Il tema sarà ‘Libertà (è) responsabilità’
REGGIO EMILIA – La tredicesima edizione delle Giornate della laicità, festival di approfondimento culturale dedicato al pensiero laico, critico e razionale, si svolgerà a Reggio Emilia da mercoledì 8 a domenica 12 giugno 2022.
La manifestazione, promossa dall’associazione Iniziativa laica in collaborazione con Arci Reggio Emilia con la direzione scientifica della filosofa e giornalista Cinzia Sciuto, avrà come tema “Libertà (è) responsabilità”.
Cinque giorni di dibattiti e riflessioni a più voci, con la partecipazione di autori e pensatori di fama internazionale, per confrontarsi sul rapporto tra libertà e responsabilità: “Due anni di pandemia – dichiara la direttrice del festival Cinzia Sciuto – hanno mostrato in maniera eclatante i limiti di una idea di libertà come puro arbitrio individuale, mostrando come non ci sia libertà senza responsabilità. Ma lo stesso vale anche al di fuori dell’ambito strettamente sanitario, giacché ogni nostra scelta – che riguardi la nostra salute, i nostri consumi, la nostra identità, le nostre opinioni – ha delle ricadute collettive che non possiamo ignorare. Dall’eutanasia all’identità di genere, dalla blasfemia alla cancel culture, dalla libertà delle donne al fascismo strisciante, il filo rosso che tiene insieme gli incontri di questa edizione delle Giornate della laicità è lo stretto rapporto fra libertà individuale e responsabilità collettiva”.
Per il secondo anno consecutivo, il festival si svolgerà nella cornice dell’Arena ex Stalloni, cuore verde in pieno centro storico: saranno cinque giorni di dibattiti e riflessioni a più voci, con la partecipazione di autori e pensatori di fama internazionale, per confrontarsi sul rapporto tra libertà e responsabilità: Hanno già confermato la loro presenza Tomaso Montanari, Vito Mancuso, Gerard Biard (caporedattore di Charlie Hebdo), Giuliana Sgrena, Francesco Filippi, Moni Ovadia, Simona Maggiorelli, Ilenya Goss, Gilberto Corbellini, Simona Argentieri, Marco Marzano, Federico Tulli, Federica D’Alessio, Raffaele Alberto Ventura, Maria Serena Sapegno, Porpora Marcasciano, Emanuela Marmo, Monica Lanfranco, Giorgia Serughetti, Elisa Palazzi e Sara Segantin.
Ad oggi sono 12 gli appuntamenti in programma, cui se ne aggiungeranno presto altri in via di definizione. Accanto al calendario di incontri e lectio, inoltre, ci sarà spazio per una serie di appuntamenti dedicati a musica e cinema, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo”, Reggio Film festival.
Le Giornate della laicità 2022 sono realizzate con il contributo del Comune di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna, e la sponsorizzazione di Cgil Reggio Emilia.
Mediapartner MicroMega e Left.
Immagine coordinata: Foletti&Petrillo Design.
Il bookshop sarà gestito dalla libreria “Librerie.coop All’Arco”.
IL TEMA E I RELATORI – Il rapporto tra libertà e responsabilità sarà il filo conduttore degli incontri in programma, declinato nei diversi ambiti affrontati: Due anni di pandemia hanno mostrato in maniera eclatante i limiti di una idea di libertà come puro arbitrio individuale, mostrando come non ci sia libertà senza responsabilità. Ma lo stesso vale anche al di fuori dell’ambito strettamente sanitario, giacché ogni nostra scelta – che riguardi la nostra salute, i nostri consumi, la nostra identità, le nostre opinioni – ha delle ricadute collettive che non possiamo ignorare. Dall’eutanasia all’identità di genere, dalla blasfemia alla cancel culture, dalla libertà delle donne al fascismo strisciante, il filo rosso che tiene insieme gli incontri di questa edizione delle Giornate della laicità è lo stretto rapporto fra libertà individuale e responsabilità collettiva.
Ad aprire le Giornate della laicità sarà l’incontro tra lo storico Francesco Filippi e il rettore dell’Università per Stranieri di Siena, saggista e scrittore Tomaso Montanari sull’antifascismo necessario, a partire dall’assalto alla sede della Cgil avvenuto a Roma lo scorso 9 ottobre.
