FERRARA – Musica, danza, memoria. Le danze ebraiche hanno animato ieri mattina piazza Municipale grazie a Musijam, in occasione del Giorno della Memoria.
Un’iniziativa che fa entrare nel vivo delle celebrazioni ferraresi dedicate al 27 gennaio, che prevedono un ricco calendario di appuntamenti, tra cui l’atteso arrivo di Carla Neppi Sadun, ebrea di origini ferraresi che a 7 anni scampò dalla deportazione e che lunedì 29 gennaio per la prima volta torna in città per incontrare gli studenti (ore 10, Sala Estense). La sua storia sarà raccontata in prima visione su Rai Storia proprio oggi, alle 18:40.
Inoltre, martedì 30 gennaio la Scuola Primaria di San Martino alle 11.30 verrà intitolata a Bruno Farber, il più giovane deportato vittima dell’olocausto. Ferrarese di origine goriziana, fu ucciso ad Auschwitz quando aveva appena 3 mesi e mezzo. Partecipano il vicesindaco Nicola Lodi e il prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, con interventi del direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara Davide Guarneri, del dirigente scolastico Antonio Di Cerbo, del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e in rappresentanza della famiglia Farber Enrico Fink e Dennis Farber.
Ieri, in piazza del Municipio, nel frattempo si è tenuto ‘Le musiche… interrotte. Passi nella memoria’, concerto gratuito a cura dell’Ensemble dei docenti della scuola di musica ferrarese, composta da Elio Pugliese, Marco Vinicio Ferrazzi, Giovanni Pederzini, Diego Insalaco, Matteo Storti e Giampietro Beltrami, che hanno eseguito nella piazza cittadina brani della tradizione klezmer e balcanica. Alcune canzoni sono state accompagnate da un’esibizione corale di danze ebraiche e zigane curata dal Gruppo Danze Insieme, coordinato da Isabella Gallesini, e che ha visto anche il coinvolgimento di alcune classi delle scuole primarie (Poledrelli) e secondarie (Tasso).
Per tutta la giornata della Memoria è stato inoltre possibile visitare gratuitamente il MEIS, Museo dell’Ebraismo italiano e della Shoah di via Piangipane 81, che accoglie il percorso permanente “Ebrei, una storia italiana”, la mostra multimediale “1938: l’umanità negata” e l’esposizione temporanea “Ritorno a Ferrara. L’universo di Leo Contini Lampronti”.
CALENDARIO DEI PROSSIMI APPUNTAMENTI
Domenica 28 gennaio alle 16 in Biblioteca Comunale Giardino, ai piedi del Grattacielo, si parla di “Anne Frank e Etty Hillesum, la loro luce e l’infamia altrui”. La presentazione, a cura di Arianna Chendi, prevede testi a cura di Athos Tromboni, letture di Gianna Andrian, Ambretta Balboni, Susanna Benini e Grazia Pantaleo, con la partecipazione del soprano Miriam Chiaffoni, che intonerà i canti e le musiche della tradizione ebraica.
Lunedì 29 gennaio alle 10 in sala Estense, è atteso il momento dedicato agli studenti “Cinque Storie in cinque oggetti”. Per la prima volta a Ferrara, sarà presente Carla Neppi Sadun, ebrea ferrarese scampata da bambina alla deportazione. Partecipano Amedeo Spagnoletto (MEIS), Anna Quarzi (Istituto di storia contemporanea), Vittorio Bo (co-curatore della mostra Il Novecento degli ebrei italiani). L’incontro, riservato alle scuole, propone di condividere storie di vite attraverso gli oggetti, alcuni inaspettati, altri piccoli e quotidiani, altri ancora intrisi di ricordi sia tristi che gioiosi, portatori di eredità di famiglia o personali: dalla prima edizione di “16 ottobre 1943” di Giacomo Debenedetti appartenuta a Giacometta Limentani, alla tazza della colazione di Sylva Sabbadini, deportata e sopravvissuta ad Auschwitz, recentemente scomparsa; dalla canzone “Auschwitz” scritta sessant’anni fa da Francesco Guccini e da allora interpretata da decine di artisti alle pietre d’inciampo nella quotidianità del cammino.
Sempre il 29 gennaio alle 18 all’Istituto Comprensivo Statale Don Milani (via Pacinotti, 48) è il momento di “Una Lapide in via Vignatagliata”, in memoria di Alberta Levi Temin, Guido Fink, Franco Schönheit, Corrado De Benedetti e Cesare Finzi, tutti docenti e allievi della scuola di via Vignatagliata (1938 – 1943). I testi di Piero Stefani saranno letti da Magda Iazzetta, Fabio Mangolini e Stefano Ravaioli, insieme al coro Euphoné diretto da Silvia Marcolongo.
Martedì 30 gennaio verrà la Scuola Primaria di San Martino (via Polina 6) alle 11.30 verrà intitolata a Bruno Farber, il più giovane deportato di origine goriziana, nato a Ferrara e ucciso ad Auschwitz all’età di 3 mesi e 19 giorni. Partecipano il vicesindaco Nicola Lodi e il prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, con interventi del direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara Davide Guarneri, del dirigente scolastico Antonio Di Cerbo, del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e in rappresentanza della famiglia Farber Enrico Fink e Dennis Farber.
EVENTI NELLE BIBLIOTECHE DI FERRARA. Alla Biblioteca Comunale Ariostea il 29 gennaio alle 17 sarà presentato il libro curato da Alberto Cavaglion, con la partecipazione di Rav Luciano Meir Caro e Luca De Angelis, mentre il 31 gennaio alle 17 il libro di Antonio Leggiero. Al Centro Studi Bassaniani l’8 febbraio alle 16,30 è in programma la presentazione del libro “Sai che tornerò” di Mercedes Monmany, con la partecipazione di Barbara Domenichini.