FINALE EMILIA (MO) – In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla che ricorda le problematiche legate ai disturbi alimentari, si è tenuto sabato 15 marzo, presso il Nuovo Cinema Corso di Finale Emilia, l’incontro “Il corpo che abiti”, promosso dal Distretto Sanitario Ausl di Mirandola e rivolto agli studenti del Liceo Morando Morandi, oltre che a tutta la cittadinanza.
In Italia le persone in cura per disturbi alimentari, tra cui anoressia, bulimia e Disturbi da Alimentazione Incontrollata, oggi sono 3 milioni e mezzo. I dati di Ausl Modena rilevano come negli anni della pandemia di Covid 19 i ragazzi e le ragazze presi in carico dal programma Disturbi del comportamento alimentare dell’azienda sanitaria siano più che triplicati, in linea con i dati nazionali e regionali, passando da 190 nel 2018 a 403 nel 2023. Dal 2023, rileva l’Ausl, si è assistito a una stabilizzazione degli accessi che ha portato nel 2024, tra nuovi accessi e pazienti già seguiti, a 289 ragazzi e ragazze in carico. La maggior parte di loro ha un’età compresa tra 18 e 30 anni, a seguire ci sono adolescenti tra i 12 e 17 anni. A fronte di un assestamento della richiesta di intervento, si registra però un aumento dei casi gravi, perché il disturbo alimentare è legato ad altre patologie psichiatriche quali ansia e depressione.
“Siamo di fronte a un problema davvero serio – ha detto il sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti, portando i saluti dell’amministrazione ai partecipanti all’incontro – che può essere intercettato al suo primo manifestarsi solo grazie alla rete familiare e all’ambiente scolastico e deve essere affrontato tempestivamente per poter essere risolto positivamente. Ci sono giovani arrabbiati dentro, orfani di affetto, che vanno aiutati e supportati ponendo grande attenzione alle relazioni”.
L’incontro, dopo gli interventi della Direttrice del Distretto Ausl di Mirandola Annamaria Ferraresi e di Roberta Covezzi responsabile programma dca Azienda Ausl di Modena, è proseguito con la lettura di poesie, musica, video e cortometraggi a cura di Angelica Rossi, psicologa, Valentina Rosi, psicologa, e Davide Bertoni, neuropsichiatra infantile. Dopo la pausa gastronomica a cura degli utenti della comunità psichiatrica “Il Ponte”, la mattinata si è conclusa con la presentazione della collezione primavera-estate della sartoria sociale Manigolde, “L’abito che abito! Sfila: la salute mentale”.