Giornata mondiale del rifugiato, spettacolo finale dei minori stranieri

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Mercoledì 28 giugno 2017, alle ore 18, andrà  in scena lo spettacolo “Dilucolo” al teatro Ferrara Off in viale Alfonso I d’Este 13
Dilucolo

FERRARA – Mercoledì 28 giugno alle 18 al teatro Ferrara Off in viale Alfonso I d’Este 13 andrà in scena lo spettacolo finale del laboratorio teatrale “Dilucolo” realizzato con i minori stranieri non accompagnati e portato avanti dal Comune di Ferrara – che accoglie in tutto 29 ragazzi dai 16 ai 18 anni – all’interno del progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).

La rappresentazione è il risultato finale del laboratorio teatrale fatto con la regia di Massimiliano Piva in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato indetta dalle Nazioni Unite. Il Comune è titolare del progetto Sprarc per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati gestito da cooperativa Camelot e Istituto Don Calabria. Lo spettacolo ha il patrocinio del Servizio centrale dello Sprar del Ministero dell’Interno e in collaborazione con Agire Sociale e l’associazione Tutori nel Tempo. L’ingresso è gratuito. E’ richiesta la prenotazione alla mail camelot@coopcamelot.org.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato indetta dalle Nazioni Unite, mercoledì 28 giugno alle 18 al teatro Ferrara Off in viale Alfonso I d’Este 13 il Comune di Ferrara, titolare del progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati gestito da cooperativa Camelot e Istituto Don Calabria, organizza, con il patrocinio del Servizio centrale dello Sprar del Ministero dell’Interno e in collaborazione con Agire Sociale e l’associazione Tutori nel Tempo, lo spettacolo finale del laboratorio teatrale “Dilucolo”, per la regia di Massimiliano Piva.

Il progetto Sprar per minori stranieri non accompagnati del Comune di Ferrara accoglie in tutto 29 ragazzi dai 16 ai 18 anni provenienti da Bangladesh, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Egitto, Gambia, Guinea, Mali, Nigeria, Pakistan, Sierra Leone e Togo.

Nel loro periodo di permanenza i ragazzi frequentano corsi di lingua italiana, la scuola di formazione – che prevede diversi corsi come addetto alla vendita, elettricista, operatore meccanico, operatore della ristorazione e operatore amministrativo – e stage curriculari nel settore meccanico, della ristorazione e in quello sociale come mediatori interculturali. Sono in atto anche dei tirocini in ambito agricolo. Nel tempo libero i ragazzi accolti svolgono attività sportive come calcio e rugby.

Gli operatori di Camelot e Istituto Don Calabria garantiscono loro un supporto sociale ed educativo finalizzato al raggiungimento dell’autonomia, oltre che un supporto legale per il disbrigo delle pratiche burocratiche.

Il laboratorio, svolto da ottobre 2016 a febbraio 2017, ha coinvolto sei minori e neo-maggiorenni migranti, giunti in Italia senza famigliari adulti e ospitati nelle strutture della Città del Ragazzo a Ferrara. Assieme a loro hanno partecipato gli operatori dell’accoglienza che li seguono e i tutori volontari, ovvero cittadini che hanno scelto di assumere la legale rappresentanza dei ragazzi, oltre che di costituire per loro un punto di riferimento, pur non vivendoci assieme.

Il regista Massimiliano Piva ha condotto il laboratorio secondo il metodo Cosquillas da lui elaborato, che prevede un modello di apprendimento alternativo basato sul teatro.

Gli incontri, realizzati all’Istituto Don Calabria di Ferrara, hanno permesso ai partecipanti di raccontarsi, condividere emozioni, aspetti linguistici e culturali, attraverso la rappresentazione teatrale, la costituzione del gruppo e la consapevolezza del sé. Un percorso educativo che ha consentito di creare ponti e di presentare un volto diverso dell’immigrazione, dove le diversità non sono ostacoli ma opportunità di crescita e di scambio interculturale.

Il “Dilucolo” è il primo albeggiare ed anche il nome evocativo scelto dagli stessi partecipanti al progetto per segnare un nuovo inizio, come quello dei minori che, giunti nel nostro territorio chiedendo asilo, ricominciano una nuova esistenza attraverso un cammino di crescita e di apprendimento.

Al termine dello spettacolo verrà offerto un rinfresco a tutti i presenti che sarà anche l’occasione per conoscere i partecipanti al laboratorio.