Un focus specifico sarà dedicato alla libertà d’espressione nelle sue molteplici forme , con un doppio appuntamento: L’attore e direttore del Teatro comunale Abbado di Ferrara Moni Ovadia, in dialogo con la direttrice artistica del festival sulle arti censurate Emanuela Marmo, si concentrerà sul tema della blasfemia e sui limiti della tutela del sacro. La libertà di satira fra censura e politicamente corretto sarà invece il filo conduttore dell’intervento di Gérard Biard, caporedattore di Charlie Hebdo, storico giornale satirico francese diventato tragicamente noto per la strage della sua redazione avvenuta nel 2015 per mano di terroristi islamici. Non mancherà una riflessione sulla guerra in corso in Ucraina, con un focus specifico sulla libertà di autodeterminazione dei popoli, con Giuliana Sgrena.
Il filosofo Vito Mancuso, in dialogo con la direttrice del Festival Cinzia Sciuto, rifletterà sul ruolo della religione nella contemporaneità, in un mondo in cui la ricerca scientifica riesce ogni giorno a fornire risposte sempre più precise alle grandi domande dell’esistenza. I temi del fine vita e della libertà di scelta fino alla fine, e quindi del diritto a una morte dignitosa, saranno invece al centro del dialogo tra la pastora valdese Ilenya Goss e l’epistemologo Gilberto Corbellini. Il sociologo Marco Marzano in dialogo con il giornalista di Left Federico Tulli affronterà il tema della pedofilia nella Chiesa, approfondendo le ragioni di questo fenomeno e i possibili strumenti che le istituzioni laiche e la società civile possono mettere in campo per prevenire un crimine così feroce e salvare tante esistenze.
La cancel culture e il dibattito sul politicamente corretto, e le conseguenti derive identitarie, saranno al centro del dialogo tra la giornalista Federica D’Alessio e il saggista e ricercatore Raffaele Alberto Ventura.
Si riallaccia invece al dibattito attuale sul rapporto tra identità di genere e sesso biologico il confronto tra la professoressa di Studi delle donne e di genere Maria Serena Sapegno e l’attivista e presidente del MIT- Movimento Identità Trans Porpora Marcasciano; l’approfondimento della psicoanalista Simona Argentieri sarà invece dedicato al fenomeno del femminicidio, e in particolare alle dinamiche psicologiche alla base di questo fenomeno ancora oggi troppo diffuso. I temi che attraversano, e talvolta dividono il femminismo – dal velo alla prostituzione, dalla gestazione per altri all’identità di genere – saranno al centro del dialogo tra la giornalista femminista e formatrice Monica Lanfranco e la filosofa politica Giorgia Serughetti.
Non mancherà infine una riflessione sulla transizione ambientale e il cambiamento climatico, con gli interventi della fisica e ricercatrice del Cnr Elisa Palazzi e l’attivista Sara Segantin.
Gli incontri saranno condotti da diversi moderatori, tra cui la direttrice di Left Simona Maggiorelli e Cristian Sesena, segretario generale di Cgil Reggio Emilia.
Tutti gli incontri in presenza sono a ingresso libero. I dettagli del programma in via di definizione saranno disponibili sul sito www.giornatedellalaicita.com.
CALL PER VOLONTARI – Anima e motore delle Giornate della laicità sono le volontarie e i volontari impegnati nei diversi aspetti dell’organizzazione, dall’accoglienza del pubblico e dei relatori alla logistica, dall’infopoint alla sanificazione degli spazi. Ad oggi sono oltre 30 le persone, tra cui diversi giovani, che hanno confermato la loro disponibilità ad essere parte attiva nella prossima edizione: chi lo desidera può ancora aderire alla call per i volontari, scrivendo una mail a volontari@giornatedellalaicita.com indicando nome, cognome e recapito telefonico.
Giovedì 12 maggio, alle ore 18.45 al Binario49 di via Turri49, inoltre, è in programma un aperitivo di conoscenza con gli aspiranti volontari delle Giornate della laicità: la prenotazione è consigliata sempre tramite la mail volontari@giornatedellalaicita.com
Sarà possibile interagire con il festival attraverso i social network:
Facebook @iniziativa.laica
Twitter @giornatelaicita
Instagram @Iniziativa_laica
Youtube Giornate della laicità
L’hashtag del festival è #Giornatedellalaicita2022