PARMA – In occasione del Giorno del Ricordo, il Sindaco, Michele Guerra, l’onorevole Laura Cavandoli, il Prefetto Antonio Lucio Garufi, ed il Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi, hanno deposto una corona d’alloro alla base del cartello, in via Martiri delle Foibe, che ricorda le vittime delle Foibe e l’esodo di Istriani, Fiumani e Dalmati.
Al momento hanno preso parte il Questore, Massimo Macera, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Fernando Capezzuto, Katia Grenga dirigente della Polizia Stradale di Parma, il Colonnello Luca Corrieri, Direttore dello stabilimento militare di Noceto, il Sotto Tenente Deni Crepaldi in rappresentanza del Direttore della Scuola di Polizia Penitenziaria di Parma.
Erano presenti i Consiglieri Comunali, Sandro Maria Campanini, Priamo Bocchi e Giuseppe Tramuta.
Alla cerimonia hanno preso parte i rappresentanti di Assoarma Parma, Associazione Bersaglieri di Parma, Associazione Finanzieri, Associazione Alpini Gruppo di Parma, Associazione Carabinieri, Associazione Arma Aeronautica, Unuci – Associazione Nazionale Ufficiali in congedo, Unione Nazionale Reduci di Russia, Associazione Artiglieri, Istituto nazionale Guardie d’onore del Pantheon, Associazione Divisione Acqui.
Il Sindaco, Michele Guerra, ha ribadito il valore del ricordo “E’ necessario – ha rimarcato – fare memoria di una tragedia, radicata nei nostri cuori e nella nostra mente, che è doveroso ricordare al di là degli schieramenti politici”. Ha confermato il proprio impegno per prevedere un segno che vada oltre il semplice cartello stradale che ricorda la via del Giorno del Ricordo e “che ci aiuti nell’esercizio della memoria”.
L’onorevole Laura Cavandoli ha ripercorso la genesi del Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale, istituita nel 2004, “per ricordare un momento storico un po’ dimenticato. E’ importante essere qui oggi – ha aggiunto – come testimonianza e consapevolezza di quanto è accaduto”. Ha rievocato la solidarietà dei parmigiani, in riferimento al “treno della vergogna” convoglio che nel 1947 trasportò da Ancona i profughi provenienti da Pola. Ha invitato a mettere in discussione la via dedicata a Tito a Parma.
Il Prefetto Garufi ha sottolineato come “sia necessario continuare a ricordare per scongiurare che avvenimenti simili si possano ripetere. Per questo è importante tramandare fatti e ricordi nel rispetto dei principi fissati dalla Costituzione ed in nome degli ideali di democrazia”.