Giorno del Ricordo, “Sì all’Europa per superare le divisioni”

52
La celebrazione religiosa al Tempio dei caduti presieduta da monsignor Giuliano Gazzetti

Il sindaco Muzzarelli alla cerimonia di piazzale Natale Bruni, in collaborazione con l’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia. Ricordata anche la figura di David Sassoli

MODENA – Celebrare il Giorno del Ricordo, dedicato al dramma delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, significa “riaffermare l’importanza dei principi di pace, uguaglianza e dignità delle persone”: diritti e valori alla base dell’Unione europea, che ci unisce tutti consentendo “di superare i confini e le visioni del passato”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli intervenendo alla cerimonia che si è svolta nella mattinata di ieri, mercoledì 9 febbraio, in piazzale Natale Bruni, con la deposizione di corona d’alloro e la benedizione del monumento di pietra carsica intitolato “Ai figli di Istria, di Fiume, di Dalmazia, italiani per stirpe lingua e cultura, martiri in foiba in mare in prigionia, esuli nel mondo per amor di patria”, e nel Tempio dei caduti, con la messa celebrata dal vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola monsignor Giuliano Gazzetti.

La cerimonia, a cui hanno partecipato anche il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi e le autorità civili e militari, è stata promossa dal Comune insieme all’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e fa parte del programma di appuntamenti in corso in questi giorni, curato dal “Comitato comunale per la storia e le memorie del Novecento”, dedicati appunto al Giorno del Ricordo che ricorre il 10 febbraio (per i dettagli delle celebrazioni: www.comune.modena.it). La solennità del Giorno del Ricordo è stata istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel Secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Intervenendo durante la cerimonia, Muzzarelli ha citato le parole di Papa Francesco: “Quando il pontefice dice che ‘la guerra è un antisenso della creazione, la guerra è sempre distruzione, mentre fare una famiglia e portare avanti la società vuol dire costruire’, riassume una vita di impegno per la pace e per i veri valori. Valori alla base di un’Europa che nacque proprio dopo i giorni drammatici della guerra, tra massacri e persecuzioni. È quindi importante coltivare quell’ideale alla base dell’attuale istituzione – ha concluso il sindaco – perché, come aveva spiegato il presidente Ue David Sassoli, un uomo di pace che ci ha lasciato troppo presto, l’Europa è apertura e deve essere un modello di democrazia, libertà e prosperità. Giornate come questa sono uno sprone per insegnare ai giovani che un mondo migliore è l’unico vero grande ideale che può riempire la vita e il futuro”.

Il programma di iniziative prosegue giovedì 10 con l’apertura straordinaria del campo di Fossoli a Carpi (informazioni: www.fondazionefossoli.org) e col seminario on line “La tragedia delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata tra verità storica e conservazione della memoria” con interventi di Chiara Sirk, presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Guido Rumici, storico e giornalista; Maria Luisa Molinari, storica e docente; Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli. Sempre a Carpi si può visitare la mostra “Profughi nel silenzio” dedicata alla vicenda del Villaggio San Marco che tra il 1954 e il 1970 ospitò i profughi giuliano-dalmati (ex Sinagoga di via Rovighi, aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 fino a giovedì 10 febbraio, ingresso gratuito senza prenotazione, a cura della Fondazione Fossoli e dell’Istituto storico).

Domenica 13 febbraio (ore 17.30, Santa Scolastica, chiostro di San Pietro a Modena) si svolge il concerto “Intrecci” dedicato al Giorno del Ricordo. Si esibiscono Roberto De Grandis (flauto), Antonio Carretta (tromba), Nazario La Piscopia (pianoforte) in un appuntamento a cura di Salotto culturale e Acli Arte e spettacolo.

Il programma prosegue con due appuntamenti dell’Istituto storico. Martedì 15 febbraio alle 21 (sala Giacomo Ulivi, in via Ciro Menotti 137 a Modena) “Il confine orientale e l’esodo giuliano-dalmata” con introduzione di Enrico Miletto dell’Università di Torino, con il docufilm (ore 21.45) “La città vuota. Pola 1947. Il suo esodo e la sua storia” di Miletto e Giulia Musso. Mercoledì 16 febbraio, alle 9, incontro in line per le scuole superiori, con una lezione del professor Miletto su “Novecento di confine: l’Istria, le foibe, l’esodo”.