in attesa del segnale di rivolta, che però non arrivò mai. Dopo tre anni, e dopo aver visto sparire molti dei suoi amici, Pilecki decise di fuggire, per continuare la resistenza da fuori e consegnò ai suoi superiori un rapporto ai superiori di quello che aveva visto. Ma fino al crollo dell’Unione Sovietica le informazioni riguardanti l’attività di Pilecki sono state censurate.
All’incontro, rivolto in particolare alle scuole, ma aperto a tutti, parteciperanno il pronipote dell’autore Krzysztof Kasior e lo storico Marco Patricelli (che a questa vicenda ha dedicato il libro “Il Volontario”). Interverranno l’Assessore alla Cultura Christian Castorri, la Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì – Cesena Ines Briganti, la presidente dell’Associazione Polonia di Cesena Bernardeta Grochowska, la Presidente della Fundacja Gdzie Malgorzata Kupiszewska, la Presidente del l’Associazione “Via dell’Ambra” di Savignano sul Panaro Dorota Wisniewska.
27 gennaio
Il momento culminate delle celebrazioni per il Giorno della Memoria è fissato per la mattinata di sabato 27 gennaio, alle ore 11, quando le autorità civili e militari di ritroveranno in piazza Bufalini per la cerimonia ufficiale in ricordo delle persecuzioni e dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. A seguire ci si sposterà nell’adiacente piazza Almerici per deporre una corona d’alloro sulla lapide del Palazzo del Ridotto dedicata ai concittadini ebrei deportati tra il 1943 e il 1944. Questi i loro nomi: Bernard Brumer, Elena Brumer-Rosenbau, Anna Forti, Elda Forti, Lina Forti, Lucia Forti, Diana Iacchia, Dina Iacchia, Amalia Saralvo Levi, Giorgio Saralvo, Mario Saralvo.
Alla cerimonia parteciperanno gli alunni della scuola primaria “Bruno Munari” con letture e azioni sceniche, mentre .il gruppo musicale dei Siman Tov eseguirà brani di musica klezmer.
Nella stessa mattina (a partire dalle ore 10) al cinema San Biagio, alcune classi delle scuole secondarie di secondo grado assisteranno alla proiezione di “La signora dello zoo di Varsavia” di Niki Caro.
Il film ripercorre la vicenda di Antonina Żabińska e suo marito Jan, direttore dello zoo di Varsavia, che con la copertura dell’attività nello zoo e della fiducia accordata loro dai nazisti, riuscirono a salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni.
Alle 17.00, alla Biblioteca Malatestiana andrà in scena lo spettacolo “Musica e parole per non dimenticare”, con Gianfranco Gori in veste di regista e voce recitante.
Ad esibirsi saranno il Quartetto d’Archi Metamorphosen del Conservatorio Maderna, impegnato ad eseguire il Quartetto n.8 “Alle vittime del fascismo e della guerra” di D. Shostakovich e l’ Ensemble Conservat Junior del Conservatorio Maderna che eserguirà una rielaborazione dei canti popolari ebraici.
29 gennaio
Lunedì 29 gennaio alle 10.00 al cinema San Biagio sarà proiettato per le scuole medie il film “Storia di una ladra di libri” di Brian Percival.
Alle 20.45 al Teatro Verdi va in scena lo spettacolo “La forza del ricordo…in the name of love”. Sul palco saliranno 28 giovani “attori”, gli studenti delle classi terze della sede della scuola secondaria di primo grado “Via Pascoli”, diretti dalla loro professoressa Donatella Missirini (sceneggiatrice e regista dello spettacolo). Con lei ci saranno anche Letizia Ceccaroni, Giulia Iacuzzi, Marica Giordani e Moreno Orlandi, docenti della scuola che hanno “lasciato” la cattedra e si sono divertiti a fare gli attori insieme ai loro studenti. Il tema dello spettacolo è la vita a scuola tra amori, musica, bulli, figli di papà e immigrati, a cui si intreccia la Shoah drammaticamente subita dagli ebrei cesenati. I ragazzi recitano tra presente e passato, accompagnati dal vivo da una decina di loro compagni musicisti del Conservatorio con violini, chitarra, pianoforte, violoncello e flauto.
L’ingresso è gratuito.
In mostra i codici ebraici della Biblioteca Malatestiana e le carte della famiglia Saralvo
In occasione del Giorno della Memoria, saranno esposti nella sala Piana, fino al 4 febbraio, i sette codici ebraici che fanno parte della Biblioteca Malatestiana e un piccolo fondo di documenti – rimasti finora inediti – appartenuti alla famiglia cesenate di origine ebraica Saralvo.
I sette codici in mostra, databili tra l’inizio del XIII e la fine del XIV secolo, comprendono una Bibbia completa, singoli libri biblici, il primo libro del Canone di Avicenna, il commento di Averroè alla Logica di Aristotele, il terzo e il quarto libro del diritto talmudico, e le tavole astronomiche di Abraham bar Hiyyah.
Invece, le carte appartenute alla famiglia Saralvo furono rinvenute agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso durante lavori di ristrutturazione della casa da loro abitata, sita in Piazza del Popolo. La famiglia fu deportata e sterminata ad Auschwitz nel 1944.
I documenti esposti comprendono il contratto matrimoniale del 1914 con le firme autografe dei coniugi Mario Saralvo e Amalia Levi; due rotoli in pergamena contenenti rispettivamente il Libro di Ester e le Benedizioni prima delle feste; tre libri a stampa di preghiere (tra i quali uno contenente la Hagada di Pasqua); una Bibbia completa in ebraico e in aramaico stampata a Londra nel 1840.