
BOLOGNA – Il complesso della chiesa e del castello di Medelana e il suo borgo, a Marzabotto, nel bolognese. I passaggi segreti del Palazzo Ducale di Sassuolo (Mo). Palazzo Ghetti a Rimini, con la residenza storica e la fabbrica dei fiammiferi. Un percorso naturalistico nel borgo di Volano, tra le valli Canneviè e Porticino, a Codigoro (Fe). Sono solo alcuni dei 54 luoghi che sarà possibile visitare in Emilia-Romagna sabato 22 e domenica 23 marzo per le Giornate Fai di Primavera, il principale evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano in 400 città in tutta Italia, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni.
In Emilia-Romagna saranno aperte al pubblico anche la Casa di Cesare Maltoni, a San Lazzaro di Savena (Bo) e Palazzo Comelli, a Camugnano (Bo), dimore che fanno parte della Rete delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”.
Una grande festa all’insegna di arte, cultura e natura, quest’anno in una edizione speciale in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli -, che anche attraverso le Giornate di Primavera ribadisce la propria missione culturale: educare la collettività alla frequentazione e alla tutela del patrimonio storico, artistico e naturalistico del nostro Paese.