“Buongiorno. Diamo inizio a questa seduta solenne in occasione della Giornata internazionale della donna, che vede riuniti in congiunto il Consiglio comunale e il Consiglio metropolitano di Bologna. Saluto i colleghi consiglieri e le colleghe consigliere, il Sindaco, i componenti della Giunta, le autorità e tutti coloro che ci seguono on line.
Come ogni anno celebriamo l’8 marzo, una giornata importante, scelta per ricordare le conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, le lotte, passate e presenti, nei diversi ambiti della società e delle istituzioni. Lotte condotte in Italia e nel mondo per il pieno riconoscimento dei diritti delle donne e contro ogni forma di discriminazione.
Celebrare l’8 marzo significa tante cose, significa innanzitutto continuare a riflettere sul tema dei diritti e delle pari opportunità, significa anche e soprattutto rinnovare con forza l’impegno delle istituzioni di dare concreta e piena attuazione al principio di uguaglianza e adoperarsi con maggiore forza e determinazione per “rimuovere – come dice la nostra Costituzione – gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Lo impediscono a tutti.
Questo 8 marzo si svolge in un momento molto particolare, nel perdurare degli effetti della crisi economica e sociale generata dalla pandemia da Covid-19, aggravatasi ulteriormente dall’irrompere di una tragedia, di un conflitto armato nel cuore dell’Europa. Un conflitto che vede tante donne mobilitarsi in prima persona per la pace, per l’affermazione di una cultura della nonviolenza, di un cambio culturale in primis.
La crisi ha prodotto un evidente impatto negativo sul mercato del lavoro, ma le analisi dimostrano che gli effetti sono differenziati in base al genere e che i divari tra genere maschile e genere femminile si sono amplificati rispetto ai vari indicatori di riferimento. Nel 2020 si è registrata una significativa perdita di posti di lavoro per le donne, un incremento delle situazioni di debolezza sotto il profilo contrattuale ed economico, un aggravio del conflitto vita/lavoro per il mancato equilibrio nella distribuzione del carico delle responsabilità familiari e domestiche.
La seduta di oggi è propriamente dedicata a questo: ad approfondire le tematiche del lavoro delle donne e degli effetti critici prodotti dalla pandemia sull’occupazione femminile. Un’analisi da cui è indispensabile partire nella prospettiva della ripresa e del necessario cambiamento della società. La sfida, lo sappiamo, è rappresentata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dall’impegno a considerare la dimensione di genere come trasversale a tutti i vari ambiti di intervento. Dall’impegno a considerare la dimensione di genere dunque per orientare sistematicamente e non più in modo occasionale e segmentato l’utilizzo delle risorse pubbliche.
Un impegno delle istituzioni per l’eliminazione delle disuguaglianze di genere, caratterizzata da azioni e investimenti a ciò dedicati. Su queste tematiche interverranno, con i dati che il Governo ha elaborato e studiato oggi, la Sottosegretaria al Ministero dell’economia e delle finanze, Maria Cecilia Guerra, che ha anche la delega del Governo ad occuparsi di bilancio di genere, un tema particolarmente caro al nostro territorio.
E ricordo, a proposito, che le prime iniziative di bilancio di genere a livello nazionale si sono potute osservare proprio nella nostra regione.
Ma prima di passare la parola alla nostra relatrice vorrei dare una notizia. Molti sono gli eventi che iniziano oggi sulla Giornata internazionale della donna, proseguiranno la prossima settimana e oltre, e si concluderanno con una intitolazione di uno scranno del Consiglio comunale ad una donna, Ester Capponi, che nel 1946 venne eletta nel Consiglio. Rimase nel Consiglio fino al 1952 e poi in qualche modo ritornò ad essere Consigliera. È la prima donna ad essere stata eletta Consigliera nel Comune di Bologna. Ricordiamo il suo impegno a favore dei diritti delle donne. Fece parte dell’UDI e negli anni Cinquanta partecipò al primo congresso bolognese dei Partigiani della pace. È per questo e per tanti altri motivi verrà intitolato, in conclusione delle celebrazioni degli eventi dell’8 marzo, quindi degli eventi della Giornata internazionale della donna, che le verrà intitolato uno scranno del Consiglio comunale. Do ora la parola alla nostra prima relatrice, seguirà un’altra relatrice, la Presidente dell’XI Commissione, lavoro pubblico e privato, Romina Mura. Le conclusioni poi le farà il nostro Sindaco, cittadino e metropolitano, Matteo Lepore. Grazie ancora. Passo la parola a Cecilia Guerra, prego”.
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